Capitolo 55

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Chloe

<<Ti dobbiamo riaccompagnare in hotel?>> chiedo gentilmente a mia mamma mentre l'accompagno alla porta.
<<Ti ringrazio tesoro ma...>> mio padre la blocca e si affretta a dire: <<Dorme da me.>>
Mia madre arrossisce di colpo e abbassa lo sguardo.
<<Ah..>> è l'unica cosa che riesco a dire.
<<Mi dispiaceva fargli spendere dei soldi per una notte e basta, così l'ho invitata a casa mia>> spiega mio padre, <<capito>> annuisco e gli sorrido.
<<Grazie ancora dell'invito e sono davvero felice di quello che vi sta capitando. Molto probabilmente domani quando mi alzerò mi pentirò di queste parole che vi dirò, ma per non sentirmi in colpa domani darò tutta colpa all'alcol che ho assunto stasera>> inizia dire mia madre facendo riferimento al vino e ai due bicchieri di liquore che ha assunto durante e dopo la cena.
<<Sin dalla scoperta della vostra relazione non vi ho mai appoggiato, sapete già i motivi quindi mi pare inutile ribadirveli, ma non c'è cosa più bella di vedere lo sguardo sereno di mia figlia. Ho sbagliato a giudicarti Dylan, dovevo conoscerti prima di dirti tutte quelle le cattiverie che ti ho detto in passato, e per questo ti chiedo scusa. So di aver esagerato molte volte, ho cercato di mettervi l'uno contro l'altro, ma sono contenta da una parte di non esserci riuscita>> spiega e mio padre le posa un braccio sulle spalle per incoraggiarla.
<<Non preoccuparti, ormai è acqua passata>> risponde Dylan, <<mi raccomando... Hai in mano la mia vita, prenditene cura>> afferma mia madre indicandomi.
Il sorriso alle sue parole non può che fiorire sul mio volto.
<<Lo farò>> risponde il mio ragazzo e a quel punto li salutiamo un'ultima volta.
Mentre Dylan chiude la porta, io sospiro e stanca sfinita mi vado a sedere sul divano.
Lui si siede vicino a me e mi trascina sopra il suo petto.
<<Che fai piccola, hai sonno?>> chiede in tono dolce, <<no, sono solo stanca>> rispondo, <<guardami>> mi ordina ed io alzo la testa per guardarlo, <<vi proteggerò da tutto e da tutti. Questa è la mia promessa>> confessa e un'altro sorriso si fa strada sul mio volto.
Schiudo le labbra e lo bacio.
Lui ricambia e subito le sue mani sfiorano delicatamente la mia pancia, fino ad arrivare al pube.
Quest'uomo è la mia salvezza, la mia casa, la mia àncora.
Ho bisogno di lui.
Mi sembrano passati secoli dall'ultima volta che mi sono sentita viva e lo voglio.
Lo voglio ora, e sempre.
Poso una mano sul cavallo dei suoi jeans e sento crescere qualcosa.
<<Chloe... Fermati>> si stacca dalle mie labbra, ma poi mi ribacia e capisco che non è quello che realmente vuole.
In men che non si dica mi ritrovo a cavalcioni su di lui e mentre continuo ad esplorare la sua bocca, gli sbottono la camicia.
<<Fermati>> ripete ansimando ma io non mi fermo. So che mi vuole, ha bisogno di me.
<<No, è passato così tanto tempo dall'ultima volta che l'abbiamo fatto. Mi manchi>> confesso sulle sue labbra e dai suoi gesti percepisco che abbia letto la disperazione che provo in questo momento.
<<Mi sei mancata da morire>> replica alzandomi il vestito sui fianchi.
Mentre anche io gli dico quanto mi è mancato, estraggo dai suoi jeans un preservativo.
<<Per stasera accontentiamoci di questo. Dentro di me c'è un bambino, non so quanto ti convenga venirmi dentro>> ammetto e lui ride divertito.
<<Dammelo, adesso ci penso io a te>> sussurra caldo.
La sua voce è così rilassante che starei ore ad ascoltarla. È incredibile la chimica che ho con quest'uomo e non so se è normale amare così tanto una persona, ma se scoprirò che è un peccato allora ben venga la mia condanna.
Lo osservo mentre si infila il preservativo e questa cosa mi eccita da morire.
<<Fai piano Chloe, non voglio farti male>> dice in tono premuroso, <<shh>> lo zittisco baciandolo.
Essendo impaziente inizio a dondolarmi sopra di lui, in modo da bagnare anche la superficie levigata del preservativo.
<<Vuoi farlo in questa posizione?>> chiede staccandosi, <<si>> rispondo e lui sorride divertito. Posiziona una mano sul mio fianco sinistro e mi aiuta ad alzarmi di poco, poi con l'altra mi scosta le mutandine e lo posiziona davanti la mia entrata.
Mi lascio scappare un gemito quando entra in me lentamente e prima ancora di muoversi, mi bacia il collo.
Mentre inizio a cavalcarlo lentamente, lui mi afferra con entrambe le mani per i capelli e mi bacia. La sua lingua viene a contatto con la mia e l'una fa un viaggio lungo nella bocca dell'altra.
<<Ti amo cazzo...>> geme e poi ritorna a baciarmi.
Mentre cerco di aumentare la velocità, mi afferra per i fianchi e mi blocca.
<<Piccola fa piano>> ripete, <<è una tortura Dylan, non ci riesco. Ho bisogno di averti, di sentirti fino infondo>> confesso con non so quale coraggio. Lui mi accarezza una guancia e mi lascia una scia di baci giù per il collo.
Di nuovo cazzo...
<<Lo so piccola, ma non c'è fretta e...>> lo blocco, <<ti prego>> insisto, <<va bene... però dimmelo se senti male, ok?>> chiede, <<ok>> rispondo.
Una sua mano si posa sul mio sedere, incitandomi a muovermi su di lui mentre l'altra sfiora il mio seno, tramite il tessuto del vestito.
<<Dylan... Aiutami, muoviti. Muoviti pure tu>> lo supplico e lui esegue il mio ordine disperato. Inizia a muovere i fianchi, alzandoli dal divano e venendomi incontro.
Entra ed esce in me con una velocità massima ma allo stesso tempo delicata. Piano piano il piacere inizia a farsi sempre più intenso per entrambi, portandoci allo sfinimento.
Posa una mano sopra la mia coscia destra e la stringe delicatamente. Affonda le sue unghie nella mia pelle calda e quel gesto mi provoca dei piacevoli brividi giù per la spina dorsale.
Quando sento di arrivare al culmine, strattono il suo ciuffo all'indietro e veniamo insieme gemendo forte.
Sfinita, crollo sul suo petto lucente rimanendo sempre dentro di lui.
I corpi sudati, le pelli calde, i respiri affannosi.
Non potevo chiedere di meglio.
Mi alzo ed esco da lui.
Dylan si sfila il profilattico e lo posa per terra, proprio affianco al sacchetto che aveva strappato poco prima.
Entrambi ci sdraiamo sul divano, l'uno affianco a l'altro ed io sopra il suo petto mentre ascolto il suo battito cardiaco.
<<Com'è stato?>> chiede, <<sensazionale>> rispondo prima ancora di chiudere gli occhi.

Nothing more 3 || un nuovo inizio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora