35. Importante

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*Ma ci pensate?
Tra meno di ventiquattro ore finisce l'anno, finisce il 2020*


Jack

Non aveva mai parlato a nessuno di quel che era successo sei mesi fa a Carrie, non ad alta voce almeno.
Lo potevo capire dal suo sguardo, dal suo tono e dalla sua insicurezza.

Quando accadevano cose del genere mi chiedevo sempre cosa sarebbe successo se la persona sparita fosse tornata, si fosse presentata alla porta o se avesse anche solo accennato ad essere in vita.

Mi chiesi se Rebecca pensava che sua cugina la odiasse, nel posto in cui si trovava.

Non riuscii a dire nulla, perciò presi e la strinsi forte a me senza dire una parola.
Rebecca rimase ferma per qualche secondo, prima di stringermi in un grosso abbraccio.

《Se mai la ritroveranno, voglio che tu sia con me quando la vedrò. Ok?》e dopo questo annuii promettendole che sarei stato sempre al suo fianco.

Non l'abbiamo mai più rivista.

Dopo quel racconto, rimanemmo in silenzio per almeno una trentina di minuti prima di sentire un rumore fuori dalla porta.

Carmen.

Mia sorella era rimasta fuori dalla porta per tutto il tempo e, secondo le sue parole, si era fermata non appena Rebecca aveva iniziato a parlare, poiché non voleva disturbare.

《Non ho potuto fare a meno di sentire¡si giustificò, abbassando lo sguardo. Rebecca le sorrise dicendole che non aveva importanza.

Carmen si precipitò subito dopo nelle braccia di Rebecca e la strinse forte, sembravano essere amiche da sempre.

《Rebecca, se c'è una cosa che posso dirti è che non è colpa tua. È successo. Punto. Non puoi farci nulla. L'unica cosa che puoi fare ora e metterti l'anima in pace e aspettare che arrivino delle notizie》disse mia sorella.

La mia migliore amica sostenne che, però, erano ben sei mesi che non arrivava nessuna notizia. Né positiva, né negativa. Purtroppo per lei, Carmen non sembrava intenzionata a cedere.

《E magari passeranno anche dieci anni, ma prima o poi qualcosa arriverà. E noi saremo qui con te a vedere che sarà》continuò mia sorella.

Rebecca la ringraziò per le belle parole e per la promessa di rimanere accanto a lei, cosa che avrei fatto anche io ovviamente.

La conversazione, però, non continuò poiché sentii un urlo e la porta della mia camera sbattere con forza contro il muro.

Alla faccia di mia madre che mi rimproverava se la porta sbatteva.

Con mia grande sorpresa, quella che vedo davanti a me è esattamente mia madre. Ha dipinta in volto un'espressione a dir poco terrorizzata e il volto pallida; la voce è roca come se urlasse da ora in mezzo al bosco e da sola.

Che cos'era successo?, mi chiesi mentalmente.

《Spero abbiate un rifugio segreto, perché quando tra due ore scoppierà la battaglia finale saremo spacciati》e scappò via.

La sento lanciare ordini a destra e a manca, come se dipendesse dalla sua vita.
Guerra? Cosa?

Carmen le corse dietro, mentre io afferrai la mano della mia migliore amica e le chiesi che cosa abbia capito.

Niente, come me.

Quando mia sorella tornò aveva un'espressione fra il puro terrore e la tristezza assoluta. Le chiesi che cosa fosse successo e, solo dopo aver smesso di tremare e aver ripreso a respirare normalmente, mi rispose.

《La guerra è tra due ore. La Repubblica dei due Regni contro questo esercito di uomini》annunciò.

E il mondo mi crollò addosso.

*****

Nessuno di noi era pronto per una guerra, nemmeno adesso che eravamo un solo Regno.

Mia madre e mio padre continuavano a dare ordini a destra e a manca, con mia sorella dietro di loro che capiva poco e niente.

Se non capisce lei di undici anni, figurati noi bambini di ancora sette anni.

《Jack, lo so che non è il momento, ma quando è il compleanno di Carmen?》chiese.

Eravamo seduti sul letto ad aspettare che qualcuno ci dicesse di scappare o che andava tutto bene. Era passata più di un'ora e mezza, da quando mia madre era entrata in camera.

《Il compleanno di Carmen è già passato》
《E non si è fatto nulla?》chiese incredula.

Scossi la testa.

《Ma in questa casa fate qualcosa ai compleanni?》
《Certo, per il mio c'è stata una festa stupenda l'anno scorso》
《Anche per il mio, ma non è possibile!》esclamò ancora più sotto shock.
《Cosa non è possibile?》continuavo a non capire.
《Che non sia stato fatto nulla, che compleanno è?》

A casa mia, tutti i compleanni erano importanti. Tutti, nessuno escluso.

O meglio: quasi nessuno.

Di quello di Carmen me ne ricordavo io e mio padre. Mia mamma lo sapeva, lo sapevo che lo sapeva, ma era probabile facesse finta di scordarselo.

《Se ne sono dimenticati tutti》la voce di mia sorella giunse alle mie orecchie.

Aveva l'aria di chi aveva molta fretta e lo capii quando mi disse che mia madre le aveva detto di scappare, insieme a Mary, e nascondersi alla stazione.

Avrebbero fatto come noi qualche tempo prima.

《Io... io...》me n'ero dimenticato.

Cavolo, dovevo prendere l'Oscar come fratello peggiore dell'anno.
Mi sentivo proprio una merda.

《Lo so, Jack, lo so. Tranquillo. Non era importante》rispose.

Ribattei dicendo che a me importava e anche tanto, mi giustificai dicendo che con tutto quello che era successo non ci avevo pensato.

Rebecca mi diede ragione e decidemmo che, non appena tutto si fosse calmato, le avremmo fatto una sorpresa.
Il tutto senza che Carmen sentisse, ovvio.

Peccato quella sorpresa non arrivò mai.

《Carmen!》urlò mio padre dalle scale.
《Arrivo!》si girò verso di noi《Devo andare》alzò le spalle.

Se ne andò solo dopo aver schioccato un bacio sulla guancia ad entrambi.

Iniziavano i problemi.

SPAZIO AUTRICE

Chi si unisce a me per cantare un “Tanti auguri a te, Carmen” a questa povera undicenne di cui nessuno ricorda il compleanno?🎂

Iniziano i problemi?
Iniziano i problemi?
Caro Jack,
i problemi sono già iniziati😈

- 4 capitoli [+ l'epilogo] alla fine🔥

Contenti?

-Tata🖤

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