Capitolo 41 Can E Sanem Vicini Ma Distanti

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Dopo aver appreso della sofferenza provocata a Sanem durante il suo anno di assenza, Can vorrebbe parlarle. Torna verso la fattoria, ma scorge la ragazza che parla con Yiğit e ascolta parte della loro conversazione. L’uomo cerca di convincerla ad andare in giro per il mondo, per promuovere il suo libro e coltivare la sua carriera, e Sanem lo ringrazia di tutto. Can è sconvolto all’idea che lei parta e se ne va, senza ascoltare la parte del discorso dove lei dice a Yiğit che non vuole andarsene da lì, perché ha bisogno di risolvere i suoi problemi e quel luogo le dà pace.
Can, disperato, torna verso la barca e incontra il padre, che coglie il suo stato d’animo, ma il ragazzo non vuole dargli spiegazioni. Sa di deluderlo e gli dice che un giorno tornerà per aggiustare tutto, ma ora sente l’esigenza di andarsene. Il padre lo comprende e lo rassicura: lo appoggerà, qualsiasi decisione prenderà.
Dopo averlo salutato, Can si reca nuovamente alla fattoria e cerca Sanem, che sta creando i suoi profumi. Le chiede se può averne uno e lei annuisce, lui lo prende e le chiede come mai non parli. Sanem risponde che non ha più parole dentro di sé. Can, sempre più amareggiato, le dice nuovamente “Addio”.

Non trascorre molto tempo prima che Sanem, realizzando che l’uomo che ama se ne sta andando nuovamente, corra verso il molo e lo veda allontanarsi con il suo yacht. Piange e tira fuori dal vestito il ciondolo che ha appeso alla sua catena, ovvero l’anello di fidanzamento di Can. Nel contempo, Can stringe tra le mani la bandana di Sanem e ne annusa l’odore, mentre entrambi pensano che l’altro l’abbia dimenticato. Poco dopo Can legge un’altra parte del libro di Sanem, poi all’improvviso si alza e va a staccare qualcosa dalla centralina della barca, lanciandolo successivamente in mare.

L’indomani Sanem, seduta sul divano del salotto, legge alla sua psicologa e amica Deniz, una parte del suo libro “La Fenice e l’Albatros”.
Can, intanto, con la bandana di lei in mano, pensa e ripensa al da farsi, decidendo infine di tornare sulla terraferma con il gommone, portando con sé la bandana, la macchina fotografica e il libro scritto da Sanem.
Poco dopo Sanem passeggia nel giardino della sua tenuta e da lì si sposta di nuovo sul molo. Guardando in mare si accorge che lo yacht di Can è attraccato poco lontano. Comincia allora a guardarsi attorno e a pensare, poi si gira e vede Can avvicinarsi a lei, proveniente dal vialetto. Si gira verso il mare per non farsi vedere e quasi sorride, poi si ricompone e si rigira verso di lui. Gli dice che non è partito e lui conferma, così lei sottolinea che aveva detto che se ne stava andando. Lui chiede se lei voleva che se ne andasse e poi le comunica che non poteva farlo perché la sua barca si è guastata. I due si scrutano a lungo, poi Sanem, delusa dal motivo per cui Can non è partito, torna verso casa e lui la segue col suo sguardo.

Intanto Deren, come spesso accade, viene frenata dal fango mentre percorre la strada non asfaltata che conduce alla fattoria. Sopraggiunge Bulut, un ragazzo che lavora come operario lì e le chiede se ha bisogno d’aiuto, ma lei in un primo momento risponde di no. Poi, però, con le scarpe sepolte nel fango e a piedi scalzi, lo richiama indietro e lui la porta a destinazione prendendola in braccio.
Alla fattoria ci sono Aziz, CeyCey e Muzaffer che rimangono sorpresi nel vederla giungere in quel modo.
Deren dice che non riesce a trovare nessun altro modo per percorrere quel sentiero e si chiede come possano i nuovi clienti raggiungere quel posto. Per evitare che sporchi ulteriormente il pavimento, anche Muzaffer la prende in braccio e la porta a cambiarsi.

Nel frattempo Aziz esce in giardino e vede arrivare Can. È molto felice di ritrovarlo ma, ovviamente, ne è sorpreso. Can accampa con il padre la stessa scusa raccontata a Sanem, quella della barca rotta. Il padre vorrebbe che Can rimanesse lì, ma lui non vuole. Il ragazzo gli dice di aver già ordinato il pezzo della barca da sostituire, ma ci vuole tempo prima che arrivi. Mentre parla col padre, Can vede arrivare Yiğit. Sanem gli va incontro e i due arrivano dinnanzi a Can e Aziz. Sanem presenta Yiğit ad Aziz e Can aggiunge che è il fratello di Polen. Yiğit dice a Can che pensava se ne fosse andato, ma Can ribatte che sarà lì per un po’. Allora Yiğit risponde che anche lui ci sarà. Mentre parlano, Can e Sanem si incantano a guardarsi e Yiğit li interrompe. Aziz, intanto, nota tutto. Il gruppo si scioglie.

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