Ride, e un poco si trattiene. Copre la bocca, piccola e carnosa, e tremola con la costellazione di lentiggini che le puntina il viso. Sembra si sia accesa, rossa più dei suoi spessi ricci rossi. È tutta una luce, Daniela.
"Sul serio?", prende fiato. E lo guarda, divertita. "Non me lo sarei mai aspettata da un tipo come te. Mi starai mica prendendo in giro?".
Damiano Re, la barba fatta e i capelli impomatati, una camicia dai bottoni di madreperla sotto la giacca di un completo di velluto color ciliegia e un fazzoletto paisley che gli spunta dal taschino, annuisce. Soddisfatto, prosegue il suo racconto, in piedi proprio di fronte a lei, magrissimo proprio come lei. Gli occhi di ghiaccio che sembrano sciogliersi per l'emozione di averla, per qualche minuto, tutta per sé.
"Te lo giuro", posa il pugno all'altezza del cuore. "Si usava così, alcuni anni fa. Per entrare in una confraternita universitaria americana, dovevi sottoporti a una prova, una gigantesca cazzata decisa da loro".
"Ma è follia!".
Damiano fa spallucce: "Non è stato poi tanto male, se ci pensi. A qualcun altro è andata anche peggio. Correre nudo per i corridoi dello studentato, con le mutande calate sulla faccia, mi ha reso irriconoscibile. Credo avesse capito che ero io, quello scemo che dava conferma di coraggio coprendosi di ridicolo, soltanto la mia fidanzatina di allora. Questione di attributi, non so se mi spiego". Un sorriso malizioso e le sussurra: "Sono stato monogamo. A questo riesci a credere, piccola scienziata?". E poi: "Poi, sono diventato un cattivo ragazzo", così dicendo le sfiora una mano.
La mano. Stringo i pugni. Quella pelle di porcellana finissima che fa di Daniela la meraviglia che è, delicata e preziosa. Lui osa toccare il suo involucro purissimo, e io prendo fuoco. Come si permette, Damiano Re? Dove vuole arrivare, se non sporcare ciò che di immacolato resta nella mia vita?
Scansati, Danny. Accartoccia la fronte, digrigna i denti. Fagli capire che ha superato il limite. Le pelle è pelle.
Ma Daniela non si muove, ride ancora. Bianca lei, più nero del nero lui. Allora, capisco che sta a me intervenire.
"Mi sarei stupita se avesse raccontato di essersi seduto al banco e risposto all'appello, signor Re", mi faccio avanti, intenzionata a separarli. "Il solo fatto che abbia sudato, per ottenere una laurea, a suon di scorribande notturne e mutande per aria la dice lunga".
Damiano mi squadra, impreparato al mio affondo.
Inspiro: "Che poi sia diventato cattivo, questo è indubbio, le viene naturale. O lo era già? In ogni caso, io alla sua innata malvagità credo ciecamente". Gli soffio in faccia: "Nessuna fatica".
Lui sembra ricomporsi, pizzica il bavero della giacca e lo tira, rigido per il fastidio della mia intromissione. Piuttosto che darmela vinta, scivolando in una discussione indecente davanti alla mia coinquilina, passa a un altro argomento: "La nostra Rossella si è cambiata. Sei presentabile, vedo", e per studiarmi meglio arretra di un passo. Tre dita sottili a reggergli il mento.
"Sei bellissima, come sempre", lo frena Daniela. "Il bagno caldo ti ha fatto decisamente bene, Ros".
"Ne avrei bisogno anch'io, dopo un giorno intero passato a leggere queste carte".
Ci voltiamo tutti e tre. Emma sbuffa, seduta al tavolo della cucina, il viso murato da una pila di spessi volumi. Codici o roba del genere.L'ho chiamata io. Si sta occupando dei termini dell'accordo con Le Fèvre, in qualità di legale di Damiano. Non possiamo permetterci di rivolgerci allo studio che ha sempre curato gli affari dell'Agenzia Re: nessuno deve sapere che Damiano è qui. "Vediamo di non complicare la situazione", ha inforcato gli occhiali, appena tornata da Verderaso, e da quelle carte non è più riemersa.
Il giorno intero cui allude, in realtà, è un solo pomeriggio, ma Emma Mossetti è abituata a inventarsi la fatica, finge che le sia stato chiesto di salvare il mondo. Tipico di lei, eppure c'è qualcosa che stona in questa scena illuminata dal lampadario a basso consumo energetico voluto da Danny che, di fatto, non fa chiaro. Piuttosto, offusca.
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Crisantemi fritti tutto l'anno
RomanceSeguito di Crisantemi fritti a colazione (Vincitore Wattys 2020). Quella non era una verità come tutte le altre. Cosa avreste fatto voi, se foste stati al mio posto? Avreste aperto la lettera oppure ve la sareste dimenticata, fingendo di non sapere...