Prendo la tazza di cioccolata calda fumante, ma per l'alta temperatura mi scotto e sono costretta a lasciarla andare.
Il mio migliore amico si è preso un caffè fumante come la mia bevanda, ma questo non sembra dargli fastidio.
《Caldo?》scherza.
Gli mostro il dito medio e mimo con le labbra un chiaro “Vaffanculo”.
Prende la sua tazza e beve una parte del suo caffè. Ma non sente che è bollente? Ha perso sensibilità alla lingua e alle labbra in dieci anni?
《Allora, che vuoi sapere?》chiede.
Mi porto la tazza alle labbra e provo a bere la mia cioccolata calda. Non è inverno, anzi siamo ad aprile.
Ma si sa: la cioccolata non ha periodo.
《Se a te non pesa raccontare, vorrei sapere tutto》rispondo, abbassando il capo.
Penso che forse Jack non vuole raccontare, che gli fa male rivivere tutto.
Chiedo comunque se è disposto a parlare e metto in chiaro che se non se la sente va bene comunque.
Mi dice che è tutto ok.
《Loro erano I Contrari》inizia a raccontare.
E fin qui non ci piove.
《Quel giorno, viaggiamo per tante ore. Abbiamo anche preso un aereo. Non chiesi dove stessimo andando; non lo facevo perché non mi interessava o cose così. Te lo dico francamente: avevo una certa fifa》sorrise divertito.
Risi di gusto nell'immaginare Jack spaventato anche solo di chiedere che ore fossero.
《Arrivammo non so bene dove. Tutt'ora non sono a conoscenza del quartiere in cui ci trovassimo, so solo che la città era in Italia. Solo dopo ho scoperto fosse appunto Roma. Avevamo viaggiato per tante, ma tante, ore》
Assunsi un'aria mortificata.
Cominciai a sentirmi in colpa di avergli chiesto di raccontare.
《Era una casa. Era abbandonata? No, anzi, sembrava tutto il contrario. Da quello che so, l'avevano comprata, ristrutturata per utilizzarla proprio per portarmici》andò avanti《All'inizio, mi dissero solo di stare in una stanza e non rompere le scatole》
E non posso dire non sentirmi uno schifo.
《Passai lì dentro... non lo so... ore? Giorni? Settimane?... Mesi?》alza il tono di voce ad ogni parola《Non te lo so dire, Checca, so solo che stavo lì, seduto a terra e guardavo la porta. Ho sperato per non so nemmeno quanto tempo che si aprisse e tu o Carmen o Kyla o Josh fossero lì davanti. Non successe nulla》
Ho il permesso per piangere?
《In realtà, una cosa è successa, ma ci arriveremo dopo》aggiunge.
Si ferma un secondo per bere il caffè. Io, nel frattempo, controllo che la mia cioccolata calda non sia ancora bollente e la bevo.
《Un giorno, non so chi lasciò la porta socchiusa. Che volesse aiutarmi a scappare? Non lo so. Non mi importava la motivazione. Io presi e uscii da quella porta. Mi feci le scale che portavano al piano di sotto, arrivai all'ingresso e uscii. Davanti a me... c'erano solo baracche abbandonate. Solo dopo, scoprii che la strada era ad un chilometro. Inoltre, ogni giorno sentivo le ruote delle macchine o dei motorini sull'asfalto》
Bevo dell'altra cioccolata.
《Stavo per scappare via, quando sentii una voce. Detto in breve? Ero stato scoperto. Niente fuga. Rimasi lì dentro per solo Dio sa quanto altro tempo》
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Royal friend
FantasiLa leggenda narra che ci siano due ragazzi, ma che dico? Due bambini! Due bambini destinati a cambiare le cose, il cui destino è stato già scritto. Chiunque sa che la leggenda esiste, ma che i bambini siano proprio loro nessuno. E sarà compito di R...