L'uomo perfetto

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La conversazione non è decisamente andata a migliorare. Non so per quale motivo Irene stia spingendo tanto su questo argomento dopo aver sentito, sia da me che da Lucy, che tra di noi non c'è mai stato nulla e che, almeno lei, ha specificato non ci sarà mai.
Cosa vuole ottenere?
Arriva la seconda portata, grazie al cielo, almeno posso mangiare e non ascoltare i discorsi insensati di quella donna.
<< Ah, non ci sono più gli uomini di una volta.>>
Appunto.
Ma cosa dovrebbe fare per lei un uomo?
In spiaggia sembrava un'altra persona .
<< Cosa ti aspetti da un uomo? Qui ce ne sono tre e siamo molto diversi, dicci.>> Credo di averla presa in contropiede. Almeno da quel barlume espressivo che ha fatto intravedere prima di tornare con la maschera giocosa.
<< Diciamo che di vero uomo ci sono solo io.>> Sicuramente Gajeel sta cercando di alleviare la tensione buttandola sullo scherzo.
<< Beh però anche i tipi silenziosi hanno il loro fascino, dicono.>> Cerco di introdurre anche il mago nella conversazione. Non so per quale motivo ma sento un forte interesse verso il suo parere. Mi interessa quello che ha da dire e mi chiedo perché non parla e non si espone.
<< E pensare che alcuni stanno in silenzio per non dover parlare.>>
Cosa? Che ha detto?
Per una volta che parla non si capisce cosa voglia dire.
Ah. Lui non parla perché così almeno non deve parlare. Ovviamente se parli qualcuno ti risponde e tu devi rispondere a tua volta creando una conversazione...e a lui non interessa fare conversazione. Giusto? È questo il senso?
<< Il silenzio va bene, da l'aria misteriosa e dannata, ma bisogna anche saper parlare alle donne.>> Chiarisce Irene tornando presente nella conversazione.
Voglio fare con lei lo stesso gioco che sta facendo con Lucy, voglio vedere se riesco a metterla in imbarazzo, così capisce di dover lasciare perdere certi discorsi, perché a quanto pare lasciarla fare non è servito, neanche Lucy riesce a zittirla.
Mi avvicino a lei poggiando il gomito sul tavolo e il mento sulla mano che tiene lasciva la forchetta, la guardo sorridendo provocatorio.
<< E come si parla ad una donna?>>
Sembra esitare, mi guarda, apre leggermente le labbra ma non parla.
Forse il fatto che la stia guardando così può destabilizzarla.
<< È qualcosa che va oltre le parole, ci sono gli atteggiamenti ed i gesti... c'è tutto un modo di fare dietro, le parole contano fino ad un certo punto.>> Si avvicina anche lei sorridendo strafottente.
<< Tu, ad esempio, prima hai detto di un rispetto per i tuoi sentimenti, un uomo che parla così è ben accetto, ma di che sentimenti parliamo? O dici tutto o non dici niente.>>
Ora ricordo cosa mi piaceva di lei. Non vuole mai perdere e sa afferrare il punto, è astuta ed intelligente.
Di che sentimenti parlo?
Non voglio mollare in questa lotta di sguardi, non perderò ancora contro di lei, non con Lucy che mi guarda.
<< Se dicessi tutto come otterrei la curiosità di una donna? Se lasciassi palesare i miei sentimenti così chiaramente, come potrebbe lei avere il bisogno di capirmi e starmi vicino? Non potrei mai essere per lei un tarlo, un dilemma da risolvere, un qualcosa da capire o scoprire.>> Parlo seriamente, con tono pacato e spero di essere stato almeno un po' persuasivo ma anche arrogante.
<< Sarebbe tremendamente noioso per entrambi.>> Dico tornando tranquillamente dritto sulla mia sedia.
Penso di aver segnato un punto a mio favore con questo discorso.
Che poi di che sentimenti parlo? Non li capisco nemmeno io, come potrei farli capire agli altri? Maledizione.
<< Quindi usi la tecnica del dico non dico...mmm, interessante, punti a provocare e ci può stare, ma non puoi farlo sempre.>>
<< Ah ma lo so, prima o poi mi lascerò scoprire del tutto.>> Le sorrido. Spero non capisca che sto bluffando.
<< Gli uomini devono essere uomini, tutti questi giochetti sono per i sentimentali, se vuoi qualcosa te la prendi.>> Esordisce sicuro di sé Gajeel.
<< E la bontà?>>
Alzo lo sguardo verso Lucy, stupefatto da quella domanda inaspettata.
La bontà...
Qui si parla di strategie, di voler qualcosa, di diventare un pensiero fisso dell'altra persona...ma il buono di un sentimento?
Dove sono tutti gli uomini buoni?
Ormai in questo mondo sono davvero pochi.
<< Più che la bontà in un uomo io cercherei la forza, qualcuno che si avvicini agli Dei, che sia come gli eroi delle leggende, che combatta le avversità della vita e che lo faccia anche per me, per stare con me, no? Un uomo giusto, più che buono.>> Si intromette l'altra donna.
<< Un cavaliere con armatura e destriero?>> La derido giocosamente.
<< Ridi ma di questi tempi è davvero dura, giocano tutti a fare la guerra, ma nessuno è un eroe.>> Mi dà una leggera botta sul braccio.
<< Tu che dici, Lucy? Non ti rigiri nel letto, a notte fonda, sognando di trovare un vero uomo, qualcuno di cui aver bisogno?>> Non leva la mano da me mentre guarda la bionda.
<< Io non ho bisogno di un eroe, non ho bisogno di nessuno.>>
Come scusa? L'ha detto sul serio? E con quell'aria così sicura...
Lucy, lo so che sei una tosta, è ovvio che tu non abbia bisogno di un eroe, ma una parte remota del mio "io" si chiede se avrai mai bisogno di me.
<< Per bisogno intendo qualcuno che ti dia la forza per resistere fino alla fine, qualcuno che sia forte per sostenerti a dovere, che sia veloce nel capire cosa vuoi e cos'hai, qualcuno che esca indenne dalla lotta dei sentimenti, che prevalga e ti porti via con sé dall'oscurità delle difficoltà verso la luce. Qualcuno che guardandolo ti faccia capire che il giorno sta arrivando, che ti renda sicura di avere un domani. Deve essere più grande della vita stessa.>>
Non avevo mai sentito parlare così Irene, non credevo cercasse tutto questo in un uomo.
Ora la domanda mi sorge spontanea. Cosa potrebbe mai averci visto in me di tutto ciò? Bah.
Forse era stata forte e sola troppo a lungo.
Mi parlava delle sue fantasie, del bisogno profondo di qualcuno che la facesse sentire piccola, qualcuno che le facesse credere di essere al di sopra delle sue possibilità, qualcuno migliore di lei, ma non mi aveva mai lasciato capire, come sto capendo adesso, che aveva bisogno di protezione.
Si è solo stancata di essere lei quella forte. Lei che, forte e coraggiosa, lo è sempre stata. Tranne che con i sentimenti, quelli non ha saputo mai gestirli.
<< Voglio qualcuno che possa raggiungere il famoso fondo, per me, che attraversi le tempeste e scali ostacoli insormontabili.>>
Già. E allora ripeto la domanda, perché io? Io non riuscivo a farlo nemmeno per me stesso, pensa se potevo essere l'eroe di qualcuno. Prima come adesso.
<< Non credo sia giusto. Ognuno ha le sue fragilità e se non possiamo mostrarle alla persona che amiamo, che senso hanno i sentimenti? Il mostrarsi vulnerabili, il fidarsi a lasciar vedere all'altro le nostre paure e insicurezze, l'abbandonarsi completamente non può valere solo per uno, l'altro non deve sentire tutto il peso sulle spalle senza potersene lamentare.>> È incredibile come Lucy riesca a dire certe cose mentre mangia indifferente.
Più la guardo e l'ascolto e più la ammiro, davvero. È profonda e dolce, parla di sentimenti maturi e...ma per parlare così lei ha mai amato?
Una fitta alla bocca dello stomaco arriva come un pugno.
Dannazione. Ma cos'è?
Lei è stata già di qualcuno? Il suo cuore non è libero? Ed ora? Se parla così lei...
Ma perché mi faccio questi problemi? Sembro geloso. Sono ridicolo.
Forse semplicemente lo sono.
No. Ho detto che devo tenere a bada qualsiasi sentimento mi possa legare a lei più del dovuto. Va bene ammirare la sua forza e il suo temperamento, apprezzare il suo carattere e volerla libera di esprimere la bellezza del suo animo ribelle, ma non posso permettermi di più.
Davvero, non posso e poi non è mai stato niente di così profondo da provare gelosia verso qualcuno del passato.
<< Anche gli eroi delle leggende piangono e hanno sempre una debolezza, così come gli dei. Sono fatti apposta per farci sentire simili a loro. Nessuno è perfetto.>> Il mio sguardo saetta a Gerard e lo vedo pensieroso.
Pensandoci è vero, chi l'ha detto che un eroe non possa avere delle debolezze? In molte storie è solitamente l'amore a lasciarlo senza forze.
L'eroe non è chi non ha paure, ma chi si rialza dopo delle batoste mostruose.
E gli dei? In tutte le storie che parlano di loro ci sono sempre dei sentimenti a muovere le fila, buoni o cattivi che siano, sono molto simili a noi nelle loro scelte. Basta vedere cosa succede con questa guerra.
Non è stato forse un dio ad apparire in sogno a mio padre e a dirgli cosa fare?
Anche loro sbagliano presi dall'ira e dall'avventatezza.
Anche coloro che abitano dove le montagne incontrano i celi, lì dove la luce si fonde con il mare diventando oro fuso, ci guardano e ci giudicano per deboli?
<< Ragazzi, ma io parlo di qualcuno che mi faccia sentire il suo fuoco avvampare a contatto con quello nel mio sangue, qualcuno che mi faccia sentire viva come non mai e che sconfigga le sue debolezze con coraggio per poi prendersi cura delle mie. Non voglio un pezzo di pietra.>> Si corregge Irene, guardandomi insistentemente. Sembra come se voglia lasciarmi capire qualcosa...ma cosa? Vuole che io legga tra le righe? Ma non ne sono mai stato capace.
Dovrei iniziarlo a fare adesso?
Però devo ammetterlo...ha avuto la mia attenzione, anche se delle volte pensavo e guardavo Lucy.
Cosa mi sta succedendo?
Dopo quello che è accaduto nella cucina, ieri sera...come posso pretendere di far finta di nulla?
È ovvio che una parte di me pensi a lei. Anche se fosse solo mero interesse.
La guardo con la coda dell'occhio per non darlo troppo a vedere.
Devo fare un resoconto nella mia mente.
Penso sia bellissima.
Penso che il suo carattere sia eccezionale.
Penso che i suoi modi di fare siano stravaganti e che nascondano qualcosa di più profondo e ho un disperato bisogno di scoprire cosa.
Penso che i suoi occhi pieni di rabbia e risentimento siano meravigliosi, ma che sono ancora meglio quando si lasciano andare ad altre emozioni più vivaci.
Penso che lei rappresenti tutto ciò che ho sempre cercato e voluto nella mia vita. Ma è ciò che voglio?
Penso che lei sia quella giusta, che possa svegliarmi da questo torpore che mi tiene fermo da tempo.
Ma questo significa che io stia provando dei sentimenti per lei?
Questo è amore?
No.
Troppo poco tempo.
Alza gli occhi e si scontrano con i miei.
Dannazione.
Forse sono imbarazzato.
Abbiamo distolto entrambi lo sguardo immediatamente.
Non avrei mai immaginato che lei potesse imbarazzarsi per questo.
Chi sei, Lucy? Perché non ti fai conoscere?
Permettimi di innamorarmi di te.
<< Il mio uomo ideale è qualcuno come te, Natsu.>>

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