36. Due lapidi

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Fa che finisca tutto.
Fa che finisca tutto.
Fa che finisca tutto.
Fa che finisca tutto.
Fa che finisca tutto.

Questo era quello che pensavo mentre ero nascosta nei sotterranei di casa di Jack, con lui. Ci scambiavamo spesso degli sguardi preoccupati, ma nessuno dei due parlava mai.

Mary e Carmen se l'erano date a gambe sotto ordine dei sovrani, mentre i nostri genitori erano nascosti solo Dio sa dove.
Stringevo la mano del mio migliore amico, così da ricevere la certezza che fosse al mio fianco.

《Andrà bene, vedrai》sussurrò al mio orecchio.

Parlavamo sempre a bassavoce, come se avesse potuto sentirci qualcuno. Sapevamo che probabilmente nessuno sarebbe arrivato qui, ma era meglio non rischiare.

I sotterranei consistevano in un lungo corridoio poco illuminato da alcune torce, di marmo scuro e umido. Facevamo su e giù davanti alla porta, che avevamo chiuso a chiave.

《Appena finisce tutto, voglio andare ad aiutare gli altri》dissi di getto, dopo minuti e minuti di silenzio.

Non parlavamo spesso, ci stavamo a guardare in silenzio e aspettavamo l'arrivo di qualcosa... o qualcuno.

Per quanto fosse rischiosa la situazione, nessuno dei due si preoccupava più di tempo per i propri genitori; credo di non star pensando a nulla in quel momento, speravo solo che la porta non si aprisse.

《Vengo con te》rispose Jack.

Eravamo seduti per terra, ma adesso ci eravamo spostati. Lui era davanti a me, dall'altra parte del corridoio e dava le spalle al muro.

Lo sentivo sussurrare qualcosa, ma non capivo cosa dicesse.
Compresi solo quando, alla fine, alzai lo sguardo e lui mi sorrise.

Iki ordu var. biri diğerinin önünde. iyilerden biri kötülerden. v
ne olacak?
sendika isteyenler var.
barış isteyenler var.
kötülük isteyenler var.
savaş isteyenler var.
Sanki normalmiş gibi dövüp ölmeye devam ediyorlar. kim ölecek
Barış istiyoruz. birlik istiyoruz. arkadaş istiyoruz. diyoruz
savaş istiyoruz. beni kötü istiyorum düşman istiyoruz. onlar söylüyor》parlò ad alta voce.

Gli feci i complimenti per l'ottima pronuncia e per aver azzeccato tutte le parole. Avevo già sentito questa canzoncina che non veniva cantata, ma solo recitata.

Aspetta.

L'avevo già sentita.

Ma certo!

《Jack》mi alzai subito in piedi《Dove hai sentito questa canzoncina per la prima volta?》

Per prima cosa assunse un'aria perplessa, poi rispose.

《L'ho letta in un libro, ma non è una canzoncina》

Qualsiasi cosa fosse.

《Andiamo in biblioteca》 fece per ribattere《Adesso!》ordinai.

Si alzò e corse dietro di me, che ero già intenta a percorrere le scale salendo al piano superiore.

*****

Poggiai – provocando un botto – il libro sul tavolo, davanti agli occhi di Jack.

Era un libro un po' vecchio con la copertina rossa e tutto impolverato.

《Guarda!》e aprii alla pagine che mi serviva.

C'era un testo rappresentato, in una fotografia, sopra una lapide e il suo continuo su un'altra lapide.

《Ma è esattamente il testo che ho recitato io!》esclamò il mio migliore amico.

Annuii.
Era proprio quello.

Il testo detto da Jack prima era inciso sopra le lapidi di due persone. Guardai la fotografia, ma era così rovinata che non riuscivo a leggere i nomi dei defunti.

Mi chiesi se fossero parenti o cose del genere.

《Il ramo!》esclamò Jack.

Scrutai la foto.

《Il ramo?》
《Sì, guarda!》e indicò un ramo di un albero nello sfondo.
《E quindi?》
Non capivo.
《So dove dobbiamo andare, so qual è il cimitero》

Ma questo riconosce un cimitero da un ramo sullo sfondo di una foto?

E io che credevo di essere strana.

Jack strappò la pagina e se la mise in tasca, poi mi prese per il polso e mi trascinò fuori dal palazzo.

Cercai di fermarlo.
Non perché non volessi sapere cosa stesse succedendo, ma perché ci avevano esplicitamente detto di rimanere dentro e non uscire per nessun motivo.

Il cimitero, a detta del mio migliore amico, era lontano solo cinque minuti di corsa.

E, infatti, corremmo.

Corremmo come se ne andasse delle nostre vita –  e solo dopo capimmo che era di vitale importanza –, come se niente ci potesse fermare.

Il cimitero era deserto – e non intendo perché erano tutti morti – come se non venisse utilizzato da decenni. Ci mettemmo davvero poco per trovare le lapidi.

《Oh. Mio. Dio》sussurrò Jack.

Guardava un tomba o meglio una lapide con occhi spalancati. Quello era un cimitero comune, l'unico posto che Settentrione e Meridione – prima di unirsi – avevano in comune.

《Jack, ma che hai?》

I suoi occhi erano puntati sulla roccia, come ipnotizzati.

Solo quando lessi i nomi delle due tombe capii. E sbiancai.

Jacob Keller e Meredith Jones.

SPAZIO AUTRICE

La canzoncina recitata non è russo o qualsiasi altra lingua voi abbiate immaginato – perché so che lo avete fatto –, ma bensì turco.

Un applauso a Jack che riconosce un cimitero da un ramo sullo sfondo👏🏻

-3 capitoli
[+ l'epilogo]

-Tata🖤

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