33. Ma che palle!

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Rimasi da Jack per altre due settimane, senza sapere dove fosse la mia famiglia e se fosse ancora viva. Il mio migliore amico mi rassicurò più di una volta sul fatto che non potevano essere morti, probabilmente si erano solo nascosti.

Con Carmen non parlammo tanto, passava il più del suo tempo con suo padre e Kyla, poiché loro affermavano di doverle dire alcune cose importanti.
Jack e lei non parlavano tanto, ma da quando il mio amico era stato scoperto a casa mia i due fratelli erano più in sintonia. Jack continuava a dirmi di voler passare molto tempo con lei, così da averci un vero rapporto fraterno per me andava benissimo, ero contenta che il mio migliore amico si impegnasse così tanto nel voler stare con sua sorella.

Kyla e Carmen non sembravano più odiarsi tanto. Certo, preferivano non stare tutto il giorno insieme, ma la donna riusciva a passare del tempo con la ragazza. Almeno metà della giornata la passavano insieme. Il padre del mio amico sembrava estasiato nel vedere come le due ragazze andassero così d'accordo.

Da quel che sapevo, Carmen chiamava ancora sua madre spesso, ma non credevo che le dicesse ancora quanto la sua vita a Settentrione fosse disastrosa e quanto volesse tornare a New York. Probabilmente parlavano di cosa accadeva, certo, ma Carmen sembrava sempre più felice.

E non sapete quanto fossi contenta di questo.

Non avevo mai incontrato la madre di Carmen. Sapevo che non era solita ascoltare tutte le lamentele di sua figlia, come se non le importasse veramente di lei, e che viveva lontano da qui era a tutti chiaro.
Non sapevo minimamente il suo nome, ma credevo che avesse ereditato i capelli biondi e gli occhi azzurri da lei, mentre il naso dritto con la carnagione scura e le labbra sottili dal padre.

《Checca, io vado a farmi una passeggiata nel bosco. Carmen viene con me, ti dispiace?》mi chiese Jack.

Eravamo seduti sulle scale d'ingresso dalle nove del mattino, ed erano le undici, e stavamo parlando e giocando fra noi.

Jack aveva mantenuto la promessa di passare più tempo con sua sorella e perciò quando poteva, nelle rare volte in cui vedeva Carmen, la invitava a passeggiare, a giocare insieme o anche solo a parlare.

Scossi la testa, sorridendo. Ero felice di vedere i due fratelli in quasi buoni rapporti.

《Ma che! Vai pure e dille che le voglio bene, mi raccomando》risposi.
《Da come lo dici, sembra che tu abbia una malattia incurabile e debba morire a momenti》
《Potrei averla, cosa ti dice che io sia sana》scherzai.
《Tu ci tieni proprio a portare sfortuna, vero?》ironizzò.

Passarono degli attimi di silenzio, prima che uno dei due parlasse e in questo caso fu sempre Jack a rompere la quiete.

《Mia madre e Carmen si vogliono bene?》

Non sapevo davvero che cosa rispondere, poiché non le vedevo insieme.

《Non lo so. Forse》

Ma che domanda è?
Ero confusa.

In quel momento, dalla porta di ingresso uscì Carmen che salutò suo fratello con un bacio sulla guancia e me con un cenno.
Si alzarono e mi dissero che sarebbero andati a fare una passeggiata.
Li salutai e tornai dentro.

《Rebecca, eccoti!》esclamò Kyla, vedendomi.

Mi venì incontro e sembrò quasi contenta di vedermi.

《Tutto bene?》
《Sì, certo!》rispose《Ho solo delle notizie. Aspetta, ma dov'è mio figlio?》
《È andato a fare una passeggiata con sua sorella. Va tutto bene?》
《Oh, emh... certo!》

E allora ti conviene dire quello che devi dire, così che la mia curiosità non mi uccida.

Intuii che non andava tutto bene e glielo feci presente, mi disse più di una volta che stava andando tutto a meraviglia, ma percepii dell'insicurezza nel suo tono.

《Va bene》cedette《Riguarda I contrari

Ancora loro?

Sbuffai, pensando che non li sopportavo proprio.
Erano sempre in mezzo e rovinavano qualsiasi cosa. Avevano distrutto casa mia, attaccato quella di Jack e mandato chissà dove la mia famiglia.
Ero davvero stufa di loro.

《Come saprai, detestano questa cosa dell'unione e vogliono solo che i due Regni tornino ad essere due. Tuttavia, noi non ci arrendiamo, peccato che loro siano più agguerriti che mai》spiega.

Le rivolgo un'occhiata per farle capire che non capivo dove volesse andare a parare, con quel discorso.

《Che intende?》

Che eravamo spacciati?
Che saremmo morti tutti?
Che ci saremmo dovuti dividere?
Che saremmo dovuti tornare nemici?
Che eravamo in pericolo?

Ah, no... quello si sapeva.

《Intendo che hanno di nuovo attaccato una parte dei due Regni

E capii che parlasse di casa mia.

*****

Kyla non mentiva.

I Contrari avevano davvero attaccato Meridione e avevano fatto, di nuovo, a pezzi il palazzo. Questa volta, nessuno dei civili era in pericolo. Poiché tutti erano fuggiti.

Si diceva che la maggior parte erano scappati nel bosco, chi nelle campagne e chi aveva preso un treno con meta sconosciuta. Fatto stava che io ancora non sapessi dove fosse la mia famiglia.
Jack mi chiese una miriade di volte di spiegargli bene la situazione, ma ero troppo sotto shock e arrabbiata per poter parlare.
O anche solo mettere in fila delle parole a formare una frase di senso compiuto.

Alla fine – per mia sfortuna – Jack si infuriò e fui costretta, dai sensi di colpa per la sua rabbia, a dovergli spiegare tutto.

《Quindi tu mi stai dicendo che questo gruppo di matti senza nulla da fare nella vita, se non rompere le scatole a noi, ha attaccato casa tua?》

Annuii velocemente.
Lui sbuffò e lo vidi passarsi le mani sul volto infastidito.

《Sì, ma che palle!》sbottò dopo minuti di silenzio assoluto.

Sgranai gli occhi e lo guardai come da rimprovero.

《J!》esclamai contrariata《Scherzi, spero》

Avevo sentito solo due parolacce in tutta la mia breve vita.

Una era stata detta da una donna che lavorava in cucina che, nel portare i piatti e i bicchieri sulla tavola, era inciampata ed era caduta; i bicchieri e i piatti si erano distrutti in mille pezzi e uno di essi si era conficcato nel suo piede. “Cazzo, che dolore!” l'avevo sentita imprecare; mentre l'altra fu quando stavamo tornando a palazzo con Mary e vedemmo che c'era gente in giardino ed entrare attraverso la piccola porta del cortile era una bruttissima idea.

《Scusa, ma quando ci vuole ci vuole》

Forse non aveva tutti i torti, sapete?

SPAZIO AUTRICE

Volevo solo informare la gentile clientela che mancano davvero pochi capitoli alla fine di questa storia.
E non sapete quanto l'adrenalina mi scorra nelle vene!🔥
Ma, da una parte, sono triste poiché mi mancherà questa storia.

-Tata🖤

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