Capitolo 13

2.9K 104 25
                                    

Dylan

Ho sempre odiato il lunedì di ogni settimana, ma come penso che lo odia ogni alunno che va a scuola o in generale che si debba alzare presto. Però sono davvero felice che sia arrivato questo giorno. Non vedo Chloe da quando ci siamo baciati sabato sera, e ho davvero bisogno di parlarle.
Dopo quel bacio non ci siamo più risentiti, io non ho chiamato lei e lei non ha chiamato a me. Molto probabilmente abbiamo aspettato entrambi che l'altro facesse il primo passo, ma questa volta devo ammettere che ho toppato io. Sono stato io a baciarla e spettava a me scriverle, e adesso che non l'ho fatto, non vorrei che pensasse che mi sia pentito di averla baciata. Cosa non vera, perché desideravo quel bacio con tutto me stesso.
Finalmente sono riuscito a dormire la sera del nostro bacio, e anche stanotte. Quando l'ho riaccompagnata in dormitorio ho aspettato che fosse lei a fare la prima mossa, ma come immaginavo non l'ha fatta.
Ci siamo solamente salutati con un bacio sulla guancia e poi lei se né andata dentro.
Sono stato più di dieci minuti fuori dal dormitorio, a sorridere come un ebete per quello che era successo la sera stessa. 
Ormai aspettavo quel bacio da più di due settimane e finalmente dopo quattordici giorni di inferno, sono riuscito a sorridere di nuovo e a stare bene. Adesso che abbiamo riavuto quel contatto che tanto desideravamo entrambi, non è detto che ritorneremo insieme, anche se lo spero con tutto il mio cuore. Ho sbagliato troppe volte con Chloe, ma voglio dimostrarle che sono pronto a vivere tutto il resto della mia vita con lei. Purtroppo non gli posso promettere che sarà facile, molto probabilmente soffriremo ancora una volta a causa dei nostri problemi, ma le relazioni sono fatte così. Ogni relazione ha i suoi problemi, e non sarebbero relazioni normali se non ci fossero. Perché sono anche i problemi che le caratterizzano.
Non esisterà mai al mondo quella relazione che non avrà problemi, perché è impossibile farsi andare bene tutto di un'altra persona.
Amo da impazzire Chloe, ma ciò non significa che le permetterò di comportarsi come vuole, come lei non lo sta permettendo a me giustamente. In una relazione bisogna sempre venirsi incontro, non bisogna mai fare di testa nostra, perché si rischia di perdere la persona che si ama e poi si va a finire nel precipizio più profondo, affogando nel dolore.
Improvvisamente mi ritrovo davanti la porta di classe nostra, e la cosa strana è che non mi ero nemmeno accorto di essere arrivato a destinazione. Quando entro noto che quasi tutta la classe ha già preso posto, e per mia fortuna, tra tutti i collegiali c'è anche Chloe.
È sola al suo posto, e affianco a lei non c'è nessuno.
<<Ei>> sussurro e mi avvicino lentamente al banco vuoto, <<posso sedermi?>> chiedo gentilmente, <<si, vieni pure. Samuel sta male, si è ammalato e sicuramente mancherà per tutta la settimana>> confessa, <<che ha?>> chiedo sedendomi nel posto vuoto, <<febbre alta e tosse. È una semplice influenza, cose che capitano insomma>> risponde ed io annuisco.
<<Dopo possiamo parlare?>> chiedo speranzoso, <<certo>> risponde lei, <<mi dispiace non averti scritto in questi giorni, ma avevo paura di affrettare troppo la situazione. Già credo di averla sforzata abbastanza baciandoti sabato sera, non volevo metterti fretta>> confesso scusandomi, <<non preoccuparti, dico davvero. Speravo lo facessi tu, ma non sono arrabbiata, quindi tranquillo. Anche io ho immaginato che fosse per questo, però va bene così. Dopo parliamo meglio e cerchiamo di trovare un'accordo>> dice lei tirando fuori il suo raccoglitore viola, <<ti sei pentita del nostro bacio?>> chiedo a bassa voce, per cercare di non farne parola egli altri.
<<No>> risponde lei e a quelle parole non posso far altro che sorridere.
Smith entra in classe e, come sempre, inizia la lezione. Per la prima volta sono in vena di prendere appunti, infatti riesco a scrivere ben cinque pagine di schemi per tutte le materie.
Le sei ore per fortuna passano velocemente e di tanto in tanto mi giro verso Chloe per vedere che cosa sta facendo. La prima volta l'ho beccata a mangiare e sono morto dalle risate quando l'ho vista nascondersi dietro di me per afferrare con i denti il boccone della brioche. La seconda volta l'ho beccata a guardarmi ed è stata una scena molto carina. Lei è arrossita ed io l'ho presa in giro, come sempre ovviamente.
Invece le altre volta o scriveva oppure guadava attentamente l'insegnante.
Finalmente la campanella dell'ultima ora suona e tutti si precipitano fuori dall'aula, noi compresi.
<<Dove vuoi andare?>> le chiedo all'improvviso, <<non saprei, ma un posto appartato>> risponde, <<vuoi venire a casa mia?>> chiedo, <<c'è tua madre>> mi ricorda, <<allora nel tuo dormitorio?>> propongo, <<potrebbe entrare Lea>> ribatte.
Cazzo e adesso dove la porto?
Sulla luna?
<<In macchina ti va bene?>> domando, <<direi che è l'unica via libera, quindi si>> sospira e infine annuisce.
<<D'accordo, allora andiamo>> dico e successivamente ci avviamo verso la mia auto.
Una volta saliti dentro accendo il condizionatore e poi improvvisamente inizia a parlare lei per prima.
<<Mi dispiace davvero tanto di essermi comportata da immatura. Dovevo almeno lasciarti spiegare, ma non sai quanto ho odiato sapere che mi hai mentito su una cosa così importante>> confessa, <<e comunque non è vero che ti odio, tantomeno che mi fai schifo>> aggiunge, <<non preoccuparti, me lo sono meritato infondo. Il tuo comportamento è stato più che plausibile e non devi scusarti di nulla, sopratutto non devi dire che sei immatura. Non è così, e il tuo comportamento è stato più che comprensibile>> la tranquillizzo.
Ho commesso io l'errore, non lei.
Dovevo essere sincero sin da subito, ma non l'ho fatto per paura di perderla e per rispettare i tempi del padre.
<<Si lo so ma dovevo comunque ragionare prima di agire. Quando ti ho detto quelle cose orribili era la rabbia che parlava al mio posto, non ero in me>> la blocco, <<adesso capisci cosa succede quando ci si ritrova in queste situazioni? Capisci con cosa combatto ogni volta che litighiamo? Cerco di trattenere e di gestire la rabbia, ma delle volte parla da sola senza darmi il tempo di riflettere. Non lo faccio apposta, non mi diverto a farti soffrire, anzi... Sto male pure io e lo sai bene>> le ricordo e lei annuisce abbassando il capo.
<<Lo so, lo so ed è per questo che ti chiedo scusa. Però...>> si blocca, <<però, cosa?>> la incito, <<io sono stanca di tutto questo tira e molla Dylan. Sono stanca delle tue promesse non mantenute>> dice con voce spezzata.
Odio vederla così, odio vedere quei due occhioni color mare riempirsi di lacrime.
<<Ascoltami. In queste due settimane ho capito che non posso stare senza di te, non posso proprio e non ho intenzione di ristarci un'altra volta. Perciò, questa volta mi ci metterò di impegno e non ti deluderò vedrai. So che ti è difficile credermi, è difficile per me figuriamoci per te, ma te lo giuro Chloe. Te lo giuro sul nostro amore, che non commetterò altri sbagli>> dico serio, più serio che mai.
<<Chi mi dice che non è un'altra delle tue bugie?>> chiede, <<te lo dico io. So che ormai hai perso la fiducia in me, ma lascia che ti dimostri quando ti amo. Farò qualsiasi cosa, non voglio più farti del male, voglio renderti la donna più felice di questo pianeta e ci riuscirò, se solo me ne darai l'opportunità. Possiamo essere felici, insieme e per davvero questa volta>> mi affretto a dire, <<ci faremo ancora del male>> ammette abbassando lo sguardo.
<<Tutti se lo fanno. Non esistano le relazioni perfette Chloe. Io ti amo, tantissimo, ma devi smetterla di credere alle favole. Le relazioni come quelle non esistono, vogliono farci credere che sia il contrario ma non lo è>> le faccio notare, <<ma ei...>> poso le dita sotto il suo mento e la costringo a guardarmi, <<da adesso in poi faremo come desideri tu d'accordo?>> la tranquillizzo, <<cioè?>> chiede, <<faremo come vuoi tu. Eseguirò ogni cosa che mi dirai e la smetterò di fare il coglione. Voglio mettere la testa apposto, diventare una persona più matura, più seria e più responsabile. Stando al tuo fianco so di riuscirci, perché tu lo sei già>> le ricordo, <<lo pensi davvero?>> chiede, <<certo, sei mille volte meglio di me in tutto>> ammetto e lei sorride di poco.
<<Non sminuirti, tu vali e molto>> dice tornando seria, <<penso che tu sia l'unica persona a pensarlo, ma grazie>> rispondo distogliendo lo sguardo, <<felice di essere l'unica allora>> risponde lei con un sorriso talmente grande, che porta a far sorride anche me.
<<Ci costruiremo la nostra caotica favola ok? Senza farci mettere i piedi in testa da nessuno. Solo noi, Dylan e Chloe>> ammetto e lei annuisce.
Passano vari secondi di silenzio, dopo la mia proposta, ma poi dico: <<Quindi?>>
<<Ci riproviamo?>> aggiungo, <<si, ma>> inizia a dire, ma io non perdo tempo e la tiro su di me, facendole scavalcare il cambio.
<<Basta con questi ma, baciami>> le ordino e poco dopo le sue labbra si posano sopra le mie.
Non sono ancora passate quarantotto ore dall'ultima volta che ci siamo baciati, eppure a me sembrano anni.
La amo, cazzo se la amo.
<<Stavo dicendo che si, ti perdono ma a patto di una cosa>> dice staccandosi di poco dalle mie labbra, <<tutto quello che vuoi>> ammetto, <<promettimi che non mi distruggerai un'altra volta, che non mi spezzerai il cuore e che non mi mentirai più. Però questa volta per davvero Dylan, non sto scherzando e non accetto un'altro errore>> mi avverte, <<te lo prometto>> dico serio e lei sorride per poi baciarmi di nuovo.
Questa ragazza mi manda in paradiso con ogni sua carezza, con ogni tocco, ogni bacio.

Nothing more 3 || un nuovo inizio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora