LI ~ Secondo anno

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«Non ci credo...» sussurrò Tess, fremente di emozione.

Lei e Ryan si erano infatti rifugiati in un cubicolo del bagno di Mirtilla Malcontenta, per parlare di quel che era appena successo: durante la pausa, Carlyn aveva rivelato di aver visto addosso a Percy una collana.

E non una collana qualcunque, ma la collana che loro stavano cercando da mesi: la Collana delle Emozioni.

I due Serpeverde avevano dunque deciso di saltare la lezione dopo, per poter parlare tra di loro: Tess non stava più nella pelle, mentre Ryan non era elettrizzato, ma semplicemente sereno, contento di non dover finire in punizione con gli Ignis.

La punizione con quelle perfide creature sarebbe toccata a qualcun altro...

«Allora? Non chiami il Padrone?» Tess spronó Ryan.

«Qui, adesso? Ma sei scema? Dobbiamo organizzare la cosa.» rispose il ragazzo.

«Cioè? È semplice: diremo al padrone che noi, dopo accurate ricerche, abbiamo scoperto che il ladro della Collana è senza dubbio Peter Weasley.» parlò sicura Tess, guadagnandosi un'occhiataccia.

«Percy, si chiama Percy. E poi, non abbiamo scoperto noi che il ladro è Weasley. Ci è stato rivelato, e abbiamo avuto un'enorme fortuna.»

«Okay, ma il Padrone sarà più contento se gli diciamo che lo abbiamo scoperto noi, no?»

«Non me ne frega niente. E poi lui sa leggere la mente: se gli dici una bugia, lo scoprirà.»

«Okay, okay, come vuoi. Allora gli diremo la verità...» Tess stava per richiedere a Ryan di chiamare il Padrone, ma fu il ragazzo ad interromperla.

«Stavo pensando, se prima di chiamare il Padrone chiedessimo a Weasley di darci la Collana? Potremmo consegnarla direttamente noi al padrone, e dirgli che l'abbiamo... trovata.» sputò Ryan.

«E perché, scusa? Noi detestiamo Weasley, sarà divertentissimo vederlo punito.» rispose Tess, e il suo amico gli lanció un'altra occhiataccia.

«Tu sei pazza. Anch'io non sopporto Weasley, anzi, mi piacerebbe vederlo morto... ma in senso figurativo, non per davvero.»

«E quindi cosa vorresti fare, sentiamo?»

«Parlare prima con lui. Minacciarlo se necessario, e prenderci la Collana. Poi dire al Pradrone che l'abbiamo... trovata.» tentò Ryan, e Tess lo guardò scettico.

«Non eri tu quello che diceva che il Padrone ti scopre, se dici una bugia?»

Ryan tacque, consapevole di avere torto.

Se la sentiva davvero di rischiare così tanto per Percy Weasley? No, ovviamente.

Lui lo detestava, si disse.

Non era necessario rischiare una punizione del Padrone per quello stupido Weasley, così antipaticamente perfettino, noioso, così odioso... e così pieno di cose che Ryan aveva sempre desiderato.

Ryan non doveva avere pietà di lui, non doveva rischiare se stesso per qualcun altro... suo padre glielo diceva sempre, che la pietà e l'altruismo non servivano a nulla nella vita.

«Credo che tu abbia ragione. Che bruciasse, quello stupido Weasley.» ringhió Ryan, accorgendosi però di star pensando a suo padre.

Tess lo guardò stupita.

«Tu sei molto lunatico... Ma hai ragione. Non possiamo rischiare noi per Weasley.»

«Esatto.»

«Allora... Chiamiamo il Padrone?».

«Non qui. Andiamo in camera mia, a quest'ora non ci dovrebbe essere nessuno.» parlò Ryan sicuro, uscendo dal bagno.

LA BAMBINA DI NESSUNO - La Collana MaledettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora