Una volta nella vita.

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Sono passati due giorni dalla scoperta sulla vera identità di Lucy.
Due giorni in cui non ho voluto vederla o parlarle.
Due giorni in cui tremo per la potenza del mio fuoco quando le sono accanto e lo so che tutto questo non è normale, lo so che devo trovare una soluzione, ma quale tra le tante opzioni che ho davanti è quella più giusta?
Se mi lasciassi andare mi trasformerei.
Se non lo faccessi però...la perderei.
Ma anche perdendola cosa perdo in realtà?
Per gli dei basta pensare a queste cose.
Per un solo dannatissimo giorno voglio avere la mente libera da questi problemi e oggi è il giorno più adatto dal momento che Gray mi ha convinto ad andare a fare una passeggiata. Dice che deve mostrarmi una cosa, fuori città. Spero ne valga la pena per allontanarmi dalla tenuta e per assentarmi dal senato.
Arrivo davanti alle stalle, dove mi ha dato appuntamento.
Dove si sarà cacciato quel ghiacciol...
<< Fiammifero.>>
Ah eccolo.
<< Idiota.>> Gli faccio un cenno del capo.
<< Sempre dolce.>> Mi passa di fianco e mi dà una spallata.
<< Senti chi parla.>> Lo seguo nella struttura in mattoni e legno.
<< Mi sono preso la libertà di farti sellare un cavallo, così non dobbiamo perdere tempo.>> Mi avvisa avvicinandosi agli animali già pronti.
<< Grazie Levy.>> Sorrido alla ragazza che sta sistemando le ultime cose.
Ha un aspetto molto bambinesco, con quel viso dolce, i capelli corti e sbarazzini e la bassa statura. Però quando vedo Gajil guardarla sembra sempre incantato.
<< Di nulla, Natsu. Sono contenta che finalmente esci a prendere una boccata d'aria, lontano da qui.>>
Si, è molto dolce. Anche il suo sorriso lo è.
<< Ah...beh...si, non uscivo da un po' effettivamente.>> mi gratto la nuca, in imbarazzo.
Se non per andare al senato...o quella volta al mare, ma forse lei non lo sa.
<< Oggi lo porto in un bel posto, non preoccuparti Levy, te lo farò tornare con il sorriso.>> Gray mette una mano sulla spalla della ragazza e le sorride amichevole.
Mi piace avere quest'atmosfera di pace intorno.
<< Mi raccomando, è da un po' che ci penso e non ricordo di averlo mai visto sorridente.>> Mi guarda con la coda dell'occhio, ma lo percepisco lo stesso il suo sguardo su di me.
So che il suo tono è giocoso, ma dagli occhi sembra preoccuparsi davvero.
Infondo lei è relativamente nuova, quando sono tornato dalla guerra credo si trovasse qui da qualche giorno soltanto.
Mi ricordo che il primo giorno mi sono chiuso in camera e non sono uscito per settimane.
Lei è stata la prima con cui ho incrociato lo sguardo dopo aver preso il coraggio di uscire dalla stanza.
Poi ho richiuso immediatamente la porta. Il suo sguardo mi aveva infastidito, anche se era gentile, preoccupato e forse molto sorpreso.
<< Si è sempre lì con quel muso lungo che rimugina e rimugina...guardalo, anche adesso...>>
<< Gray ti sento.>> Sbuffo.
<< Lo so.>> Sorride ancora.
Che avrà da sorridere?
<< Dai andiamo, ci vediamo Levy, grazie del favore.>>
In fretta sale sul cavallo ed esce da qui.
Sempre di corsa.
<< Grazie ancora Levy, ma non preoccuparti, sto bene.>> Non riesco nemmeno a guardarla in viso.
Salgo sul destriero.
<< Natsu, ho visto i progressi che hai fatto, lo so che stai bene rispetto a prima, ma comunque non significa stare bene veramente.>>
<< Migliorerò.>> Prendo coraggio e la cerco con gli occhi. È proprio sotto di me che mi sorride.
Che faccio?
Ricambia, idiota.
Dannazione meglio andare.
Non sono bravo con i rapporti interpersonali.
Esco dalla stalla e raggiungo Gray.
<< Rapito dagli occhioni di Levy?>> Scherza sul tempo che ci ho messo ad uscire?
<< No stupido. Mi stava dicendo una cosa.>> Scuoto la testa.
<< Ah beh giusto. Nel tuo cuore c'è solo Lucy.>> Di nuovo sembra prendermi in giro.
<< Possiamo...non parlare di questo? Anche perché sinceramente non saprei nemmeno come risponderti.>>
<< Agli ordini sua maestà. Niente cose serie oggi.>>
Lo ringrazio e inizio a seguirlo con un trotto sostenuto. Non c'è fretta in fondo. Questa giornata è nostra.
<< Una cosa devo dirtela però. Concedimelo.>> Parla dopo cinque minuti massimo di silenzio.
<< Avanti.>> Sbuffo, ma non perché non mi va di sentirlo, per farlo sentire in colpa.
<< Non ti stanchi mai di essere così...serio e pesante? Prima non lo eri.>>
Colpito e affondato. Dannazione a lui.
Ma si dicono queste cose?
Va bene tutta la confidenza che abbiamo però...
<< Ma io scherzo con te e con Erza.>>
Mi difendo come posso. Sinceramente non so neanche se sto mentendo o meno, la mia vita mi passa davanti e sinceramente sento di viverla talmente ai margini da non ricordare neanche i miei stessi comportamenti.
<< Sembra quasi che ce lo devi...e non prenderla come un'accusa ok? Lo so che lo fai per il tuo buon cuore da drago pentito...>> Questa è palesemente una presa in giro.
<< Però...>> Sembra sempre più titubante nel continuare. << Insomma poi torni sempre con quel muso lungo, sempre immerso nei tuoi pensieri e sembra sempre più difficile rivenirnti a pescare.>>
Sospiro.
Sembra che per dire questo mi abbia osservato a lungo.
Posso continuare a dire che va tutto bene?
Ormai sarebbe una bugia bella palese.
Maledizione.
<< Sai...>> Devo trovare le parole, o forse solo il coraggio perché le parole le ho incastrate in gola da sempre, devo solo liberarle. << Io vorrei le cose più banali...vorrei poter bere e divertirmi con voi, come i vecchi tempi, quando ci sentivamo trasgressivi rubando una bottiglia di vino dalla cantina di mio padre, voglio...pensare a qualsiasi cosa senza dover trattenere il fuoco dentro, voglio fumare come da ragazzini nascosti sul tetto...>> Guardo avanti, se mi volto verso di lui sicuramente non vado avanti. Mi sento già stupido così.
<< Voglio divertirmi, voglio vivere mordendo la vita come fosse una mela...si dice così?>>
<< Non ne ho idea.>>
<< Fa niente, hai capito il senso. Comunque si, vorrei essere più leggero e spensierato, ma ormai quei tempi sono così lontani che neanche rincorrendoli con tutte le mie forze io...non riesco più a raggiungerli e non so se poi veramente voglio raggiungerli e questo mi...ho l'ansia che mi assale ogni volta che penso che questa è la mia vita e sarà così per sempre, perché io quella spensieratezza non l'avrò mai più. E posso anche fare lo scherzo a me stesso e a chi mi sta intorno e nascondere i danni che causerò se davvero mi mettessi in testa di tornare quell'incosciente ragazzino, ma ci rimetterei davvero troppo e voi con me.>>
<< Perché noi? Tu non hai sulle spalle il peso di...>>
<< Cosa Gray? Cosa non ho sulle spalle? Fin da piccoli se io sbagliavo eravate voi a pagarne le conseguenze. Ricordiamo felici i furti dalla cantina ma poi a chi toccava la punizione se lo scopriva? A voi. Se io mollo anche in senato... è la fine. Io mi sto solo preparando per quando quel posto sarà mio a tutti gli effetti.>> Lo zittisco subito.
<< Quindi farai tacere per sempre quel ragazzino? Ti concentrerai totalmente sul mondo e dimenticherai la tua felicità?>>
<< La mia felicità sarà vedere mio padre in ginocchio.>>
<< La vita non è solo questo.>>
<< La mia si.>>
Forse sono stato troppo duro.
Forse sta cercando le parole più giuste per farsi capire, ma come posso capirlo? Io sto cercando di creare un futuro per lui, per i maghi ormai sottomessi.
Sospira, capisco che non si è arreso.
<< Non sacrificherò un amico per la libertà. >> mi supera con il cavallo e mi sbarra la strada costringendomi a guardarlo.
<< Mi piaceva camminare in due oltre il bordo di ogni pessima idea che ci veniva in mente...e ora tu sei pieno di pessime idee ma mi stai lasciando da parte. Sei tutto un " io io io", ma questa storia non riguarda solo te. Non sei l'unico che deve addossarsi tutto il peso. >> Sembra gonfiarglisi il petto prima di tirare un profondo sospiro per calmarsi.  << Ti guardo e poi mi guardo, tu sembri più schiavo di me in questa società e sarò anche tragico ma sei stordito, confuso ed è difficile immaginarti come l'eroe, in realtà sei solo una sagoma sfocata difficile da vedere. >>
Questa l'ha presa da Erza, ne sono sicuro. Fa male come una delle sue frecciate.
Se devo essere sincero...e questa volta con lui non lo sarò, io non so da che parte sto andando.
Dove ho perso la rotta? La magia che vedevo in ogni cosa dov'è adesso?
<< Non sono un'ipocrita, non ho mai voluto esserlo, le cose che ho sbagliato mi stanno dilaniando il petto. Nessuna di quelle atrocità è passata nella mia testa. Chi ho ucciso è vivo nella mia memoria e molti non hanno neanche un volto e questa pazza corsa di cadaveri mi ha lasciato cinico. Non voglio fare l'eroe e mi va bene essere una sagoma sfocata, fin tanto che sarò l'esatto opposto di mio padre, ma hai ragione quando dici che ti sto tenendo fuori da tutto questo, solo che...>>
<< Non dire che lo fai per me o ti butto giù da cavallo.>> Mi guarda con aria d sfida.
<< Lo sai...>>
<< No, io so che non si può tornare indietro, che ciò che è stato è stato e conta, conta anche tanto, ma non è la sola cosa che abbiamo. È come rifare un letto e non poterci più dormire.>>
Lo guardo, lui mi guarda. Vorrei distogliere lo sguardo ma poi capirebbe che gli sto dando ragione.
Maledizione Gray...volevo una passeggiata spensierata. Una volta nella vita.
Una volta nella vita...ma non è mai il momento giusto. Ogni attimo va preso velocemente per poi sentirsi morire lentamente, mentre si cerca di dimenticare, di fare finta di.
<< Non buttare tutto quello che avevamo, non cercare di dimenticare che c'è anche del bello in tutto questo schifo.>> Sembra quasi pregarmi.
Devo smettere di fingere di avere la situazione sotto controllo mentre spero ancora che un cuore si spezzi, così tanto, solo una volta nella vita.
Capisce che non avrà una risposta da me, quindi torna a camminare e io con lui.
Posso provare a scappare, a nascondermi, con la mente che ogni notte mi dice "dimenticalo e basta", ma non è mai così semplice. Se scappo lo porto con me come una zavorra, se mi nascondo lo trovo nel mio nascondiglio e ogni volta che provo a superarlo faccio un altro casino.
Ad esempio Lucy.

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