Capitolo 33

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Eren's pov

La serratura scattò lasciando che la porta
si aprisse facendoci entrare nella casa vacanze.

I ragazzi assonnati si diressero ognuno nelle stanze assegnate,qualcuno sbadigliando rischiò di inciampare sulle scale di legno scuro,altri non erano propriamente lucidi quindi si adagiarono sul divano.

Sorrisi ad Armin,che per la stanchezza si era addormentato sul tappeto rosso,.mi incamminai per il corridoio con l'intento di trovare la camera di me e Levi.

A proposito,il mio ragazzo lo avevo perso di vista,da quando scesi dalla macchina non lo vidi per un po'.

Raggiunsi la stanza da letto con fatica,quella casa era enorme,.non feci in tempo a chiudere la porta che due mani che conoscevo fin troppo bene mi spinsero delicatamente contro il muro della camera

"-ora posso,vero?"

mi chiese il corvino sussurrandomi nell'orecchio e facendo congiungere le nostre fronti

"-vorrei tanto...-"

incominciai per poi essere interrotto dal più grande

"-non mi interessa della gente che dorme in salotto o di sopra"

spiegò Levi respirando sul mio collo,cosa che mi fece rabbrividire

"-allora sfiorami,spogliami e rapisci il mio corpo.Ho voglia di te,della tua dolcezza,del tuo profumo."

Confessai arrossendo

"-Eren,quel collare. Mettitelo più spesso in mia presenza"

Concluse il corvino coinvolgendomi in un bacio sporco, bagnato,quasi se la nostra vita dipendesse da quello.

"Quest'uomo mi fa impazzire,come le cose che non si possono avere,ma delle quali non puoi fare a meno

Sono un disastro di tremolii e tu sei l'epicentro di ogni mio brivido...te ne accorgi Levi?"

I miei passi all'indietro risuonavano sul legno mentre il più grande mi spingeva verso il materasso senza staccare il contatto tra le nostre labbra.

Caddi all'indietro sul letto seguito dal corvino,i nostri occhi si incontrarono per una frazione di secondo creando quel miscuglio di colori che solo loro sapevano fare.

"-ti amo"

Sussurrò Levi accarezzandomi le cosce

"-ti amo anche io,da morire"

ridacchiai facendo scontrare volontariamente i nostri bacini

"-ma allora lo fai apposta"

ghignò il corvino

"-secondo te daddy?"(che cringe)

non feci in tempo a ridere che mi ritrovai a pancia in giù lasciando un gemito per la sorpresa

"-mhm,basta tentarmi Eren"

si lamentò con tono soddisfatto per la posizione in cui ero.

La mia schiena si irrigidì a quelle parole,questa cosa non sfuggì al più grande che si avvicinò al mio orecchio

"-guarda che se urli "daddy" non mi dà fastidio"

sussurrò Levi con tono profondo,tanto da farmi gemere.

"-Lev-..daddy"

mi corressi sentendo poco dopo le labbra del corvino sul mio collo

"-lo hai voluto tu"

QUEGLI OCCHI VERDE SMERALDODove le storie prendono vita. Scoprilo ora