Non si sente che il mio respiro, nel buio silenzioso di questa notte che ha chiamato tutti al riposo, ma in cui nessuno - ne sono certa - riuscirà a chiudere occhio. La felicità combina anche questo, non lascia che ci si congedi da lei troppo in fretta.
E così immagino Corrado e Madame stretti sotto le coperte, lo sguardo puntato alle croste delle antiche pitture sul soffitto, che con soddisfazione si complimentano per aver fatto, tutto sommato, un buon lavoro: "Vedo i nostri ragazzi felici, possiamo chiedere di più?", squittisce Marguerite. Ha raccolto i boccoli biondi in una pittoresca retina e cosparso il viso paffuto di crema rimpolpante. "L'apertura della Boutique sarà un nuovo inizio, per tutti quanti".
Un grugnito e Coco si gira su un lato: "Fosse vero. Vorrebbe dire che ce ne saremmo liberati, francese".
"Ma se non puoi vivere senza Alessandro e Damiano! E, non negarlo, ti sei affezionato un pochino anche a Yuri, n'est-ce pas?".
"Sciocchezze, il damerino proprio non lo sopporto. A cena non ha fatto altro che parlare, insopportabile! Vuoi proprio saperlo? Lo preferivo quando se ne stava sulle sue, geloso di quella matta della Rossella. Per non strangolarlo, ho dovuto prendere per il collo la bottiglia di vino".
"Oh, Coco, non esagerare! È loquace, nient'altro. Comunque, non sei stato l'unico. Troppi brindisi in una cena sola. E troppe speranze, così tanti progetti, e l'amore, l'amour fou! Sono cose che fanno impazzire i nervi. Adesso, chi dormirà stanotte?".
"Io, francese. Su, chiudi bocca e occhi, da brava".
Ma Madame, disubbidiente per natura, continua a correre per la stanza con quelle iridi limpide come la sua anima. A un certo punto, la immagino premere il mento contro la spalla di Sermenti: "Potresti darmi ragione almeno per una volta, vecchio caprone. Ammettilo: non erano carini, i ragazzi, radunati al nostro tavolo?".
E poi vedo l'altro scansarla: "Per niente, solo stomaci da riempire. Se mai li hai riempiti, con quelle porzioni per uccellini. Adesso dormi, porco mondo!". Ma - chissà perché -sul volto barbuto e rugoso di Corrado Sermenti, dopo l'imprecazione da cui non si separa mai, credo sia spuntata, nel mezzo di un lungo sbadiglio, la curva del più soddisfatto dei sorrisi.Io, invece, sono tesa. Respiro piano, pianissimo. E procedo ancora più lentamente. Finché, indovinata la sagoma rannicchiata sul divano, mi faccio forza e comincio a canticchiare.
"Non c'è sole quando lei va via. Na na na. Na na na". Quasi mi manca il fiato, ho troppa nostalgia di lei, delle sue bizzarrie. Cantare in questo modo è proprio una di queste.
Il legno scricchiola, sento i piedi particolarmente pesanti.
"Ros?". Si volta di scatto, mi cerca nei punti più scuri della stanza.
E io proseguo, con la voce rotta e stonata: "Non c'è calore quando lei è via. Na na na. Na na na".
La vedo stringersi, forse è arrossita. Sbuffa fuori la commozione e non perde tempo. Mi parla, Daniela, dopo un'intera serata trascorsa a osservarci da lontano, ai lati opposti del tavolo. Davanti a me, una Quiche Lorraine bruciacchiata; sotto al suo naso, un untuoso formaggio Roquefort.
"Non dirmi che hai portato il nostro film all'Angolo delle Essenze...", saltella tra i cuscini imbottiti.
"Può darsi", sventolo la confezione di plastica del disco. "Hugh Grant è un bene primario, in fondo".
"Di prima necessità, concordo", mi regge il gioco, sollevata.
Già, Hugh Grant. Se non ci trovassimo alla tenuta di Madame, potrei tranquillamente credere che questo sia il nostro appartamentino, vista tetti del centro storico, e che il momento sia uno dei soliti rovinati dall'insonnia di Danny, che lei cura con una buona dose di romanticismo davanti al televisore. So di trovarla lì quasi ogni sera, come questa sera. Invece, siamo proprio all'Angolo delle Essenze, è qui che l'evidenza è diventata realtà: Damiano Re è interessato alla donna che meno si merita al mondo. Il fatto è che quella donna - questa donna che ho di fronte - lo contraccambia. E io che combino per ritrovare la serenità? Mi affido ai pop corn.
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Crisantemi fritti tutto l'anno
RomanceSeguito di Crisantemi fritti a colazione (Vincitore Wattys 2020). Quella non era una verità come tutte le altre. Cosa avreste fatto voi, se foste stati al mio posto? Avreste aperto la lettera oppure ve la sareste dimenticata, fingendo di non sapere...