XXXVII ~ Secondo anno

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Subito dopo la partita, mentre Sally, Percy, Bill e Charlie fuggivano dal Bagno dei Prefetti e si dirigevano nella loro Sala Comune, tre studenti di Serpeverde scendevano dalle tribune.

Avevano appena vinto la partita contro i Tassorosso, ed erano entusiasti tanto quanto i Grifondoro: infatti, sarebbero finiti in finale contro questi ultimi.

«Andiamo! C'è una festa in Sala Comune!» esclamò Carlyn Boromitch, sistemandosi i liscissimi capelli marroni.

«Dobbiamo aspettare Tess.» le rispose Carter Malfoy.

Tess Fires era infatti una Battitrice di Serpeverde, ed in quel momento si trovava nello spogliatoio, assieme al resto della squadra.

«Uffa, ma perché dobbiamo aspettarla? Ci raggiungerà dopo, no?»

«Tu vai, se vuoi.» cercò di congedarla Ryan Davis, ma Carlyn non si mosse.

«No, vi aspetto... Magari riesco ad adocchiare Nott!» Carlyn si sporse oltre i suoi due amici, nella speranza di scorgere Thomas Nott, l'altro battitore della squadra di Serpeverde.

«Ecco brava, adocchia Nott.» le rispose Ryan, e Carlyn ridacchió, continuando a sporgersi.

Poco dopo, finalmente l'intera squadra di Serpeverde uscì dagli spogliatoi: erano sei maschi e una femmina, proprio come nella Squadra di Grifondoro, con l'unica differenza che Tess si sentiva molto a disagio nell'essere l'unica ragazza, cosa che invece non succedeva a Sally.

Difatti, non appena scorse i suoi amici, Tess si separò dalla squadra, raggiungendo Carter, Carlyn e Ryan.

«Complimenti, sei stata brava.» le disse Ryan, dandole una pacca sulla spalla.

Tess arrossì, ma il colore scuro della sua pelle riuscì a mascherarlo.

«Grazie.»

«Hai tirato un bolide dritto in faccia a quel frocio di Canny!» rise Carlyn, ricordandosi di come il Cacciatore di Tassorosso, Tim Canny, fosse rimasto ferito durante la partita.

«Non chiamarlo frocio.» Ryan parlò prima ancora di pensare.

«Perché no? Se è frocio è frocio. Non è colpa mia.» rispose Carlyn, sfoggiando il suo solito ghigno, composto da rossetto bordeaux e denti giallognoli.

«Si dice gay, non frocio.» le fece notare Ryan, ma la ragazza non lo stava già più ascoltando: aveva notato che il resto della Squadra di Serpeverde si era fermata a chiacchierare proprio lì vicino a loro.

«Ciao Nott!» esclamò, spostandosi i capelli dietro l'orecchio e sorridendo radiosa.

Thomas Nott, un ragazzo del quarto anno con l'espressione furba e scaltra, le lanció un'occhiata, per poi ignorarla e continuare a parlare con i suoi compagni di Squadra.

«Non ti filerà mai.» sussurrò Tess, ridacchiando.

«Parli tu, eh?»

«Oh, non incominciate voi due. Andiamo alla festa?» domandò Carter, e i quattro si avviarono verso la loro Sala Comune.

Questa si trovava nei sotterranei del castello, esattamente sotto al Lago Nero, ed era protetta da un'entrata nascosta la cui parola d'ordine cambiava ogni due settimane.

All'interno della Sala, le finestre si affacciavano sulle profondità del lago, e l'atmosfera era avvolta da un velo di mistero e da una luce verde smeraldo, che penetrava dalle finestre ed illuminava l'intera Sala Comune, dando l'impressione di essere in un relitto in fondo al mare.

LA BAMBINA DI NESSUNO - La Collana MaledettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora