24. Verso la verità

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La macchina che ci avrebbe condotti fin troppo lontano era carica e pronta a partire. Io e Jack eravamo appena stati svegliati da Mary, che a quanto pare era in piedi dalle sei del mattino.

Carmen era seduta sulla sedia davanti alla mia scrivania, sfogliava un libro che avevo posato sul tavolo, ma non ho ancora finito.
Non prestava attenzione ai discorsi tra me e il mio migliore amico, finché non sentì il suo nome.

Alzò lo sguardo dalle pagine e lo posò su di noi.  Chiese di che stessimo parlando, prima di fare il suo nome.

《Carmen》disse suo fratello《Credo che tu debba venire con noi》

La ragazza ci rivolse uno sguardo perplesso di chi non capiva assolutamente nulla di ciò che stava succedendo.

《Cosa?》chiese confusa.

La macchina che ci avrebbe accompagnato era pronta. Mary stava controllando le ultime cose da fare o da mettere, prima di chiamarci.

《Dopotutto, anche tu potresti aver ereditato qualcosa. È giusto che tu lo sappia, che lo senta con le tue orecchie》rispose Jack.

Carmen non era convinta, non sapeva se suo padre l'avrebbe mandata.
Non accennò nemmeno al chiedere a Kyla di poter partire.

A quanto pare non era solita domandare a lei il permesso di chiedere di poter fare qualcosa.

《Papà ti manderà. C'è solo un problema》continuò Jack《C'è solo Kyla》

E il mondo le crollò addosso.

Carmen protestò più volte. Non voleva chiedere a Kyla di poter andare, poiché a malapena le due riuscivano a stare nella stessa stanza.
Jack riuscì a convincerla promettendole di introdurre lui il discorso, ma sarebbe stata sua sorella a porre la domanda.

La mamma del mio migliore amico era impegnata a dare una mano a Mary e ad assicurarsi che tutto sia perfetto, poiché quello a partire era suo figlio.

La incontrammo per il corridoio che conduceva alla mia camera. Stava venendo a dirci che tutto era pronto e che potevamo andare seduta stante. Carmen si alzò dalla sedia sulla quale sedeva e si avvicinò, seguita dal fratello, alla donna sulla soglia della mia porta.

《Mamma, ti devo dire una cosa》iniziò Jack, ottenendo l'attenzione di Kyla《Sai che non solo noi due abbiamo queste capacità, vero? Anche... Carmen è così...》

Kyla annuì a sentire la domanda di suo figlio, ma assunse un'aria autoritaria non appena lui fece il nome della sorella.
La sue espressione mi gelò il sangue.

《Quindi?》chiese seria.

Carmen, solo in quel momento, alzò lo sguardo e lo poggiò sopra la donna.

《Quindi anche mia sorella ha ereditato qualcosa e ha il diritto di sapere che cosa succede dentro di lei》risponde altrettanto serio il mio migliore amico.

Mascherai la mia risata dovuta all'espressione sorpresa di Kyla, davanti le parole di suo figlio, con un colpo di tosse. Tanto non mi notò nessuno.

《Quindi cosa state cercando di dirmi?》domandò Kyla.

Era molto probabile avesse perfettamente capito dove volessero andare a parare i ragazzi, ma faceva finta di nulla.

《Posso partire anche io?》parlò Carmen.

La mamma di Jack le rivolse uno sguardo gelido, che mi ghiacciò nuovamente il sangue nelle vene, e fece per parlare, ma si fermò non appena vide lo sguardo di suo figlio. Il mio migliore amico stava guardando sua madre tra il “Ti prego, mamma!” e il “Non puoi non mandarla, deve sapere!”.

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