Nothing more 3 || un nuovo inizio

Capitolo 86

Chloe

Tornata dall'uscita con Max, sono tornata in casa e Rachel mi ha confessato che era appena rientrata. Mi sono andata a fare un'altra doccia, la seconda nella stessa giornata e mi sono infilata subito il pigiama. Abbiamo cenato e ci siamo raccontate le cose fatte durante il pomeriggio. Lei mi ha confessato che è stata a fare un giro per i negozi e inoltre ha detto che ha incrociato per strada una sua cara amica del liceo, con cui poi è andata a prendersi un caffè.
Io invece gli ho raccontato che mi sono vista con Max. Non è stata particolarmente contenta, credo che Dylan gliene abbia parlato oppure Richard, ma gli ho spiegato che siamo solo amici e che ci vogliamo bene a vicenda.
Poi ci siamo messe a guardare un film d'amore ovviamente, che non avevo mai visto prima d'ora ed infine siamo andate a letto.
O perlomeno lei si, io no.
Sono sdraiata sul letto di Dylan da più di un'ora. Aveva detto che mi avrebbe chiamato ma credo che se ne sia dimenticato.
Sono le dieci di sera e molto probabilmente ci sta che sia già andando a letto, anche se mi piacerebbe pensare che non è così.
La suoneria del mio cellulare suona e quando vedo apparire il nome di Dylan sul display, automaticamente tiro un sospiro di sollievo.
<<Dylan>> dico felice di sentirlo.
<<Ei, scusa se non ti ho chiamato prima ma avevo il telefono sotto carica in modo da averlo carico, quindi volendo adesso possiamo parlare fin quanto vuoi>> confessa lui dall'altro campo del cellulare.
Spontaneamente un sorriso sincero e non sforzato appare sul mio viso.
È proprio vero quando dico che è lui la causa di tutto questo. Gli devo tutto, più di quanto io possa immaginare.
<<Bene, dove sei? Com'è andata oggi?>> chiedo.
<<È andata bene e in questo momento sono...>> lo sento impacciato nel dire l'ultima frase, e poco dopo sento dei bisbigli.
<<Dylan è tutto ok?>> chiedo confusa.
<<Si, va tutto bene. Scusa, stavo dicendo che sono nel letto>> ammette.
Bene... Quindi domani mattina non ci sarà al mio risveglio.
<<Chloe ci sei?>> chiede lui preoccupato.
<<Si scusa... Quindi partite domani?>> domando.
<<Si>> risponde e poi lo sento ridere.
C'è poco da ridere ma comunque se trova divertente questa situazione allora ben venga la sua risata.
<<Che hai fatto oggi?>> chiede lui.
Cavolo.
Se gli dico la verità rischia di incazzarsi, se non gliela dico ora e poi lo viene a scoprire da altri si incazza il doppio, quindi direi di essere sincera con lui e dirgli le cose come stanno.
È meglio che venga a scoprire la verità da me che da qualcun altro, io ormai sono un'esperta in questo e posso assicurare che non è affatto carino venire a scoprire determinate cose sul tuo partner da altre persone.
Io sono dell'idea che la sincerità deve essere al primo posto, ovviamente insieme al rispetto, ed è per questo che non voglio rischiare.
<<Be' ecco la mattina niente. Dopo aver ricevuto la tua chiamata sono stata in casa e ho fatto qualcosina tanto per passare il tempo>> ammetto.
<<E il pomeriggio?>> domanda lui.
<<Sono uscita>> rispondo.
<<Con chi?>> domanda a sua volta.
<<Con Max>> confesso.
<<Con chi cazzo sei uscita scusa?>> sbotta lui.
<<Con Max, ma ti prego non arrabbiarti>> mi affretto a dire.
<<Ma perché?>> chiede con voce sconfitta.
<<Con tutte le persone che hai intorno perché proprio lui?>> aggiunge incazzato nero.
<<Perché è un mio amico e me l'ha chiesto prima lui. Mi ha chiamata oggi pomeriggio e mi ha chiesto di vederci>> spiego tranquilla.
Mi sta facendo davvero incazzare, anche se effettivamente ha ragione, ma devo cercare di mantenere la calma o qui finiamo per litigare di brutto e non voglio.
<<Questa è l'ultima volta che lo vedrai, io ti ho avvertito>> minaccia lui.
<<Dylan è un mio amico e mi vuole bene>> gli ricordo.
<<Smettila cazzo>> urla lui.
<<Non è un tuo amico e non ti vuole bene. Lui ti vuole ed io non sono pronto a cederti, non lo farò mai. Hai capito?>> ringhia inferocito.
<<Dovresti sapere che amo te, ma ciò non ti da il diritto di comandare la mia vita>> sbotto io e mi alzo a sedere sul letto.
<<Comandare la tua vita? Io non sto facendo questo, mi pare di starti dando tutto quello che vuoi e di cederti la tua libertà>> spiega lui ancora fin troppo irritato.
<<Lo so ed io sto facendo la stessa cosa con te, ma non devi dirmi con chi posso avere rapporti o meno. Quando tu mi avevi lasciato il cuore a pezzi lui era...>> mi blocca.
<<Lo so cazzo>> urla di nuovo ma questa volta più forte, tanto da farmi venire i brividi.
Se continua così sveglierà Richard.
<<Lo rivedrò>> lo avverto.
<<Scordatelo>> ripete lui.
<<Dylan!!>> lo richiamo.
<<Chloe porca puttana ho detto di no! Tu non lo rivedrai, non ne hai bisogno come lui non ha bisogno di te. Sto cercando di fare del mio meglio, sto cercando di essere una persona meno gelosa ma se tu continui ad uscire con lui non migliorerò mai. Capisci o no?>> chiede.
Sospiro e poi dico: <<Si lo capisco>>.
<<Bene>> si calma lui.
<<Dimmi che non lo vedrai più>> ordina più calmo.
<<Dylan...>> dico con voce stanca.
<<Chloe dimmelo ti prego>> insiste.
<<Va bene non lo farò>> lo rassicuro.
<<Cosa non farai?>> chiede.
<<Non lo vedrò più>> affermo e lo sento sospirare.
<<Bene>> replica lui.
Dopo qualche secondo di silenzio finalmente riprendiamo a parlare normalmente, come una coppia normale. È incredibile come riusciamo a passare da un momento di rabbia e di tristezza, ad un altro completamente diverso e con emozioni differenti. Gli ho raccontato del film che abbiamo visto io e Rachel e lui non ha fatto altro che lamentarsi.
Sostiene che guardo troppi film romantici e secondo lui la mia vita gira solo intorno a due persone che si innamorano e che vivono per sempre felici e contenti.
Sono scoppiata a ridere quando mi ha raccontato che oggi pomeriggio, mentre era con Richard nel bar dove avevano mangiato per quel che ho capito, è entrato per sbaglio nel bagno delle signore e che una vecchietta gli stava per tirare la borsa dietro.
Sentendo la mia risata pure lui inizia ridere a crepapelle. Ridiamo insieme, due risate che insieme formano una melodia dolce.
Mi sdraio di nuovo sul letto e poi mi addormento, cercando di immaginarmelo qui accanto a me.