capitolo 55

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Eren's pov

"-dove credi di andare?"

Mi fermai sobbalzando a quelle parole

"-i-in bagno"

sussurrai stranamente agitato

"-mhm...non credo"

La voce del corvino proveniva da dietro di me,come supponevo il mio ragazzo si trovava davanti alla mia schiena.

Levi mi prese con decisione i fianchi facendomi congiungere al suo bacino

"-Eren,devo sapere se lo vuoi anche tu"

Confessò al mio orecchio creandomi la pelle d'oca sulla pelle

Decisi se essere invaso dall'imbarazzo o fargli capire a modo mio.

Optai per la seconda,quindi indietreggiai per poi fare scontrare le nostre estremità

"-ti basta come risposta?"

Ed eccola lì,quella luce rossa che appare negli occhi grigi del corvino,una luce abbagliante e calda.

Io non posso permetterti di incendiarmi,ma non posso neppure resisterti.Nessun essere umano può stare in mezzo al fuoco evitando di consumarsi.

Eppure tu riesci ad accendere quelle emozioni nascoste,quelle si che sono fatali,pericolose e con cui ti puoi bruciare.

Alle mie parole Levi iniziò a infiltrarsi sotto la mia maglietta,le sue dita accarezzavano il mio torace scendendo sempre di più,sempre più in basso arrivando all'orlo dei pantaloni.

"-tu me tente,Eren"

sussurrò in francese al mio orecchio,io mi reggevo al bancone di marmo nero che luccicava per via della finestra che affacciava sulla città di New York.

"-non me ne ero accorto guarda"

ridacchiai sarcastico

Peccato che quel momento di superiorità sul più grande mi fu rubata,infatti il corvino troppo orgoglioso per ammetterlo mi prese con decisione quel punto così sensibile.

"-sei ingiusto"

mugulai stringendo la presa sul bordo del mobile scuro

"-s-sappi..che..stanot-te ho..io il..con-trollo su..di te"

gemetti sentendo Levi sorridere sul mio collo

"-mhm,vedremo piccolo"

dichiarò il mio ragazzo iniziando a baciare il retro del mio collo già sudato.

"-Ackerman,ti sfido a fare un gioco"

mi staccai le sue dita di dosso e mi sedetti sul bancone per poi essere raggiunto dal mio ragazzo che si mise fra le mie gambe.

"-ma che onore,anche se io avrei voglia di fare altro"

Sbuffò Levi buttando la testa all'indietro

"-baciami,ma senza toccarmi,se anche una tua mano mi sfiorerà sarai costretto a fare ciò che ti dico"

ghignai soddisfatto vedendo un sorrisetto da parte del più grande.

"-giochi col fuoco moccioso"

bisbigliò staccando le dita dalle mie cosce

"-lo so"

constatai ridacchiando e buttandomi sull'enorme letto grigio nella stanza di Levi

"-svelto che voglio vincere"

QUEGLI OCCHI VERDE SMERALDODove le storie prendono vita. Scoprilo ora