capitolo 57

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Levi's pov

Stavo in chiamata con Hanji,mi raccontava di un suo paziente molto spesso in crisi.

"-e quindi è così che lo sto aiutando"

"-sono felice di-"

mi fermai sorpreso dalla notizia del telegiornale alla tv

"Incendio alla biblioteca di via Nelson,le cause di ciò..una scintilla prodotta da una sigaretta accesa"

lessi nella mente,mi ricordo soltanto che non scattai mai così velocemente fuori di casa.

Corsi,tanto che le persone accanto a me neanche mi vedevano

Arrivai in via Nelson,l'immagine che si impossessava dei miei occhi mi lasciò a bocca aperta

Una struttura per metà decadente,sicuramente fatta interamente di legno,alcuni si erano feriti,altri erano bombardati di domande sulla causa dell'incendio.

Infine,le mie iridi si posarono su due pompieri che cercavano di tenere dalle spalle un ragazzo che urlava verso le fiamme,cercava in ogni modo di liberarsi dalla presa degli uomini mentre le sue lacrime scendevano senza sosta bagnadogli la maglietta.

E ci misi poco a capire chi fosse,mi catapultai verso Eren che scalciava e si dimenava

"-Eren!"

lo richiamai,ma sembrava stesse rivivendo quell'istante della sua infanzia

"-mamma...il sacco"

singhiozzava,non mi accorsi che una bambina stava vicino al moccioso e cercava di consolarlo accarezzandogli il braccio.

"-EREN!"

Dissi per la seconda volta prendendo il suo volto fra le mani

"-..papà!.."

il piccolo non smetteva di urlare,era caduto in uno stato di panico

"-Eren,guardami,i tuoi genitori non sono là dentro"

Cercai di rassicurarlo

"-m-ma io..l-li ho visti.."

Sussurrò Eren guardando il vuoto

"-L-Levi..."

il moro si risvegliò osservandomi

"-sono quì Eren,sono quì"

lo abbracciai sentendo il piccolo cadere sul mio petto

"Sono quì e ci sarei stato per sempre"

quelle erano le parole che avrei pronunciato per tutta la vita,eppure non ero il tipo da dire cose del genere.

I pompieri dai vestiti scarlatti lasciarono Eren dalle braccia,mi abbracciò bagnado con le sue lacrime il mio petto.

Le bimba dai capelli corvini e gli occhi verdi era intimorita da me,si era staccata dal mio ragazzo come se si aspettasse che mi desse fastidio.

"-ehy mocciosa,stai tranquilla,dove sono i tuoi genitori?"

chiesi prendendo Eren per mano e facendolo sedere sulla strada ciottolata

"-devo andare,il signor Eren sta bene vero?"

Domandò preoccupata la bambina

"-sì"

risposi facendo scivolare la testa del moro nell' incavo del mio collo.

Detto ciò la ragazzina scivolò via così velocemente che non la vidi neanche.

Portai il mio ragazzo nell'attico facendolo sdraiare sul divano,sembrava come in una trans,non mi rispondeva e non mi parlava.

La cosa mi stava preoccupando...

Spazio di una cretina

Non so che dire (◍•ᴗ•◍)❤

Un abbraccio da Holly

            💖




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