Quando Bill e Percy raggiunsero la Sala Comune di Grifondoro, filarono entrambi dritti nelle proprie camere.
Il Weasley più grande era contento di aver mostrato quell'importante ricordo a Percy: presto gli avrebbe fatto vedere anche gli altri, in modo da fargli capire molte cose... D'altronde, si diceva sempre Bill, Percy era la persona giusta: ci teneva a Sally, aveva la sua stessa età e ci trascorreva tantissimo tempo... Ed in più era anche intelligente e coscienzioso.
Così, Bill andò a dormire felice, quasi come se si fosse tolto un peso dal petto.
Quando Percy raggiunse la sua camera, desiderò immediatamente tuffarsi nel letto e dormire per ore: raramente aveva fatto così tardi in vita sua, poiché ci teneva a mantenere abitudini sane, come svegliarsi presto ed essere operativo per tutta la giornata, e non una specie di zombie.
Andò in bagno per lavarsi, spaventandosi quando passò davanti allo specchio.
I suoi occhi erano arrossati dal sonno, e abbastanza sconvolti, probabilmente perché era appena ritornato da un ricordo, o forse perché aveva infranto troppe regole della scuola, quella notte.
Inoltre i suoi ricci erano completamente spettinati, e gli si erano formate due grosse occhiaie nere sotto gli occhi, quasi più grandi di quelle di Sally.
Il ragazzo si lavò e si cambió, per poi andare finalmente a distendersi sul letto, convinto di addormentarsi istantaneamente, cosa che ovviamente non successe: rimase sveglio a pensare a quel che aveva visto nel ricordo di Bill, a chiedersi cos'altro mostrassero gli altri ricordi e a farsi mille ipotesi...
Quando il sonno prese il sopravvento, mancava ormai poco all'alba.
Alle dieci del mattino, Oliver si sveglió, stupendosi di vedere Percy ancora addormentato: di solito era il Weasley che si svegliava sempre per primo.
Il portiere decise di lasciarlo sonnecchiare ancora un po', e si andò a lavare e a vestire, ma quando tornó dal suo amico scoprì che questo stava ancora dormendo.
Percy era disteso su un lato, ed Oliver si accovacciò di fronte a lui, in modo da essere faccia a faccia.
Non sapeva perché lo stava facendo, ma si ritrovò ad osservare il volto dell'amico addormentato: aveva un'espressione corrucciata, come se stesse facendo un brutto sogno, e la sua faccia era stanca e tirata.
Però, pensò Oliver, aveva un qualcosa di tenero quando dormiva: forse era perché non indossava gli occhiali, ma sembrava più innocente, meno altezzoso e pomposo, quasi dolce...
Oliver spalancò gli occhi, vergognandosi quasi dei suoi pensieri, ma si distrasse subito quando posó lo sguardo sui capelli del suo amico: nonostante Percy fosse un ragazzino ordinato e preciso, aveva sempre avuto i capelli piuttosto scomposti, probabilmente perché ricci... Ma in quel momento, Oliver notò che era ancora più spettinato del solito.
Istintivamente portò una mano sul viso di Percy, scansandogli un ricciolino rosso dagli occhi, ma subito questi si aprirono.
Sia Oliver, stupito che l'amico si fosse svegliato, sia Percy, anche lui stupito per aver visto come prima cosa Oliver a due centimetri da lui, sobbalzarono all'indietro.
Il portiere inciampó e cadde nel letto dietro di lui, mentre Percy si rizzò a sedere, con l'espressione arrabbiata.
«Cosa diamine stavi facendo? Mi hai spaventato!» urló, ed Oliver si alzò dal letto su cui era caduto, con la faccia più rossa delle tendine di quest'ultimo.
«Io... Avevi un ragno gigante sui capelli, stavo cercando di togliertelo.» si giustificò Oliver, e Percy si alzò di scatto dal letto.
«Cosa? Dov'è andato?» domandò, e il portiere rise.
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LA BAMBINA DI NESSUNO - La Collana Maledetta
FanfictionSaga: "La Bambina di Nessuno" ✨ PRIMO LIBRO • Trama: La vita spesso ci riserva orribili sorprese, e questo Sally lo sa bene. Proveniente da una famiglia di soli Serpeverde, Sally non vede l'ora di iniziare a frequentare la scuola di magia e stregone...