XIII ~ Secondo anno

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Suo padre e Sally erano appena scomparsi al suo fianco quando Percy, rimasto solo nella Radura Silvestre, notó qualcosa vicino agli alberi dalle foglia rosa.

Uno scintillio di luce rossa, appena percettibile, e poi, all'improvviso, dallo scintillio apparve una giovane donna, di massimo venticinque o trent'anni.

Era a circa venti metri da lui, e iniziò a camminare spensierata tra gli alberi, come se non lo avesse visto.

Era bassa, indossava un abitino bianco e aveva lunghi capelli rossi e vaporosi.

D'un tratto, la donna si accorse di Percy, e sorrise iniziando a camminare verso di lui.

Fu allora che al ragazzo venne un colpo.

Perché la donna sconosciuta, in realtà, non era affatto sconosciuta.

Era Sally, o meglio, una Sally con circa quindici anni in più di quella vera.

E non era solo più grande; la ragazza non aveva le sue solite occhiaie, il suo colorito bianco latte era leggermente più scuro, il viso meno stanco... Possibile che fosse guarita?

Percy ne era certo, e con un po' di timore si guardò le mani.

Non erano quelle di un bambino di dodici anni; erano grandi, molto grandi, con dita lunghe e affusolate.

Fu poi con orrore che si accorse di essere più alto del normale; spaventato, non trovó altra soluzione se non che anche lui, in quel momento, era diventato magicamente adulto.

La Sally venticinquenne raggiunse Percy, ancora incredulo e terrorizzato, e gli rivolse un enorme sorriso, mentre lui speró con tutto il cuore che Arthur arrivasse presto per portarlo via di lì.

Non capiva quel che stava succedendo, e non vedeva l'ora di parlare con Sally e con i suoi fratelli per sentire quel che loro avevano da dire.

Avrebbe anche voluto fare qualche ricerca sui luoghi misteriosi nella biblioteca di Hogwarts, finite le vacanze.

Nel frattempo, la Sally adulta continuava a fissarlo con quell'inquietante sorriso.

Percy si accorse che i suoi contorni erano sfumati, come se la ragazza non fosse del tutto reale... Ancor più spaventato, indietreggiò, ma lei lo raggiunse subito.

«Complimenti, Perce. Ministro della Magia... Hai fatto davvero tanta strada, ma ovviamente lo sapevo che ci saresti riuscito... È tutta la vita che lo desideri!» parlò Sally, continuando a fissarlo in maniera inquietante.

La sua voce era sempre la solita: acuta, come quella di una bambina, ma anche stranamente lontana, come fosse un eco...

Percy spalancó gli occhi, incredulo.

Ministro della Magia?

Forse quel luogo gli stava mostrando il suo futuro...

«Sono davvero orgogliosa di te, amore mio.» Sally si avvicinò ancora di più, sussurrandogli all'orecchio queste parole.

Percy arrossì fino alla punta delle orecchie, con un sorriso compiaciuto.

Si accorse solo in quel momento che indossava una lunga, elegante veste nera, ed un cappello del medesimo colore... Gli abiti da Ministro.

Senza rimurginare troppo sul quando e come i suoi vestiti si fossero cambiati, il ragazzo sentì un vampata di felicità attraversargli il corpo.

Se quello era il suo futuro, non vedeva l'ora di diventare adulto.

Un sonoro pop arrivò a qualche metro da lui, ed Arthur Weasley comparve nella Radura, avvicinandosi a suo figlio con fare preoccupato, mentre la Sally grande sparì in un colpo, non lasciando alcuna traccia di essere venuta.

LA BAMBINA DI NESSUNO - La Collana MaledettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora