capitolo 40

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Levi's pov

"Amore.

L'amore è uno dei sentimenti più forti e più nobili dell'essere umano.Puro ed istintivo,attorno ad esso ruotano la nostra felicità e le nostre principali soddisfazioni.

Quanta fatica facciamo per trovarlo e poi catturarlo anche solo per un istante?

Noi ci innamoriamo non quando troviamo una persona perfetta,ma quando arriviamo a cosiderare perfetta una persona imperfetta.

Se potessi contare i tuoi difetti sarebbero più di cento Eren,ma li amo come adoro i tuoi pregi,ti rendono unico ai miei occhi che luccicano quando ti vedono.

Hai visto ciò che ero e non ti sei spaventato,anzi mi sei stato ancora più vicino,amo quando giochi con me,mi coccoli,mi dai i tuoi baci.

Eppure mi ritrovo quì a rincorrerti per tutto l'attico,sembri un bambino felice,ingenuo,spensierato,amo questa parte di te,amo tutto di te.

Ridi mentre inciampi sui tuoi passi e quella tua voce mi fa provare felicità nel sentirla"

"-sono tentato da dirti di sì"

mi sussurrò Eren all'orecchio

"Ed eccola quì,la parte di te che mi fa pensare che tu non sia così tanto innocente,quel bambino che mostri fuori si spegne lasciando spazio ad un ragazzo assolutamente da non far vedere agli altri, perché?, perché voglio che questa parte sia rivolta solo a me."

"-mhm... perché allora non lo fai?"

suggerii mentre la mia presa si faceva più stretta facendolo sussultare

"-la tua voce eccitata fa vibrare il mio piacere in modo indecente, è da tre mesi che voglio sentire la tua pelle,i tuoi ansimo,tutto."

Bisbigliai ad Eren mentre contornavo il suo orecchio con la lingua facendolo impazzire.

"-Levi..n-ok"

si arrese il più piccolo godendosi le mie mani sulla sua pelle

risi a come il ragazzo si fosse arreso così facilmente,feci indietreggiare all'indietro Eren schiacciandolo tra il bancone e me.

Eren's pov

"Eccomi lì,schiacciato tra il bancone di marmo e te,voglio avere più contatto quindi appoggio le gambe al tuo bacino facendo si che tu le prenda reggendomi al mobile."

"-Eren,mi sei mancato"

sorrise il corvino

"-tu no,insomma non ho mica pianto per tre mesi di fila,no ti sembra?"

Dissi sarcastico facendogli scappare una risata

"-Mikasa mi ha baciato"

misi il mio viso nell'incavo del suo collo

"-cosa?!, allora devo veramente rimarcare"

mi spinse contro il bancone facendo combaciare i nostri bacini.

A quel contatto un gemito lasciò le mie labbra

"-Levi!"

L'uomo mi portò in un bacio bagnato e tutt'altro che casto

le sue mani scivolavano sul mio corpo,passavano alle cosce,al bacino e al sedere sempre reggendomi.

Mi avvicinai al collo di Levi,le mie mani accarezzavano le sue spalle,misi le labbra sopra la sua pelle chiara,sentii una specie di ringhio provenire da parte dell'uomo quando iniziai a baciargli quel lembo sotto l'orecchio.

QUEGLI OCCHI VERDE SMERALDODove le storie prendono vita. Scoprilo ora