Capitolo 78

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Dylan

<<C'è cascata?>> chiedo.
<<Dylan io c'ho provato...>> lo blocco.
<<Dannazione Richard ha abboccato sì o no?>> chiedo incazzato.
<<Si>> confessa ed io sospiro di sollievo.
<<È stato complicato perché non ha accettato subito, però poi ha ceduto>> rivela lui.
<<Bene, quindi è caduta nella nostra trappola>> affermo.
<<Si>> confessa.
<<Ci sei domani?>> chiede lui.
<<Per quella cosa?>> domando.
<<Si>> risponde.
<<Si>> confermo.
<<Allora ti aspetto domani mattina sotto casa tua, tieniti libero per cinque giorni>> spiega.
<<Va bene>> rispondo.
<<Dylan sono tornata>> dice Chloe entrando in casa. Mi giro di scatto verso la porta ma poi mi rigiro.
<<Devo lasciarti, ci si sente più tardi>> mormoro abbassa voce e riattacco.
<<Ei>> mi avvicino a lei e la bacio.
<<Chi era al telefono?>> chiede e nel mentre posa la borsa per terra.
<<Richard>> rispondo e alle mie parole si alza di scatto.
<<Ah...Quindi sei stato tu prima a chiamarlo???>> domanda.
<<Si>> confesso e lei annuisce.
<<E di cosa avete parlato?>> chiede a sua volta.
<<Niente di importante, però per cinque giorni non potrò essere a casa>> ammetto e lei sgrana gli occhi.
<<Perché?>> chiede confusa.
<<In pratica sin da quando eravamo bambini ci eravamo promessi che avremmo fatto una gita io e lui dopo la mia laurea, e così abbiamo deciso di partire domani>> spiego.
<<Ma... Io prima ero con lui e non mi ha detto niente di tutta questa storia>> afferma lei.
<<Ah... Non te l'ha detto?>> chiedo e lei scuote la testa.
<<Se ne sarà dimenticato, ma comunque non importa adesso lo sai ed è questo l'importante>> spiego avvicinandomi a lei e accarezzandogli le braccia.
<<Sì, Be'... E dove andrete?>>.
<<Non lo so ancora perché vuole farmi una sorpresa, sai com'è fatto... È un ragazzo che sa farsi desiderare>> ammetto e lei annuisce.
Non sembra convinta dalle mie parole, ma dovrà pur cadere in questa trappola.
<<Comunque dai adesso non pensiamoci, facciamo una bella cosa. Io adesso vado su a prepararmi una piccola valigia e tu nel mentre resti qui sul divano a riposarti un po'. Appena scendo preparerò io il pranzo e poi oggi pomeriggio faremo tutto quello che vuoi>> spiego.
<<D'accordo>> dice con un sorriso e poi mi avvio al piano di sopra.
Non appena entro in stanza tiro fuori da sotto il letto la mia valigia e inizio ad inserirci dei vestiti a caso. Ovviamente non vado davvero a fare una piccola vacanza con Richard, insieme andremo a New York perché ho da sistemare delle faccende laggiù e ho da assicurarmi che Chloe possa vivere in completa sicurezza.
Mi fido del mio migliore amico ma ho bisogno di vedere con i miei stessi occhi che Chloe è protetta da tutti e da tutto anche in mia assenza.
Purtroppo per non farla insospettire io e Richard bisogna farci quasi due giorni di macchina per arrivare a destinazione ed è per questo che resteremo lì per cinque giorni.
I primi due giorni e gli ultimi due serviranno per il viaggio e poi l'unico giorno che abbiamo sarà appunto il terzo, cioè quello dove mi assicurerò che Chloe sarà al sicuro quando io non sarò a New York con lei.
Odio mentirle, ma è per il suo bene.
Se solo scoprisse che cosa sto facendo per lei, per noi e per nostra figlia si arrabbierebbe molto e non è quello che voglio.
Dopo venti minuti ritorno al piano di sotto e subito noto che è seduta sul divano.
Sta fissando il vuoto davanti a sé e ciò non è un buon segno.
<<Ei>> mi avvicino a lei con cautela mi siedo al suo fianco.
<<Che succede?>> chiedo preoccupato.
<<Niente>> risponde lei.
<<Sei sicura?>> insisto sapendo che non mi sta dicendo tutta la verità.
<<Sì>> afferma e a quel punto decido di cambiare argomento.
<<Com'è andata l'uscita con Richard? Di che cosa avete parlato?>> chiedo.
<<È andata bene, ci siamo messi d'accordo per la partenza e sul lavoro>> risponde lei.
<<Ti ha detto altro?>> domando.
<<Mi ha trovato una casa disponibile>> confessa.
Bene bene bene.
Era proprio qui che volevo arrivare.
<<Be' questa è un'ottima idea, non sei contenta?>>.
Lei si alza in piedi di colpo ed io la seguo.
<<Che succede?>> domando serio e mezzo spaventato.
<<Dylan non posso accettare... Devi aiutarmi. So che Richard è un tuo amico ma devi dirgli che non posso accettare quell'appartamento. Avresti dovuto sentire le sue parole, ha detto che è una casa grande, ha un sacco di stanze e in più una sala cinema... Insomma la casa dei sogni di tutti quanti. Non posso proprio accettare>> dice agitata.
<<Chloe non dire così. Ormai hai accettato e ti conviene rimanere di questa idea. Hai ragione a dire è una casa troppo grande e so Richard sta facendo tanto per noi, ma pensa che quando allargheremo ancora di più la nostra famiglia la riempiremo tutta>> cerco di convincerla e sul suo volto si forma un piccolo sorriso.
<<Questo lo so, ma cerca di capire... Mi sento impotente perché sono consapevole di non vivere con ciò che mi costruisco io>> spiega.
<<Ma non è vero, hai già un lavoro e tra poco inizierai a praticarlo per davvero. Hai tutto quello che desideri e per di più tra qualche mese realizzerai uno dei tuoi sogni, stai per raggiungere tutti i tuoi obiettivi perché ti ostini a dire che non è così???>> chiedo.
<<Non lo so... Avrei preferito mille volte comprarmela io una casa che riceverla da altre persone>> confessa.
<<Lo so lo so, ma si tratterà solo di qualche mese dopo potrai fare tutto da sola ok? Cerca di pensare al lato positivo non a quello negativo per favore>> cerco di farla ragionare.
<<Va bene va bene>> si arrende.
<<Accetterai?>> chiedo.
<<Ho già accettato>> risponde.
<<Bene, vieni qui>> allargo le braccia e l'abbraccio.
Devo risolvere questa questione il prima possibile. Partire per New York sarà un'impresa dura e stancante, ma ne varrà la pena. Qualunque cosa faccia per Chloe o riguardi la donna che amo, ne varrà sempre la pena. Anche a costo di essere preso a calci una volta che verrà a scoprire quello che farò una volta arrivati a destinazione.

Nothing more 3 || un nuovo inizio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora