A Rossella e a chi ha la tenacia di restare. Perché l'amore non è altro che questo: esserci.
Ad Aslan e a chi sa tornare. Perché l'amore funziona un po' come una bussola, più noi ci ostiniamo a muoverci più l'ago è impiantato sul nord. E là ci riconduce.
A Samurai e alla Vasaia, le parti migliori di noi.
A Daniela e alla sua amicizia. Perché se l'amato ferisce, l'amico ripara. E anche questo è restare.
A Damiano. Perché è facile cedere alla rabbia, ma ci vuole fegato per cambiare e scegliere di essere semplicemente buoni.
A Daniela e a Damiano, insieme. Perché capita che l'amore sparga luce anche sul nero più nero, e allora ne escono mille e un colore.
A Madame e a Corrado. Perché genitori si nasce, i migliori però lo diventano.
A Yuri e alle delusioni del cuore. Sappi che non sei solo, Conciarini. Passerà.
A Jacques Le Fèvre e al whisky. Che vi serva da lezione: non si tradisce mai il cognac.
A Emma. Perché non è mai troppo tardi per uscire dai ranghi. E poi il rosa, cara Emma, ti dona.
Al maestro Satoshi. Perché non è vero che le cose grandi non entrano nei contenitori piccini. E lui lo prova.
Al Giappone e alle premonizioni d'amore.
Alla Turchia e al diasporo. A tutto ciò che è raro e lontano.
A te, che stai leggendo.
E ai crisantemi fritti, che non hanno perso quel sapore di buono.
Sira
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Crisantemi fritti tutto l'anno
RomanceSeguito di Crisantemi fritti a colazione (Vincitore Wattys 2020). Quella non era una verità come tutte le altre. Cosa avreste fatto voi, se foste stati al mio posto? Avreste aperto la lettera oppure ve la sareste dimenticata, fingendo di non sapere...