Capitolo 45. Edoardo.

1.4K 54 3
                                    

Busso alla porta della casa gialla e la ghirlanda che vi è attaccata dondola leggermente facendo tintinnare le campanelle che ci sono attaccate.
Sento dei passi provenire dall'interno e poi la porta finalmente si apre.
“Oh ciao Edoardo. Sei già arrivato?” mi chiede sua mamma sorpresa.
“Salve. Ginevra sta ancora dormendo?”
“No, Ginevra è all'università. Mi aveva detto che saresti arrivato dopo pranzo e...”
“Si lo so, volevo farle una sorpresa. Allora la raggiungo la. Grazie mille.”
Faccio per girarmi e andarmene quando sento il suo tocco delicato sul mio braccio.
“Edoardo ti prego. Trattala bene.” mi dice quasi supplicandomi.
Resto un po' sorpreso della sua reazione. Di solito questa frase si dice all'inizio di una relazione e non dopo due anni. In quel momento capisco che sua madre (e ancora di più suo padre) non hanno mai preso seriamente la nostra storia e sembra che solo adesso, con l'arrivo del bambino, si stiano rendendo conto.
“L'ho sempre fatto e lo farò sempre.” le rispondo prima di girarmi e incamminarmi verso l'università.

Quando arrivo davanti alla sua scuola mi rendo conto che non so dove cercarla: la sua università è immensa, ci saranno più di cento aule e io non so neanche se lei sia a lezione.
Decido di chiamarla.
“Edo? Non sei in aereo?” mi dice con tono preoccupato. Sento una gran confusione in sottofondo e mi rendo conto che non può essere a lezione, altrimenti non mi avrebbe risposto.
“Ehm...no. Ecco hanno...hanno spostato il volo. Arrivo stasera tardi.” gli dico inventandomi una balla.
“Ah, ho capito.”
La sua voce trema leggermente e mi sento così in colpa, ma voglio farle una sorpresa a tutti i costi perciò continuo.
“E tu cosa stai facendo?”
“Io sono in bar ma adesso vado a casa.”
“In bar? In quale bar?”
“Quello a scuola. Mi era venuta una fame e non ce la facevo ad aspettare fino a mezzogiorno.”
Guardo in direzione del bar che si trova proprio davanti a me così inizio a camminare in quella direzione.
“Senti ti chiamo quando arrivo ok? Ok ciao.” riattacco senza darle il tempo di rispondere e inizio a correre. Spalanco la porta del bar e la vedo seduta di spalle rispetto me così le vado vicino e quando sono a un passo da lei mi fiondo sul suo collo baciandoglielo ma quando si gira mi rendo conto che non è Ginevra.
“Cazzo scusa ho sbagliato persona.” dico alla ragazza che mi sta fissando come se fossi pazzo.
In un secondo sento la mia faccia diventare rossa e vorrei nascondermi dietro al bancone del bar ma poi vedo Ginevra dall'altra parte della sala che mi guarda con la bocca spalancata.
“Edoardo ma che cazzo fai sei pazzo?” mi urla.
“Ciao amore.” le dico correndo verso di lei sperando che non abbia visto la mia figura di merda ma ovviamente non è così.
“Amore un cazzo!” mi continua a urlare nonostante adesso sia a pochi passi da lei.
“Credevo che fossi tu...da dietro avete gli stessi capelli.” cerco di giustificarmi.
“Gli stessi capelli? Ma sei fuori di testa? Non mi toccare!”
Ginevra mi spinge via infuriata. Solo in quel momento mi accorgo che non era sola: un ragazzo che era seduto al suo tavolo si alza e le tocca una spalla con affetto.
“Vuoi che ti porti a casa?” le dice piano evitando di incontrare il mio sguardo.
“No vuole che ti togli di mezzo.” gli dico io con tono neutro. Cerco di mantenere il controllo e non fare troppe scenate perchè so che peggiorerei soltanto la situazione e Ginevra si infurierebbe ancora di più.
Il ragazzo mi guarda come se gli facessi pena e poi torna a sedersi al tavolino li vicino lasciandosi sfuggire una risata di compassione. Sposta il suo sguardo su Ginevra che è girata di spalle rispetto a lui e le guarda il sedere come se improvvisamente fosse diventata di sua proprietà, come se quella litigata volesse dire che ci siamo già mollati e che è sua di diritto.
A quel punto non ci vedo più: prendo il ragazzo per il colletto e, dopo averlo fatto alzare dalla sedia, lo spingo contro il muro.
Lo guardo negli occhi e capisco: quello stronzo è il belloccio.

Nove mesi per due.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora