Mi avvicinai con molta calma, sperando di non fare rumore, poggiato lentamente i piedi sulle foglie per produrre meno suoni possibili.
Poi feci uno scatto e guardai tra le foglie della pianta.Ciò che vidi mi fece urlare, ma non dalla sorpresa, bensì dallo spavento.
Era un ragazzo, avrà avuto, più o meno, la mia età; aveva i capelli castano chiaro, gli occhi verdi. La carnagione era chiara e le labbra carnose; il suo naso era perfettamente dritto e assumeva un'aria spaventata.
Lo guardai sorpresa, sobbalzai appena lo vidi in faccia. Aveva un'aria terrorizzata, sembrava sul punto di svenire.
Mi fece segno di tacere, io annuii ma continuavo ad avere un'espressione di paura.《Ti prego, non urlare》mi disse, mettendomi una mano sulla bocca.
Feci segno di sì con il capo e lui tolse la mano, si guardò intorno e tirò un sospiro di sollievo.
Fece per dire qualcosa, ma alla fine non uscì nulla dalle sue labbra. Mi faceva quasi pena: da solo in mezzo al bosco, terrorizzato, con una sconosciuta e tra le piante. Temevo quasi di sapere da dove venisse, di sicuro non un luogo di lusso.
Mi ringraziò per il mio silenzio e mi sorrise. Si presentò, mentre io lo guardavo sempre più confusa.
《Ciao, mi chiamo Jack》e allungò la mano.
Abbozzai un sorriso e ricambiai il saluto, presentandomi.
Jack si scusò per avermi fatto prendere uno spavento, non era sua intenzione spaventarmi. Lo rassicura dicendogli che non c'era nessun problema e che non doveva preoccuparsi.
《Che ci fai qui da sola?》domandò per fare conversazione.
Lo guardo visibilmente perplessa. E tu che cosa ci fai qui, invece? Avrei potuto chiedergli questo.
《Potrei farti la stessa domanda》risposi sicura.
*****
Mary continuava a guardarci spaventata.
《Ora, tu mi spieghi!》urlò.
Indietreggiava e se ne stava con gli occhi spalancati, avrei voluto dirle che va tutto bene e che non deve preoccuparsi più di tanto.
《Ho conosciuto Jack questa mattina. Ero andata nel bosco, perché ieri sera avevo visto qualcosa muoversi in lontananza; sono ritornata questo pomeriggio, dopo pranzo, e l'ho visto così》raccontai.
Mary non si smosse, era ancora del tutto confusa.
Come biasimarla.
La guardai con uno sguardo di chi cerca comprensione, ma mi imbatteu solo in degli occhi delusi e sperduti.
Mary chiese a Jack che cosa gli fosse successo, si spaventò vedendolo ferito: dopotutto è solo un bambino di quasi otto anni.
《A Settentrione, c'è stata una rissa. Io, non so bene come, sono finito in mezzo e adesso sono qui con alcuni lividi e tagli; chi “combatteva” era uno dei nostri e uno di Meridione, sembravano vampiri assetati di sangue. Facevano paura...》rispose il mio amico.
Quando iniziò a parlare mi scoprii il viso con le mai, ma non per il racconto, ma per ciò che aveva detto.
Non avevo specificato che Jack venisse da Settentrione. Sapevo che Meridione e Settentrione sono nemici, ma di sicuro Mary lo sa meglio di me e sa tutta la storia. Cercai di non guardarla in faccia, non avevo il coraggio di stare a vedere la sua espressione. Credo sia uno shock per tutti quelli di Meridione sapere che tra noi c'è un intruso, di Settentrione.
Per carità, tra noi e l'altro regno si commerciava, ma a malapena ci parliamo solo per questo ed è l'unico motivo per cui persone del regno di Jack siano qui da noi.

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Royal friend
FantasyLa leggenda narra che ci siano due ragazzi, ma che dico? Due bambini! Due bambini destinati a cambiare le cose, il cui destino è stato già scritto. Chiunque sa che la leggenda esiste, ma che i bambini siano proprio loro nessuno. E sarà compito di R...