capitolo 23

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Levi's pov

Il moccioso si era addormentato sulla mia spalla,mancavano pochi minuti all'atterraggio dell'aerio.

"-Eren"

lo richiamai scuotendolo

"-Eren!"

Ci riprovai,questa volta ebbi successo,visto che il ragazzo cadde spaventato all'indietro

Mi scappò una risata sentendo il tonfo di Eren

"-ma che ti prende?!,mi hai fatto spaventare!"

Piagnucolò il moccioso grattandosi con una mano la nuca.

"-non riuscivi a svegliarti"

Mi giustificai con un sorriso colpevole che mi increspava le labbra

"-siamo quasi arrivati,quindi muovi quel tuo bel culetto e rimettiti in piedi"

Continuai mentre Eren guardava fuori dal piccolo finestrino.

L'aerero stava atterrando,saranno state le sette di sera quando scendemmo dal veicolo ringraziando Yimir ed Historia per il viaggio sicuro.

"-chiamo un taxi che ci porti all'albergo"

Annunciai al moccioso che si guardava in giro con aria meravigliata,quel ragazzo era bellissimo,non avrei mai smesso di dirlo.

Dopo neanche dieci minuti arrivò l'auto gialla che ci avrebbe portati al nostro albergo.

Chiesi al taxista in francese quanto sarebbe durato il tragitto, partimmo dal grande aereoporto per arrivare al centro di Parigi

"-LEVI LEVI ODDIO GUARDAAA!,SI VEDE LA TORRE EFFEIL!"

annunciò felice Eren indicando fuori dalla macchina

"-vieni,ora andiamo all'albergo,poi usciamo"

Avevo scelto un albergo a cinque stelle sperando di non trovarci disordine,lo odio.

"-Levi,la nostra stanza è enorme"

Sentenziò meravigliato Eren

In effetti,l'aria veniva regnata da un letto matrimoniale ricoperto da lenzuola rosse,mentre i cuscini di un bianco candido erano appoggiati allo schienale.

Un enorme bagno si trovava dietro una porta di legno scuro,esso conteneva una grande vasca di marmo nera,mentre i miei piedi vagavano su piastrelle di color
argenteo.

"-Levi"

mi richiamò Eren abbracciandomi

"-mhm"

risposi godendomi quel gesto d'affetto dato dal più piccolo

"-scusa se io non posso ricambiare in nessun modo ,insomma mi fai regali costosi e io-.."

lo interruppi prima che si facesse idee strane su quel che stavo facendo

"-Eren,non provare mai a dire una cosa del genere,ti amo e non te lo scordare.
Continuerò a guardarti sempre con questi occhi,come se fosse la prima volta che ti vedo,che ti scopro,che mi innamoro.Potrei regalarti anche il mondo se tu voless-"..

Fui fermato dal ragazzo

"-non voglio il mondo,mi basti te"

Si rannicchiò con un sorrisetto sul mio petto,con una mano gli presi delicatamente il mento e portai le sue labbra a combaciare con le mie.

Un bacio casto,le sue dita esili a contatto con la mia nuca rasata mi provocava un brivido,come se la sua pelle fosse fuoco rovente,mentre la mia ghiaccio gelido.

QUEGLI OCCHI VERDE SMERALDODove le storie prendono vita. Scoprilo ora