LXIV ~ Secondo anno

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Quando la famiglia Weasley se ne andrò era circa l'ora di cena, e tutti gli altri rimasero in infermeria.

Percy era stato obbligato da Madame Pomfrey a rimettersi a letto, così il ragazzo si era infilato sotto le coperte, ma era rimasto seduto a parlare con gli altri mentre la pozione che aveva appena bevuto faceva effetto su di lui, riscaldandolo un po'.

Attorno a lui c'erano tutti: Sally, Oliver, Charlie, Tim, Roxanne, Penelope e Talbott.

I ragazzi infatti avevano molto di cui parlare, e finalmente ora che erano solo loro potevano farlo.

«Mi potreste passare un bicchiere d'acqua?» domandò Percy ai suoi amici; la pozione che gli aveva dato Madame Pomfrey stava facendo effetto, ma oltre a riscaldarlo gli aveva fatto venire un sonno mortale, e tanta sete.

Sia Oliver che Penelope cercarono di obbedire alla richiesta di Percy: le loro mani toccarono il bicchiere posato sul comodino nello stesso momento, sfiorandosi.

I due allora si scambiarono un'occhiata, ritraendo la mano nello stesso momento.

Poi, siccome avevano entrambi visto che l'altro aveva ritratto la mano, entrambi riafferrarono il bicchiere, sfiorandosi di nuovo.

«Vabbè, daglielo tu.» lasció perdere Penelope.

«No no, daglielo tu.» ribatté Oliver a disagio.

Ma in realtà non ci fu bisogno che uno dei due gli desse il bicchiere, perché Sally aveva già provveduto: teneva una bottiglia d'acqua in mano, leggermente inclinata in modo che Percy potesse bere.

Oliver e Penelope si scambiarono un'occhiata, mentre Charlie aggrottò le sopracciglia.

«Guarda che sa bere anche da solo. O ti hanno tranciato le mani, Percy?» il secondo Weasley si rivolse a suo fratello, con uno tono scherzoso che però lasciava intendere una punta di fastidio.

«Oh, non rompere. Ha le mani sotto le coperte, e deve stare al caldo.» rispose Sally, continuando ad aiutare il suo amico: avrebbe smesso di assistere Percy come un bambino se Charlie glielo avesse chiesto in modo meno fastidioso...

Ma Sally detestava quando Charlie si comportava così, con quella sua gelosia quasi opprimente, ed anzi continuò a dar da bere a Percy inclinando di più la bottiglia, rischiando quasi si soffocarlo, e lanció al suo ragazzo un impercettibile sguardo di sfida.

Charlie però se ne accorse, e i suoi occhi blu dardeggiarono.

«A questo punto mettiti con lui, no?» domandò infastidito.

Percy diventò completamente rosso, mentre l'acqua gli finì di traverso, facendolo tossire come un anziano fumatore.

Oliver iniziò a dargli alcune pacche sulla schiena, mentre Sally aveva iniziato a sfuriate contro Charlie, lasciando cadere la bottiglia d'acqua, che si era riversata sul letto, bagnandolo.

«Ma che cazzo centra questo?» aveva urlato Sally a Charlie, mentre Talbott si era chinato per raccogliere la bottiglietta.

«Niente! Ti ho solo chiesto di smettere di dargli da bere e tu hai avuto quella reazione da psicopatica!» le rispose Charlie di rimando.

«Da psicopatica? Sei tu che sei opprimente.»

«Io ti ho solo chiesto di smettere di imboccarlo come un bambino!»

«Sì, ma non è la prima volta che...-»

«Volete piantarla?» Roxanne interruppe bruscamente la coppia, ed entrambi si voltarono verso di lei.

«Perché dovete rovinare tutto con le vostre litigate da sposini in procinto di divorziare?» domandò infastidita, «Questo è il primo momento che trascorriamo da soli dopo tutto quello che è successo... Dovremmo essere felici di essere vivi, parlare e stare insieme. Invece vi comportate come due bambocci.»

LA BAMBINA DI NESSUNO - La Collana MaledettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora