«Oliver ha ragione,» disse qualcuno alle loro spalle, «devi parlare con Charlie, Perce. E indagare.»
Sentendo quelle parole, sia Oliver che Percy sussultarono, per poi girarsi verso la fonte del rumore.
Bill era seduto sugli spalti dietro di loro, lo sguardo che seguiva i giocatori in campo con scarso interesse, gli occhi azzurri luminosissimi e i capelli lunghi legati in una coda bassa.
Sotto la camicia e il mantello a maniche lunghe, il ragazzo custodiva la Collana delle Emozioni di Sally: la teneva legata all'avambraccio, poiché era il suo turno di averla.
Difatti Bill e Percy facevano a turno per tenere quella collana, con l'unica differenza che il maggiore dei due, incuriosito da un oggetto presumibilmente Maledetto, si divertiva anche ad analizzarla quando era il suo turno di portarla.
Seduta poco distante da Bill, Roxanne lo osservava con gli occhi spalancati, come ipnotizzata.
«Ci stavi origliando?» domandò Percy al fratello, sentendosi avvampare.
Non gradiva che le cose abbastanza personali che aveva confidato ad Oliver le avesse sentire anche qualcun altro, ma poi si ricordó che Bill in realtà lo conosceva quasi meglio di quanto si conoscesse lui stesso.
«Sì,» rispose Bill, ignorando l'imbarazzo del fratello, «e penso che tu debba assolutamente parlarne con Charlie.»
«Perchè?»
«Beh... Le mie doti da futuro Spezzaincantesimi mi suggeriscono che non bisogna fidarsi di una persona che, all'improvviso, cambia radicalmente, o dice cose che non avrebbe mai detto.»
«Non sto capendo.» si intromise Oliver, corrugando la fronte.
«Non so voi, ma io dubito fortemente che Charlie fosse ubriaco o chissà cosa.» continuò imperterrito Bill, osservando le facce confuse di Oliver e Percy.
«Non capisco dove vuoi arrivare.» parlò quest'ultimo, anche se in realtà una mezza idea di quel che intendeva Bill ce l'aveva.
Il Caposcuola si sporse in avanti, facendosi più vicino ai due e riducendo le parole a poco più di un sussurro.
«Intendo dire che secondo me — e dubito fortemente di sbagliarmi — quello con cui stavate parlando non era il vero Charlie.»
Come Bill aveva immaginato, sia Percy che Oliver lo guardarono come se avesse detto loro una scemenza abissale, e poi i due si scambiarono un'occhiata scettica.
«Sei ubriaco, Bill?» domandò Oliver, e Bill sospiró.
«Non sto parlando a caso, so quello che dico. E tu, Percy, dovresti capire bene perché sto dicendo ciò. A Sally succedono troppe cose strane. C'è qualcuno che trama qualcosa contro di lei... E Charlie è una delle persone più vicine a Sally, se non la più vicina. Se succedono queste cose a lei, non è da escludere che questa persona lasci in pace Charlie. Anzi, potrebbe usarlo. E io ho trovato delle prove che potrebbero darmi ragione. Te le farò vedere.» spiegò Bill, osservando le reazioni dei due: Oliver continuò a guardarlo scettico, mentre Percy parve aver capito.
I suoi occhi, della stessa sfumatura di azzurro di quelli di Bill, fissavano un punto indeterminato oltre il fratello; l'espressione del suo viso era concentrata e riflessiva.
STAI LEGGENDO
LA BAMBINA DI NESSUNO - La Collana Maledetta
FanficSaga: "La Bambina di Nessuno" ✨ PRIMO LIBRO • Trama: La vita spesso ci riserva orribili sorprese, e questo Sally lo sa bene. Proveniente da una famiglia di soli Serpeverde, Sally non vede l'ora di iniziare a frequentare la scuola di magia e stregone...