Royal friend

5. Lo giuravo

Battevo il piede per terra con forza e le mani mi tremavano: ero molto spaventata.
Mi chiesi che cosa avrei potuto dire.

Il mio amico mi prese la mano e  intrecciò le sue dita con le mie.

Grazie al cielo, c'eri tu!

《C'è nessuno?》chiese il padre del mio amico.

Scossi la testa e tornai alla realtà  stavo ancora al telefono con lui ed ero terrorizzata.

《Sì, ma certo!》 esclamai 《Io sono una persona della corte di Meridione, può parlare con me》risposi.

Ci vollero pochi secondi perché mi pentissi di ciò che avevo appena detto. Mi chiesi più volte come mi era venuta in mente un'idea tanto stupida.

Posizionai il telefono sulla sua base e misi in vivavoce, così che anche Jack potesse sentire.
Mi portai una mano alla fronte, dandomi un grosso schiaffo.

“Perché sono tanto scema?”

Queste erano le parole che abitavano la mia mente in quel momento. Jack, intanto, se la rideva posizionato sul tappeto ai piedi del letto.
Risposi di nuovo, per non far sospettare di nulla. Più parlavo con lui, più pensavo che sarebbe stato meglio non rispondere.

Anche se, tanto avrebbe comunque risposto qualcun altro da un altro telefono.

《Cosa serve?》chiesi con tono sicuro.

Fuori sembravo una persona che sapeva gestire ogni situazione, dentro ero molto confusa e non capivo nulla. Avevo paura di sbagliare e fare una sciocchezza, rovinando poi tutto.

《Non so se lo avete saputo》iniziò il sovrano di Settentrione 《Mio figlio è scomparso, diciamo che si è trovato in mezzo ad una situazione difficile da noi ed è andato via》.

Sapevo dove voleva andare a parare.

Rivolsi un'occhiata a Jack che aveva abbassato lo sguardo.

《Quindi?》domandai sicura.
Sapevo che, forse, potevo risultare cinica, ma non volevo che sospettasse nulla.

Il mio amico mi prese la mano e intrecciò le sue dita con le mie: questo mi diede molta sicurezza.

《Per questo, chiedo se è possibile fare una ricerca o un'ispezione per la città》rispose.

Queste parole mi lasciarono di stucco; non poteva venire qui, l'avrebbe trovato di sicuro.

Non sapevo proprio cosa dire: se dicevo di sì, sarebbe venuto qui e l'avrebbe trovato, se dicevo di no, si sarebbe insospettito.

Rivolsi un'occhiata a Jack che era preoccupato quanto me; dopotutto si parla della sua famiglia.

《Qui non abbiamo visto nessuno, ci spiace》replicai con tono sicuro.

Ma anche questo non gli bastò.

《Capisco, ma chiedo se sia possibile comunque una ricerca》chiese di nuovo.

Questa volta non avrei potuto dire di no, ma se dicevo sì dovevo stare attenta.

Alla fine, accettai.

《D'accordo》risposi《A che ora avete in tensione di venire?》domandai.

Nel frattempo, Jack si era messo a ridere. A divertirlo era il mio tono, sembravo sicura di me, ma in realtà ero molto spaventata.

《Verso le quattro e mezza, direi》.

Dopo questo ci congedammo e attaccai. Nemmeno il tempo di riporre il telefono che Jack scoppiò a ridere e io a ruota.