Capitolo 4

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Chloe

Non appena rientro dentro la caffetteria, Max si precipita verso di me e poi dice: <<Stai bene? Ti ha fatto qualcosa?>>
<<Non preoccuparti sto bene>> lo tranquillizzo, <<a-vete... Insomma, avete chiarito o...>> non gli lascio nemmeno il tempo di finire la frase che rispondo: <<No, abbiamo chiuso.>>
<<Pensi di rimetterti con lui?>> chiede, <<no>> rispondo, <<quindi è finita per sempre?>> chiede a sua volta, <<suppongo di sì>> confesso distogliendo lo sguardo.
Lui fa un sorrisetto, quasi contento e poi annuisce. Mentre lui se la ride divertita, distolgono di nuovo lo sguardo e lo porto su Nancy. Sembra contenta dalla mia rivelazione, ma non riesco a decifrare bene la sua faccia in questo momento.
Non appena mi giro verso la vetrata trasparente della porta, vedo che ormai Dylan se ne è già andato. Ancora non ci posso credere che ha avuto il coraggio di chiedermi un'altra possibilità. Come può pretendere che dopo tutto questo casino lo possa perdonare? E per di più che gli possa dare un'altra possibilità.
Mi ha ferito, e aveva promesso di non rifarlo più. Mi sono fidata di lui, gli ho dato di nuovo il mio cuore in mano e lo ha fatto a pezzi. 
Ha sempre detto di volermi vedere felice, serena e tranquilla, ma è il primo a farmi del mare, a farmi soffrire, riempiendomi la testa di domande, di pensieri ossessivi e di paure.
È proprio vero... Qualunque cosa lui tocca, la distrugge. E per quanto mi costa ammetterlo, c'è riuscito. Mi ha distrutto. Non so se era questo il suo obiettivo, ma l'ha fatto e devo dire che l'ha fatto proprio bene.
<<Chloe preferisci andare in dormitorio?>> chiede Lea, <<si grazie>> rispondo, <<d'accordo>> aggiunge lei.
<<Ragazzi, io e Chloe ce ne torniamo in dormitorio. Tra poco arriverà sicuramente un acquazzone, e chissà per quanto durerà... Perciò vi consiglio di fare lo stesso>> dice Lea al gruppo, <<concordo con te>> risponde Carol. <<Siamo contenti che tu sia tornata, ci sei mancata molto in questa settimana. Eravamo davvero in pensiero per te e siamo stati sette giorni senza sapere tue notizie>> dice Samuel, <<lo so ragazzi, mi siete mancate molto anche voi. Mi dispiace tanto non avervi scritto in questi giorni, ne chiamato, ma avevo bisogno di stare da sola e di prendermi del tempo per me stessa. Ho dedicato troppo tempo a persone che non meritavano niente, e questi sette giorni mi sono serviti per curare ogni ferita che mi hanno causato determinati avvertimenti>> confesso, <<non devi scusarti Chloe, sappiamo benissimo quanto questa storia per te sia difficile.
Venire a scoprire dopo quasi vent'anni, chi è il proprio padre, deve essere davvero un colpo basso>> aggiunge Lea, <<molto basso>> la correggo e annuisce dispiaciuta.
<<Ragazzi prima di andare, che ne dite di prenderci almeno una cioccolata calda tutti insieme, o un caffè>> propone Max, <<io ci sto>> risponde Samuel, <<anche io>> si intromette Eros, <<anche noi>> risponde Carol indicando se stessa e Lea.
<<Ottimo, voi ragazze?>> ci chiede Max, indicando me e Nancy, <<sono apposto così, ma grazie ugualmente>> rispondo, <<sicura?>> chiede ed io annuisco, <<ok, tu?>> si gira verso Nancy, <<sto apposto pure io>> risponde lei con un sorriso in volto.
Tutti quanti si avvicinano al bancone per ordinare, mentre io vado a sedersi ad un tavolino. Nancy mi segue e si siede proprio davanti a me. <<Ei Chloe, ho sentito di te e Dylan, mi dispiace>> strilla lei, <<ma vedrai che ne troverai uno migliore di lui. Era scontato che prima poi sarebbe finita>> aggiunge con un sorrisetto. Sin dalla prima volta che ho visto questa ragazza, non mi è piaciuta particolarmente tanto, perché ha sempre cercato di avere un contatto sia fisico che mentale con Dylan. Ricordo molto bene gli attacchi di gelosia che mi prendevano ogni volta che la vedevo insieme a lui.
Mi sono sempre ripetuta dentro di me, che Dylan avrebbe amato solo me e che non mi avrebbe mai sostituita con nessun'altra, ma vederlo insieme a lei faceva scattare qualcosa dentro di me che non so nemmeno io spiegare.
Non so qual è l'obiettivo di Nancy, è sempre stata gentile con me, si è sempre aperta e si è esposta in atteggiamenti adeguati e corretti.
Però... Non mi convince più di tanto questa ragazza. Forse mi sbaglierò, non è la prima volta che mi sbaglio. E basta vedere com'è andata finire con Dylan.
Credevo che avesse davvero le potenzialità e il coraggio di cambiare per me, ma ho sbagliato a dargli così tanta fiducia.
Ho creduto troppo in lui, e me ne pento.
Ho sbagliato, come sempre d'altronde.
<<Già, ma non fa niente. Infondo hai ragione tu... Era scontato che sarebbe finita>> confesso guardandola, <<si tesoro, ma non preoccuparti. Troverai sicuramente qualcuno pronto ad amarti, però... Veramente questa volta. Dylan non è un tipo da relazioni e devi mettertelo in testa. Questa è stata una prima esperienza, e sicuramente anche lui avrà capito che non è fatto per avere una sola donna nella sua vita>> ammette, <<si hai ragione>> rispondo.
<<Di qualunque cosa tu abbia bisogno io ci sono, non dimenticarlo. Siamo amiche, no? E le amiche ci devono essere sempre, sia nei momenti belli sia in quelli meno belli>> mi prende una mano e mi spiazzano completamente le sue parole.
Il suo tono di voce stranamente cambia, sembra sincera e questa situazione mi porta ad uno stato di completa confusione.
Adesso sembra preoccuparsi per me, ma prima non si è preoccupata nel dirmi tutte quelle cose su Dylan. So benissimo, anzi l'ho sempre saputo, che non è un ragazzo da relazioni e non avevo bisogno di qualcuno che me lo ribadisse.
<<Ti ringrazio>> gli sorrido e gli stringo di poco la mano.
I ragazzi qualche secondo dopo tornano e prendono posto, sedendosi nel nostro tavolo.
Non appena mi alzo, Lea mi guarda e dice: <<Chloe dove stai andando?>>
<<Mi sono appena ricordata che devo fare una cosa importante, devo scappare. Io e te ci vediamo dopo in stanza, ok? Scusatemi>> li saluto, lasciandoli lì, senza nemmeno dargli il tempo di ribattere.
A passo veloce esco fuori dalla caffetteria e mi avvio in dormitorio.
Una volta arrivata in stanza, chiudo la porta e respiro l'aria di casa.
Mi è mancata questa stanza, ma mi ricordano troppi momenti con lui.
Basta Chloe, devi smettere di pensare a lui.
Mi ripeto altre dieci volte e mi auto convinco che ormai è finita, questa volta per davvero.
La porta si apre di scatto e si richiude in men che non si dica.
<<Lea mi hai spaventato, che ti prende?>> chiedo posandomi una mano sul cuore, <<scusami, non volevo spaventarti, ma non ti ho creduto molto sulla tua questione urgente>> confessa lei, <<ah>> è l'unica cosa che riesco a dire.
Mi conosce meglio di quanto pensassi.
<<È per Dylan vero?>> chiede cercando una conferma, <<si, è per lui, ma non preoccuparti. Passerà tutto, è questione di qualche giorno e già sarà acqua passata>> rispondo andandomi a sedere sul letto, <<stai cercando di farmi credere a questa stronzata, oppure ti stai auto convincendo che sarà così?>> chiede venendosi a sedere affianco a me, <<non mi sto auto convincendo, sarà così e basta>> ribatto, <<non è mai stato così tra voi due e tu lo sai bene, ne sei a conoscenza da mesi ormai>> risponde lei, <<si lo so, ma questa volta è diverso. Mi ha ferito e non lo perdono>> gli ricordo e mi tolgo le scarpe, per mettermi a gambe incrociate sul letto.
<<Per tutta la settimana non ha mai smesso di chiedere informazioni su di te, te lo giuro Chloe. Sembrava un matto>> ride per l'ultima affermazione, <<non mi interessa>> rispondo a mia volta, <<si invece>> ribatte lei, <<no>> rispondo seria e lei sospira.
<<Certo che quando ti ci metti sei proprio difficile eh>> si lamenta e rotea gli occhi, <<so da chi ho preso>> ribatto secca, <<da Dylan>> confessa lei, <<basta parlare di lui>> dico irritata, <<perché? Se sei così sicura di dimenticarlo da un giorno all'altro, non vedo perché debba darti fastidio parlare di lui>> dice lei tranquilla, <<non mi da fastidio, solo che non voglio che le nostre conversazioni si basino solo su di lui>> confesso e lei in risposta dice: <<Si certo, come no.>>
<<Tu lo ami e lui ama te>> ribatte seria, <<se mi amasse per davvero non mi mentirebbe di continuo>> gli faccio notare, <<ha sbagliato e lo sappiamo tutti questo, lui in primis, ma è davvero pentito>> mi guarda dritta negli occhi e capisco che è seria, <<mi dispiace, ma ormai è troppo tardi. Ho già preso la mia decisione>> rispondo secca, <<non è quello che vuoi. Tu saresti anche in grado di perdonarlo, lo so e non mentirmi perché ti conosco Chloe. Tu hai paura del giudizio di tua madre, e di noi che siamo i tuoi amici>> ammette, <<ti sbagli>> le faccio notare, <<io non mi sbaglio mai>> mi ricorda, <<questa volta si, mi dispiace. E adesso se non ti dispiace vorrei riposare>> mi sdraio sul letto e lei si alza.
<<Ti lascio da sola adesso, ma non finisce qui. Devi e dobbiamo affrontare questa cosa, tu e Dylan dovete stare insieme. Ne avete bisogno, lui di più. Era a pezzi questa settimana, non lo vedi pure tu?>> chiede ed io scuoto la testa.
Lo vedo eccome, ma se pensa di essere l'unico qui a soffrire, si sbaglia di grosso.
<<Non rovinare tutto>> aggiunge lei qualche secondo dopo, <<è stato lui a rovinare tutto>> gli ricordo, <<e adesso scusami, ma ho bisogno di dormire>> aggiungo e mi giro di spalle, ritrovandomi davanti la parete del muro bianco.
<<D'accordo ho capito... Ma ricordati Chloe... Te ne pentirai>> dice lei con tono dispiaciuto, prima ancora di uscire dalla stanza. Non mi pentirò di questa scelta, perché so di farlo per il mio bene.
Forse si, ha ragione.
Ho ancora paura del giudizio delle altre persone, ma ormai la mia decisione l'ho presa e tale rimane. Per quanto mi faccia piacere che abbia chiesto di me in continuazione ai miei amici, non devo farmi compromettere da nessuno. Non più. Ormai è finita e non potremo più ritornare insieme.
Devo solo accettarlo.

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