37. E chi lo avrebbe mai detto?

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《S-sono le l-loro...》balbettò il mio migliore amico.

Erano le tombe di Meredith e Jacob.

《...tombe》conclusi io per lui.

Eravamo di fronte alla terra dove erano seppelliti da chissà quanti anni. Sulle lapidi si potevano leggere benissimo i loro nomi e le date.

Jacob Keller.
06.08.1883 - 28.06.1956

Meredith Jones
07.08.1910 - 27.12.1999

Se n'erano andati da Settentrione e Meridione senza farci mai più ritorno, ma alla fine erano stati sepolti lì.

Al loro fianco, c'erano le tombe dei loro figli – due a testa: Meredith aveva avuto due femmine, mentre Jacob due maschi – e accanto quella del ragazzo anche di un suo nipote.

Il nonno di Samantha.

Mentre le altre due erano le nonne di Justin.

《Cos'è quello?》domandò Jack.

Indicò in mezzo alle tombe di Meredith e Jacob. C'era un foglio. Si chinò a raccoglierlo e lo aprì davanti ai miei occhi.

《Una lettera?》chiesi.
《No, è una... leggenda?》
Sì, era una leggenda.

Era abbastanza lunga e scritta bene, la leggemmo a da alta voce entrambi.

Durante la lettura, trattenni una risata nel realizzare che se ci fosse stato qualcuno ad ascoltarci non avrebbe capito niente.

Tanto tempo fa nacquero un ragazzo e una ragazza, erano migliori amici e si volevano molto bene.
Dopo poco tempo, però, si resero conto che a unirli non era una semplice amicizia, ma bensì l'amore.
Erano innamorati come non mai, si vedevano ogni giorno e ogni volta il loro sentimento aumentava.
Si misero insieme.
Dopo tre mesi informarono le famiglie del loro fidanzamento e, contro ogni previsione, esse era felicissime.
Tempo dopo, i due ragazzi annunciarono il loro matrimonio, a cui vennero tutti gli abitanti dei loro paesi e le conoscenze.
Con il passare del tempo, però, il loro amore si indebolì, non si amavano più come prima e non si volevano bene come un tempo; nel frattempo diedero alla luce due figli maschi.
I figli crebbero e divennero adolescenti, ma fu proprio lì che la giovane rimase sconvolta: una notte trovò suo marito oramai che la tradiva con un altra donna, ma in seguito anch'egli scopri che anche la donna lo tradiva.
Lei, tempo addietro, lo aveva perdonato per il tradimento, ma era solo perché stava preparando una vendetta.
Il loro amore era naufragato, decisero così di dividersi con lo scopo di non vedersi mai più ma, in tutto questo, ognuno dei due portò uno dei due figli con sé.
Fondarono due regni: lui quello di Settentrione e lei quello di Meridione; fondarono nuove famiglie. Gli anni passavano e la vita procedeva a meraviglia nei due regni, le famiglie erano felici e lavorative, e tutto procedeva bene.
Le dinastie andarono avanti, fino al giorno in cui la sovrana del regno di Meridione, Elisabeth, diede alla luce una figlia; tuttavia, nello stesso momento, dello stesso giorno, nel regno di Settentrione, nacque un figlio da parte dei sovrani.
La leggenda narra che due bambini sono destinati ad incontrarsi, anche se di regni nemici, e cambieranno la sorte del mondo.
Non si spiega come mai il fato scelse due bambini, avrebbe potuto scegliere due adulti oppure dei ragazzi e, invece, scelse loro perché, secondo lui, i bambini sono più innocenti di ciò che si crede e si fa credere.
I due regni hanno un potere: quello di Settentrione è racchiuso in un pozione chiamata Omnia; quello di Meridione in una chiamata Quisque.
Per moltissimi anni, le persone si chiesero chi fossero questi due bambini: alcuni volevano fosse il proprio figlio, o figlia; altri, invece, volevano tenere al sicuro i loro pargoli, nascondendosi in casa.
Fatto sta, che ancora nessuno sembra sia stato il prescelto dal destino, e forse si dovrà aspettare ancora molto.
O forse no?

Alzai subito lo sguardo su Jack che era scioccato quanto me.

《Hanno fatto una leggenda...》cominciò scioccato.

Spostai lo sguardo sul foglio.

《... su di noi》conclusi sussurrando..

Perché era così.
Quella leggenda narrava esattamente tutto quello che avevamo fatto noi, ciò voleva dire che sapevano che un giorno saremmo nati noi e avremmo cambiato le cose.

Fissammo quel pezzo di carta per minuti interi, prima di lasciarlo cadere ai nostri piedi e guardarci con gli occhi leggermente sgranati e la bocca schiusa.

Il mio migliore amico sembrava non sapere dire una parola, mentre io stavo pensando a cosa poter fare o dire di intelligente.

E chi lo avrebbe mai detto?

《Dobbiamo tornare a casa. Dobbiamo fare qualcosa》e iniziammo a correre.

Adesso, sapevamo cosa fare.

SPAZIO AUTRICD

E chi lo avrebbe mai detto?
*tosse* io *tosse*😊

-Tata🖤

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