Capitolo 8

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Chloe

<<Chloe>> una voce limpida e dolce mi chiama ed io mi giro, cercando colui che mi sta chiamando. <<Eros che ci fai qui?>> chiedo aggrottando la fronte, rimanendo completamente di stucco vedendolo davanti a me. Non lo vedo quasi mai da queste parti, perché non seguiamo le stesse lezioni.
<<Ciao, scusami. So che stavi per entrare a lezione, ma avevo bisogno di dirti una cosa>> spiega, <<dimmi pure>> dico gentilmente, <<mi chiedevo se stasera ti andrebbe di venire in un nightclub. Non è lontanissimo dal college, e sono sicuro che ci divertiremo. Ovviamente ci sono anche Samu...>> lo blocco, <<ehm... Guarda Eros, sei stato gentilissimo ad invitarmi e ti ringrazio, ma non penso di venire. Voglio studiare e poi domani c'è lezione, bisogna alzarci presto e so per certo di non avere le energie per alzarmi dopo una nottata in discoteca. Poi sono stata assente per quasi una settimana e non ho seguito punte lezioni, sono riuscita a rimanere in pari su quasi tutte le materie, ma ho ancora da finire>> spiego dolcemente, sperando che non ci rimanga male e che non insista.
<<Oh d'accordo, mi dispiace. Ci saremo divertiti molto>> dice lui dispiaciuto, <<lo so ma sono sicura che ci saranno altre occasioni>> lo rassicuro e lui annuisce, <<allora ci vediamo in giro>> mi sorride e mi saluta facendo un cenno con la mano. Io annuisco e ricambio con un sorriso. Successivamente mi giro e quando faccio per entrare in classe, sento richiamarmi.
<<Chloe aspetta>> dice una voce affannata.
La riconoscerei tra mille voci, e nonostante tutto è la mia preferita.
<<Che vuoi Dylan?>> chiedo sbuffando, mentre mi giro nella sua direzione.
<<Come stai?>> chiede ancora con il fiatone, <<benissimo, tu?>> chiedo a mia volta, <<si va avanti>> scrolla le spalle e si sistema lo zaino nero su una spalla, <<bene, allora io vado>> indico la porta, ma lui mi afferra una mano e mi fa voltare di nuovo verso di lui.
<<Aspetta, hai cinque minuti di tempo?>> chiede, <<a dire il vero Smith è già in classe e ormai tutti ci stanno aspettando, dovremmo entrare>> gli faccio notare.
Proprio in quel momento Smith si affaccia alla porta, cerca di dire qualcosa ma quando mi vede parlare con Dylan, ci fa cenno di entrare più tardi.
Dylan lo ringrazia e successivamente lui poi chiude la porta alle mie spalle.
<<Di cosa vuoi parlare?>> chiedo, <<di noi. Mi manchi, tanto>> dice mordendosi nervosamente un labbro, <<Dylan ne abbiamo già parlato, perché devi insistere in questo modo?>> domando infastidita, <<perché ti amo. Questi giorni sono stati uno schifo senza di te, tutto fa schifo senza di te cazzo. Non mangio quasi più, non dormo, ho sempre incubi, non studio e spero in un tuo ritorno.
Sono uno stupido lo so, ho io creato tutta questa situazione e non mi merito un'altra possibilità, ma ti prego. Anzi no, ti scongiuro di darmela... Ne ho bisogno>> piagnucola.
Odio quando fa così. Non riesco a controllare le mie azioni quando si comporta in questo modo. Sta facendo la parte della vittima ed io sono quella cattiva, come sempre d'altronde.
<<Pensi solo a te stesso tu>> sbotto, <<pensi solo a stare bene te, e non ti sei mai chiesto che cosa voglio io>> ringhio incazzata, <<Chloe aspetta, ascoltami...>> lo blocco, <<no ascolta me Dylan. Sono stanca di tutta questa situazione. Vorrei solo avere cinque minuti di relax, ma con te vicino non li avrò mai. Ho bisogno di tempo>> confesso, <<sai che non ci riesco>> ammette, <<non me ne può fregare di meno. Ti ho sempre accontentato in tutto, ci sono sempre stata per te, ti ho dato tutta la libertà di questo mondo, mi sono presa un sacco di insulti per stare con te, ho litigato con i miei amici, con mia madre e ho rischiato pure di perderla. Mi sono messa tutti contro pur di stare con te, ti ho perdonato cose imperdonabili e tu mi vieni a dire che non mi vuoi dare del tempo per me stessa? Quanto cazzo puoi essere egoista Dylan?>> strizzo gli occhio per cercare di tenere a freno le emozioni e lui rimane completamente di stucco per mie parole.
<<Non sono egoista, ho solo paura che tu ti allontani da me. Ti devo per caso ricordare di quando mi hai rinfacciato di non averti cercata quando eri da tua madre? Ti sei arrabbiata perché non ti ho scritto e nemmeno chiamato, quando invece non è così perché l'ho fatto. Lo vedi che hai bisogno di me? Mi vuoi proprio come io voglio te, e giustamente hai bisogno di attenzioni. Vuoi essere cercata da me ed io sono il primo a volerlo fare, per questo ti sto chiedendo di perdonarmi. Smettiamola con questa minchiata ti prego. Ho capito di aver sbagliato e mi dispiace, ma ti prego perdonami.
Questa situazione fa stare male tutti, perché non la smettiamo?>> chiede, <<smettere? Sul serio Dylan? Ah... Sei incredibile>> dico ormai infuriata nera, <<mi dispiace>> abbassa lo sguardo, e quando ritorna a guardarmi leggo nei suoi la tristezza.
Sospiro e poi dico: <<Non voglio essere la cattiva della situazione, ma io ho bisogno di tempo per me stessa. Per troppo tempo ti ho messo al primo posto, ma da ora in poi non accadrà più.>>
<<La verità Chloe è che...Insomma... Io non voglio che ti sposi con il tuo Ivan, né tantomeno che tu abbia un piccolo James per mano o qualsiasi altro figlio dentro la tua pancia>> si affretta a dire ed io sgrano gli occhi.
È impazzito?
Si è impassito.
<<Si può sapere che ti prende? Ma di cosa stai parlando?>> chiedo sconcertata.
Lui sembra imbarazzarsi all'improvviso, ma poi scuote la testa e dice: <<Ehm... Niente lascia perdere, sono io un coglione. Vuoi del tempo per te stessa? Bene, te lo darò.>>
<<Me lo darai come hai fatto le altre volte? Che non appena ti chiedevo di starmi alla larga, tu ti avvicinavi sempre di più?>> chiedo alzando un sopracciglio, <<no, questa volta davvero. Ne hai bisogno e voglio solo che tu stia bene>> inizia a dondolarsi sui talloni e suppongo che sia agitato.
<<Va bene>> rispondo e una strana sensazione di tristezza mi assale dentro.
Non capisco...
Sono stata io a chiedergli di darmi tempo e perché ora che ha accettato la mia scelta, sono delusa dalla sua decisione?

Nothing more 3 || un nuovo inizio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora