Capitolo 48

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Chloe

<<Chloe svegliati.>>
Improvvisamente sento scuotermi e al mio risveglio noto la figura di Dylan in ginocchioni per terra.
<<Buongiorno, che ore sono?>> chiedo stropicciandomi gli occhi, <<le otto e mezza>> risponde.
Proprio in quel momento mi ricordo della discussione avuta la sera prima, così decido di mantenere il mio comportamento da persona indifferente.
Quando mi alzo a sedere sul divano un forte giramento di testa e una forte nausea si insinuano in me.
Inizio a fare respiri profondi, cercando
in tutti i modi possibili di rilassarmi.
<<Stai bene?>> chiede alzandosi in piedi, <<si sì>> rispondo facendo lo stesso.
Subito un conato di vomito mi sale su per la gola.
A quel punto corro in bagno e riverso nel water quel poco che ho nello stomaco.
Dylan mi segue e quando si accorge che sto male, mi afferra per i capelli per non farmeli sporcare e mi sostiene la testa.
Venti minuti dopo inizio a stare già meglio.
<<Siediti qui>> Dylan mi accompagna sul letto e mi fa sedere sul materasso morbido.
<<Vuoi un bicchiere d'acqua?>> chiede, <<no, non parlarmi di cibo o di liquidi ti prego>> rispondo.
Con calma mi appoggio alla spalliera del letto e chiudo gli occhi.
<<Va bene scusa>> aggiunge sedendosi sul letto e afferrandomi una mano.
<<Mi spiace per ieri sera>> ammette, <<non ne voglio parlare. Sei perdonato, ora per favore vieni qui>> lo tiro verso di me e lui si sdraia, facendomi posizionare la testa sul suo petto nudo.
<<Vedi di rilassarti. Ti chiamerò più tardi>> afferma accarezzandomi una spalla scoperta, <<grazie>> sussurro prima di addormentarmi.
Dei piccoli baci umidi mi svegliano e quando apro gli occhi, per mia fortuna, rivedo l'uomo che amo incondizionatamente.
<<Come ti senti?>> chiede preoccupato, <<bene più o meno, a parte il mal di testa>> rispondo con voce impastata.
<<Vuoi che ti porti qualcosa??>> chiede a sua volta, <<no, non preoccuparti. Adesso scendo giù e sistemo la casa>> ammetto ma lui scuote la testa, <<assolutamente no. Prima sei stata male, hai bisogno di rilassarti e di stare tranquilla. Ci penso io alla casa>> afferma in tono premuroso, <<va bene come vuoi, ma sappi che non rimarrò tutto il giorno sdraiata in questo letto>> spiego in tono deciso, <<a proposito che ore sono?>> aggiungo, <<le tre>> risponde lui alzandosi a sedere.
Alle tre la clinica del dottor Foster è sempre aperta, però.. Oh merda, oggi è domenica.
È chiusa!
<<Ottimo allora tra poco scendo pure io.
Senti ti dispiace lasciarmi un po' da sola? Voglio chiamare mia madre per farle sapere come sto visto che ieri sera si è preoccupata e poi devo fare una chiamata importante>> spiego, <<ma certo si. Qualunque cosa io sono sotto, ok? Non esitare a chiamarmi. Se vuoi che ti porti qualcosa dimmelo e in men che non si dica verrò qui>> dice e poi se ne va, facendomi l'occhiolino.
Subito prendo il telefono posizionato sul comodino e chiamo il dottore.
<<Signorina Johnson, come mai questa chiamata improvvisa?>> chiede, <<salve dottor Foster, mi scuso davvero tanto per questa chiamata improvvisa di domenica, ma avrei bisogno di vederla il prima possibile>> ammetto, <<come mai? Che le succede?>> chiede cordialmente, <<mi scusi ma adesso non posso parlarne perché potrebbero sentirmi però, se me ne darà l'occasione, appena ci vedremo le dirò tutto>> confesso, <<ma certo signorina, non si preoccupi. Ha detto il prima possibile giusto?>> chiede, <<si>> rispondo, <<ottimo, che ne dice di domani? Ha tempo per passare in clinica da me?>> chiede, <<si certo>> rispondo, <<allora a domani signora Johnson>>, <<a domani dottor Foster>> dico e riattacco.
L'ansia e la paura iniziano a farsi sentire, tanto da mandarmi in tilt il cervello.
Non riesco proprio a capire questo malessere così improvviso. Forse stamani mattina mi sono sentita male perché ieri sera non ho toccato cibo.
Sono stata tutta la notte sveglia, ho dormito poco e non sono riuscita a prendere nemmeno una tazza di latte, perché non avevo appetito.
Sul display del mio cellulare appare la scritta <<mamma>> e così rispondo.
<<Mamma>>, <<Chloe come stai?>> chiede, <<ieri sera ti ho chiamato ma non mi hai risposto, volevo sapere com'era andato il ballo>> aggiunge, <<si mamma scusa. Mi dispiace non averti risposto ma sono stata poco bene, infatti sia io che Dylan non siamo usciti ieri sera>> ammetto, <<che hai amore?>> chiede preoccupata, <<sto poco bene, ma nulla di grave. Credo di aver preso una piccola influenza, ma tranquilla che con un po' di antibiotici passerà tutto>> confesso cercando di tranquillizzarla.
Se devo essere sincera sto cercando di tranquillizzare di più me stessa, convincendomi che è come dico io, ma fallisco in pieno.
<<Hai bisogno di qualcosa? Dylan è lì con te? Vuoi che venga per qualche giorno li da voi?>> domanda, <<ei no mamma, stai tranquilla davvero. C'è Dylan che mi sta facendo da infermiere in pratica. Si preoccupa per me e mi assiste>> spiego ridacchiando, <<ne hai parlato con qualche medico?>> chiede a sua volta, <<si, con il dottor Foster. Mi ha prescritto dei medicinali e già sto meglio>> mento, <<menomale. Sicuramente tutti questi problemi che hai avuto saranno dovuti allo studio che stai esercitando in queste settimane. Ricordati figlia mia, sono fiera di te, tanto.
Mi spiace averti fatto pesare tante cose e non è vero che sono pentita di averti concepita, ma detto questo non voglio che tu ti ammazzi sullo studio. Voglio che ti svaghi, come tutti d'altronde>> puntualizza.
La madre che era qualche annetto fa non avrebbe mai detto una cosa del genere, ma sono contenta che mi stia dicendo tutte queste cose proprio adesso.
<<Grazie mamma e si lo so che sbaglio, ma voglio studiare per ottenermi questa laurea. Abbiamo fatto così tanti sacrifici per poterci permettere tutto questo, perché sprecare e arrenderci proprio adesso?>> chiedo, <<hai ragione Chloe>> ammette sospirando, <<stai tranquilla mamma. Alla laurea manca ancora più di un mese, so gestirmi da sola lo studio e non mi ammazzerò sui libri quindi non preoccuparti>> spiego, <<va bene>> risponde.
Rimaniamo ancora parlare per un po', fin quando non mi confessa che deve uscire con la madre di Noah.

Nothing more 3 || un nuovo inizio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora