capitolo 43

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Eren's pov

"-Jager!,lei deve stare più attento alle mie lezioni se desidera diventare medico!"

La voce roca del mio professore di biologia mi risvegliò

"-mi scusi professore"

dissi per poi uscire con Jean fuori dalla classe.

"-quindi vieni alla festa che organizza Marco?"

mi domandò faccia da cavallo mettendomi una mano sulla spalla

"-ma quello organizza solo feste?"

chiesi scocciato

"-eddaiiii vieniii, c'è anche un tuo amico di infanzia poco più grande di noi"

rise scendendo di corsa le scale dell'università

"-ok"

acconsentii sbuffando.

Avvertii con un messaggio Levi che sarei andato a casa mia e di Armin per prepararci per la festa e che ci sarebbe venuto a prendere per andare tutti in sieme.

"-quindi mi stai dicendo che un certo tuo amico di infanzia molto figo viene ad una festa?,come la ha presa Levi?,il tuo ragazzo è molto geloso Eren."

ridacchiò il biondino sistemandosi la giacca di Jeans in vita

"-mhm,vuole solo un'amicizia,giusto?"

domandai preoccupato

"-questo non lo so io"

finì Armin per dirigersi fuori dall'appartamento.

Mi ero messo una maglietta a maniche lunghe bianca sotto una t-shirt nera,i jeans stretti neri mi fasciavano le gambe,.infine mi ero portato i capelli all'indietro.

"-ciao Levi!,ciao Hanji!"

salutò il mio amico salendo in macchina

io mi fermai davanti a Levi che mi scrutò con attenzione

"-ehy"

un sussulto lasciò le mie labbra quando il più grande mi dette un piccolo bacio all'angolo della bocca

"-sei bellissimo"

un sussurro da parte del corvino volò tra di noi

"-grazie.."

sorrisi arrossendo e portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

La strada non era tanta,circa dieci minuti da casa nostra a quella di Marco

Hanji urlava per la scena di prima tra me e Levi,non la smetteva di muoversi sul sedile ridendo e indicandoci.

"-scendete mocciosi"

ordinò Levi fermando la macchina

Marco organizzava molto spesso feste,i suoi genitori erano via molto spesso per lavoro,quindi aveva casa libera.

Il corvino fece intrecciare la mano con la mia dirigendosi a passo spedito tra la gente che ballava e beveva

"-Eren,seguimi"

Jean sbucò davanti a noi dirigendoci nella stanza di Marco,l'unico posto apparentemente tranquillo.

"-ECCOVI ARRIVATI!"

salutò Connie abbracciandomi e facendomi staccare da Levi

"-vi stavamo aspettando"

una voce che conoscevo mi fece voltare

QUEGLI OCCHI VERDE SMERALDODove le storie prendono vita. Scoprilo ora