Capitolo 71. Edoardo.

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La cena finì poco dopo la rivelazione di Nico. Riaccompagnammo Desirée a casa e tornammo in hotel.
Nei giorni successivi lei faceva di tutto per evitarmi, come se avesse saputo che ero portatore sano di qualche strana e incurabile malattia e io non la cercai più di tanto.

“Edoardo, il mio costume?”
“Di la, da Rosie. Muoviti a cambiarti, mancano dieci minuti.”
La ballerina mi guarda e annuisce sparendo di la.
E' il giorno dello spettacolo e il teatro è già pieno stracolmo di gente. Appena guardo fuori dalle tende rosse mi sale una grande ansia e mi viene da vomitare. In prima fila ci sono tutti i professori e qualche persona che parla con essi che però non ho mai visto. Devono essere persone importanti visto il loro abbigliamento.
Un po' più dietro vedo Nico e Ginevra seduti vicino: lei sbuffa mentre Nico ride divertito. Sorrido sentendomi improvvisamente più tranquillo.
“Edoardo, ma dov'è Desirèe? Manca solo lei.” mi chiede la truccatrice.
“Non è ancora arrivata?”
“No, e ha un trucco piuttosto lungo da eseguire. Non farà in tempo se non si muove.”
“Adesso provo a chiamarla.”
Prendo il cellulare con le mani che mi tremano: non può farmi questo. Parte una voce metallica che mi dice che ha il telefono spento. Sbianco immediatamente.
“Merda.” sussurro.
Mi volto a guardare le ballerine e vedo che sono tutte pronte con il loro costume e perfettamente truccate: sono splendide.
“Mi sa che Desirèe non verrà.” comunico.
I ballerini smettono di riscaldarsi e mi guardano preoccupati ma quando vedono la mia espressione mi sorridono indecisi.
“Vorrà dire che ne faremo a meno.” mi dice uno di loro tranquillo.

Un Babbo Natale con occhiali da sole e capelli colorati sta suonando la sua chitarra elettrica cantando un “Last Christmas” completamente arrangiato in stile rock e tutti gli spettatori cantano con lui contenti. Parte una pioggia di fiocchi di neve e Babbo Natale si inginocchia a terra facendo vibrare la sua chitarra ancora una volta mentre le ballerine lo accerchiano.
Lo spettacolo è finito e tutti si alzando applaudendo. Perfino Vitale lo vedo sorridere per la prima volta e applaudire.
Saliamo tutti sul palco per prendere i nostri applausi che sembrano non finire mai.
Rinaldi dal basso mi mostra un “ok” fatto con le dita soddisfatto e io gli sorrido.
“Scusate, io vorrei fare una comunicazione.” esclama un uomo vicino a Vitale in giacca e cravatta. Qualcuno gli passa un microfono e ci mettiamo tutti ad ascoltarlo.
“Volevo innanzitutto fare i complimenti a tutti voi per questo spettacolo stupefacente. E volevo dire una cosa a quella ragazza...” dice indicando la ragazza bionda vicino a me.
“Io ho una compagnia di ballo, facciamo spettacoli in tutti il mondo. I tuoi professori mi hanno detto che con l'anno nuovo ti diplomi e...hai da fare dopo il diploma?”
La ragazza resta di sasso sorpresa mentre tutti urlano contenti per lei. L'abbraccio soddisfatto che il mio lavoro l'abbia messa in luce davanti a una persona così importante.
In questo momento credo di essere al settimo cielo ma, mentre tutti continuano i festeggiamenti, il mio sguardo cade verso l'entrata.
Una ragazza mi guarda e mi mima uno “scusa” con le labbra per poi sparire dietro la porta e andarsene: Desirèe.
Scendo dal palco deciso a pretendere delle spiegazioni ma due mani mi toccando i fianchi bloccandomi. Mi giro di scatto rabbioso e vedo Ginevra.
“Ehi che cos'hai?” mi chiede preoccupata.
“Io...niente.”
“Dove stavi andando?”
Guardo oltre la porta e vedo il corridoio vuoto come non l'ho mai visto.
“Da nessuna parte.”
“Allora potresti venire da me. Cosa ne dici?” mi dice lei stringendomi a sé e sorridendomi con un sorriso che solo lei può avere.
La bacio cercando di prendere il più possibile il suo sapore, cercando di respirare il più possibile il suo profumo delicato. La bacio e il mondo si ferma completamente. La musica si abbassa, le urla si fanno più confuse. Ci siamo solo noi. Io e l'unica donna che io potrò mai amare così forte.
“Scusate...”
Sento una voce che mi riporta alla realtà facendomi sobbalzare. Mi giro e vedo Vitale che ci guarda.
“De Guidi volevo farti i complimenti e dirti che il tuo voto è stato recuperato. Ma sappi che non avrai un'altra possibilità...vale anche per lei signorina. Immagino sia lei la causa della sua distrazione.”
Ginevra lo guarda imbarazzata mentre io prometto che non capiterà più. Vitale mi guarda poco convinto e se ne va.
“Quel tipo fa paura.” mi dice Ginevra stringendosi a me.
“Ehilà belli!” urla Nico saltandoci addosso.
“Oh Edo, bellissimo spettacolo ma io avrei svestito un po' di più le ballerine. Sai com'è, con tutto il pubblico maschile che c'è qui. In ogni caso io e quella andiamo fuori a cena, venite?” dice indicando una delle cantanti del mio spettacolo.
“No, grazie. Noi andiamo in stanza e prepariamo le valigie per domani.” gli dico sorridendo a Ginevra.
“Certo, certo. Le valigie. Vabbè Edo, nel mio cassetto trovi una scatola di preservativi. Ciao.” mi dice dandomi un bacio forte sulla guancia.
Scuoto la testa guardandolo mentre va verso la ragazza.
“Andiamo Ginny?”
Mi annuisce e ci dirigiamo verso l'uscita.
“Edo, aspetta.”
“Dimmi.”
“Non è che prima possiamo passare a prendere una pizza? Non sono io che la voglio eh. Sono i bambini. Me l'hanno chiesto molto chiaramente.” mi dice indicandosi la pancia.




Buongiorno gente! Ma vi rendete conto? Ho già scritto 71 capitoli. Non vi siete ancora stufati di me?
Comunque..nel prossimo capitolo i tre ragazzi torneranno a casa. Cosa succederà? Il padre di Ginevra avrà accettato Edo o litigheranno di nuovo? Chi lo sa!
Una felice giornata mie care <3

Nove mesi per due.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora