Capitolo 44

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Chloe

<<Buongiorno principessa>> la voce di Samuel mi mette subito di buon umore.
<<Buongiorno>> dico con il sorriso mentre lui mi lascia un bacio sulla guancia.
<<Come hai passato questo fine settimana?>> chiede curioso sedendosi al mio tavolo, <<bene, il tuo com'è andato?>> chiedo a mia volta, <<bene>> risponde.
<<Come mai stamani non eri a lezione?>> domando ricordandomi il posto vuoto della sua sedia, <<avevo sonno. Ieri sera sono uscito con il mio gruppo di basket pet berci qualcosa e siamo tornati in dormitorio molto tardi, ragione per cui stamani sono rimasto nel mio amatissimo letto singolo a dormire come un angioletto>> spiega ironizzando ed io rido.
<<Ciao ragazzi>> Lea viene verso di noi e saluta entrambi.
Samuel gira la testa dall'altra parte e diventa serio. Subito mi preoccupo e mi pongo mille domande. Ora che ci penso è tanto che non vedo più Carol, Lea e Samuel insieme.
Lui è già da un po' che frequenta altre persone e solitamente Lea e Carol stanno sempre insieme.
<<Bene Chloe, io vado. Ci si sente oggi pomeriggio per l'argomento di questo semestre ok?>> afferma Samuel e nel mentre si alza in piedi, <<certo>> rispondo a mia volta e se ne va senza salutar Lea.
Lei sospira e lo guardo andare via.
<<È successo qualcosa tra voi due?>> chiedo quando quest'ultima si siede davanti a me, dove poco prima era seduto Samuel.
<<È complicata la storia Chloe...>> spiega lei, <<ho tutto il tempo di questo mondo, se vuoi puoi parlarmi>> confesso, <<d'accordo... Parto già col dirti che spero davvero con tutto il cuore che la nostra amicizia non si interrompa una volta scoperta questa cosa>> inizia a dire, <<mi stai facendo spaventare>> ammetto, <<non devi, quella che deve essere spaventata dovrei essere io>> spiega, <<ok Lea, allora vai dritto al punto. Non penso di riuscire a supportare i giri di parole, sono troppo curiosa>> confesso e lei sospira, <<d'accordo. Dunque... Io e Carol stiamo insieme>> confessa e il sangue mi si gela.
Scuoto la testa e sbatto le palpebre più volte, assumendo successivamente una faccia stupita e allo stesso tempo confusa.
Insieme? Aspettate in che senso?
<<Insieme?>> ripeto, <<si>> afferma, <<in che senso?>> chiedo, <<siamo fidanzate>> risponde e la confusione subentra ancora di più mettendosi in primo piano.
<<Perché non me ne hai parlato prima?>> chiedo con un tono di voce pacato, calmo e caldo.
<<Cerca di capirmi Chloe... Entrambe sapevamo di essere etero, poi be'... Stando tanto tempo insieme è scattato qualcosa, qualcosa di molto forte>> spiega, <<non sapevamo come dirtelo perché non abbiamo mai parlato di questo argomento e quindi di conseguenza non potevamo immaginarci quale sarebbe stata la tua reazione. Spero che per te non sia un problema>> aggiunge, <<ragazze... Come potete dire questo? Ovvio che non lo è. Sono felice per voi, magari non sembra ma giuro di esserlo. Solo che mi avete un po' presa alla sprovvista e non pensavo che... Insomma, che steste insieme>> ammetto e lei sospira.
Questa situazione è davvero strana, ma non fraintendete.
Non mi fa schifo sapere che stanno insieme, anzi io appoggio in pieno le persone omosessuali, ma non ce le facevo a sopportare la sensazione di essere stata esclusa dal sapere la verità, mi fa stare male e mi fa pensare che non abbiano fiducia in me.
So che non è così.
Mi vogliono bene, tanto quanto io lo voglio a loro, e so perché non mi hanno detto tutto subito ma ciò non toglie che mi hanno un po' deluso. Non voglio dirglielo. Hanno già tanti problemi da risolvere, perciò mi terrò tutto dentro e vedrò di non farne un problema.
<<È per questo che Samuel non ti parla?>> chiedo curiosa, <<è arrabbiato con entrambe. Non ci rivolge la parola da giorni e è palesemente ovvio il motivo di questo suo atteggiamento>> afferma, <<gli piace ancora Carol vero?>> domando, <<già>> risponde.
<<Mi dispiace tanto>> confesso, <<dispiace anche a me. Eravamo un bel gruppo e mi spiace aver rovinato tutto, ma be'... Non ci posso fare nulla Chloe. Molte volte l'amore ti coglie all'improvviso ed è inutile dirti come ci si sente>> confessa, <<ti capisco>> sospiro e le sorrido come per dirle.
<<Sul serio vuoi fare questo tipo di discorso con me?.>>
<<Comunque cambiando argomento, sabato vieni?>> chiede lei poco dopo, <<dove?>> chiedo a mia volta confusa, <<al Winter Formal>> risponde, <<sarebbe?>> domando, <<è un ballo. Viene fatto dentro la scuola, e quest'anno si terrà nella palestra. Ognuno ha il proprio accompagnatore e solitamente ci si diverte un sacco>> spiega.
Non ho mai partecipato ad un ballo, né tantomeno so come bisogna andare vestiti. Però devo ammettere che mi incuriosisce molto questa cosa. Nei film solitamente è l'uomo che invita la propria donna e poi finiscono in tardi serata nel ballare un bel lento insieme.
So di star fantasticando dopo visto che Dylan non accetterà mai di ballare un lento con me, ma non fa mai male sognare e mi piace pensare che magari non sarà così.
<<Pensavo che non ci fosse più. Solitamente non viene fatto nei mesi tra Dicembre e Marzo?>>, <<si lo so, ma per vari problemi non l'hanno fatto. Lo faranno questo sabato. Offriranno anche da bere e da mangiare>> aggiunge.
<<Sembra divertente>> ammetto.
<<Lo è. Ti consiglio di sentire Dylan. Quest'anno per voi è l'ultimo anno, sarebbe bello che partecipaste>> consiglia, <<glielo dirò>> confesso.
So già che la sua risposta sarà no, ma voglio ugualmente provarci.

Nothing more 3 || un nuovo inizio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora