Capitolo 48. Ginevra.

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“Ti prego Edo, andiamo a casa mia.”
“No stiamo qui. Tra un po' torna il papà di Nico e volevo salutarlo.”
“Ok ma poi andiamo via. Per favore.”
“No dopo andiamo in camera.”
“Io non ci voglio stare nella stessa stanza di quello.”
“Quello è il mio migliore amico Ginny.”
Edoardo mi guarda severo e mi fa un cenno come per dire che la discussione finisce qui. L'ultima cosa che voglio è litigare ancora con lui quindi, controvoglia, accetto di stare nella stessa casa con Nico.
“Io aiuto Daniela a sparecchiare allora.”
Mi alzo e prendo un paio di piatti vuoti che ci sono sulla tavola mentre Edoardo mi guarda. Gli faccio un sorriso forzato e vado in cucina dove la mamma di Nico sta lavando alcune pentole e canticchia una canzone che non ho mai sentito.
“Vai a sederti tesoro, ci penso io. Non hai neanche mangiato...vuoi che ti faccia qualcos'altro? Un piatto di pasta o...aspetta dovrei avere del prosciutto in frigo.”
“Non ce ne è bisogno Daniela, davvero. In questi giorni non ho molta fame.”
Mi guarda preoccupata, poi si toglie i guanti in lattice verde e mi si avvicina.
“Non stai molto bene vero? Edoardo mi ha detto...dei tuoi problemi. Sei una donna forte e sono sicura che ce la farai ad arrivare alla fine della tua gravidanza.”
“Lo spero. So che sembra una pazzia ma io la voglio davvero questa bambina perchè è di Edo. La voglio più di qualsiasi altra cosa al mondo.”
Sento che sto per mettermi a piangere di nuovo così soffoco un singhiozzo e faccio un respiro profondo trattenendo le lacrime.
Mi appoggia una mano sulla guancia e mi sorride dolcemente. In quel momento mi chiedo da chi abbia preso Nico e perchè sia venuto su così scontroso con una mamma così dolce.
“Per qualsiasi cosa potete contare su me e Davide. Edoardo lo sa già ma voglio che lo sappia anche tu...anche per quando lui non sarà qua. Se non riuscirà ad essere a tutte le visite io ci vengo volentieri con te Ginevra.”
“Grazie davvero.”
In quel momento la porta d'entrata si apre e una voce maschile dichiara di essere a casa. Sia io che Daniela torniamo in sala da pranzo dove Davide si sta togliendo la giacca e per poi appoggiare anche la sua valigetta sul divano.
“Ciao Ginevra, non sapevo ci fossi anche tu.” mi dice lui dando un bacio sulla guancia a sua moglie.
“In effetti non ero in programma.”
“Sono contento di vederti. E Nico dov'è?”
“Di sopra al telefono. Credo sia una delle sue donne.” dice Edo rivolto a Davide.
“Vado a rovinargli il gioco.” risponde divertito suo padre prima di avviarsi di corsa verso le scale.
Si sente la porta della stanza aprirsi e dopo qualche secondo Nico che urla a suo padre di andarsene furioso.

Mini capitolo ma volevo pubblicarvelo stasera.
Volevo dirvi che non so bene come riuscirò ad organizzarmi dal momento che da venerdì sarò a lavorare giorno e notte per cui volevo chiedervi scusa se non dovessi riuscire a pubblicare un capitolo al giorno come faccio ora. Prometto che farò del mio meglio.
Per un pò però non dovreste preoccuparvi, ho già scritto un paio di capitoli e sono pronti per essere pubblicati.

Volevo anche ringraziarvi per tutte le votazioni e le visualizzazioni. Mi riempite il cuore quando mi dite che vi piace la mia storia perchè ci sto mettendo il cuore!
Un bacio grande e buonanotte per chi lo leggerà stasera.
Sara

Nove mesi per due.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora