34.

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il giorno dopo mi sveglio ritrovandomi la faccia di hanji molto vicina alla mia, urlo dallo spavento mentre lei comincia a ridere.

io: HANJI MA CHE CAZZO FAI SEI SCEMA?!
le sbraito mentre lei continua a ridere.
hanji: SCUSAMI AHAHHAHA.
penso che la sua morte sarà molto vicina. e sarà per mano mia.

hanji: comunque devo parlarti signorina.
dice sedendosi affianco a me.
io: dimmi.
mentre mi verso un po' d'acqua nel bicchiere per poi berla.

hanji: ieri sera vi ho visti.
mi sussurra all'orecchio.
a quelle parole sgrano gli occhi per poi sputare tutta l'acqua sfortunatamente non in faccia alla quattrocchi.
io: in che senso?
chiedo facendo finta di niente.
hanji: tu e levi, vi siete sbaciucchiati ed è già tanto che non ho urlato.
dice cominciando ad agitarsi dalla felicità.

io: E TU COME FAI A SAPER-
hanji: AH MA QUINDI VI SIETE BACIATI SUL SERIO.
mi interrompe urlando, non ci posso credere, sono caduta nella sua trappola come una polla.
è mattina e tu sei sempre una polla da appena svegliata.
ottima osservazione
hanji: IO LO SAPEVO SIN DALL'INIZIO CHE UN GIORNO VOI VI SARESTE MESSI INSI-
la muto tappandole la bocca.
io: zitta non urlare, già non volevo che qualcuno lo sapesse, quindi faresti molto bene a chiudere quella bocca e di non dirlo a nessuno.
dico evidenziando per bene l'ultima parola.
hanji: va bene va bene, mi sto zitta, MA SOLO SE AL VOSTRO MATRIMONIO POTRÒ ESSERE VOSTRO TESTIMONE EH.
comincio a ridere.
io: ok quattrocchi ti accontento.

la ragazza comincia ad urlare di qua e di là felice, il suo sorriso è molto contagioso.

hanji: comunque parlando di cose serie.
si riavvicina nuovamente a me.
hanji che parla seriamente? non ci credo.
neanche io.
hanji: come va con la ferita? sei in grado di poterti alzare per andare alla mensa?
mi chiede alzandomi leggermente la maglia per poi togliere la fascia per cambiarla con una pulita.
io: la ferita va molto bene grazie.. e comunque si penso che possa riuscire a stare in piedi per un po', poi in tal caso fossi in difficoltà mi siedo, tanto stiamo in una mensa, non penso che non ci siano sedie per sedersi.
dico l'ultima frase ridendo.
hanji: ALLORA VIENI! TI AIUTO, LA COLAZIONE È GIÀ PRONTA!
dice euforica.
la solita.

mi alzo delicatamente dal letto per poi perdere l'equilibrio.
hanji: aspetta, non andare di fretta, è da più di un giorno che stai allungata, se ti alzi di colpo è ovvio che la pressione ti si cala.
dice aiutandomi a riottenere l'equilibrio.
io: E TU DA QUANDO SAI STE COSE?
questa versione di hanji intelligente non l'ho mai vista.
hanji: TI RICORDO CHE HO STUDIATO MEDICINA! COSÌ POSSO STUDIARE I MIEI FIGLI GIGANTI!
ah no rieccola, è sempre la solita e unica hanji.

poco dopo riesco finalmente ad alzarmi come si deve e piano piano mi dirigo verso la mensa sotto lo sguardo attento della quattrocchi.. "non si sa mai che cadi come un tronco", questa è la cosa che mi aveva detto dopo averle chiesto il motivo per la quale mi stesse guardando con gli occhi spalancati e concentrati.
neanche quando hello kitty vede la sua scopa preferita in offerta (vi prego non pensate male pt.2).

dopo due minuti mi ritrovo davanti alla porta della mensa, stavo per aprirla quando poi vedo un esemplare di corvino nano dirigersi verso di noi.
levi: ah eccoti sei qui, ero venuto a  cercati nell'infermeria ma non c'era nessuno nella stanza quindi avevo dedotto fossi qui. come va?
spiega per poi chiedermi voltando il suo sguardo verso la mia ferita coperta.
io: va meglio, ora entriamo che ho fame.

hanji: NON VI DATE NEANCHE UN BACIN-
io: zitta.
levi ci guarda stranito.
io: dopo ti spiego.
dico roteando gli occhi lui annuisce ed entriamo.

i miei amici mi guardano stupiti e contenti allo stesso tempo.
subito dopo mi abbracciarono in gruppo facendo attenzione a non farmi male.
non potevo chiedere amici migliori.
jean: allora, come va la mia nana preferita?
dice sfoggiando il suo solito sorriso.
io: bene bene e invece? il mio cavallo preferito come sta?
dico prendendolo in giro come lui aveva fatto con me due secondi fa.
jean: io sto benissimo.

sasha: ok ma adesso possiamo andare a mangiare?
dice mentre la sua pancia continuava a brontolare, si può sentire il suo brontolio anche da qua, ma secondo me ha veramente un buco nero invece di uno stomaco, io l'ho sempre detto.

larray: hai bisogno d'aiuto t/n?
mi chiede preoccupando notando un po' la mia difficoltà nel camminare a causa del dolore.
io: tranquillo, devo solamente fare due passi, non morirò mica.

ci sediamo e al nostro tavolo ci mancano tre posti, ovvero quelli dei pezzi di merda, solo ora mi accorgo che non è morto nessuno nella missione.
io: mi fa piacere che siete sopravvissuti alla missione.
dico sinceramente, i miei compagni mi guardano stupiti, non ero la solita a mostrare segni d'affetto ed io lo so meglio di loro.
grazie al cazzo è ovvio che sai le cose tue meglio degli altri.
e statti zitta volevo dire una cosa poetica.

finiamo di fare colazione e cominciamo a parlare un po' giusto per far passare il tempo.
sasha: non vedo l'ora arrivi il pranzo!
dice felice con occhi sognanti.
connie: sasha, abbiamo finito di fare colazione un minuto fa-
dice esasperato dalla sua amica, beh come biasimarlo, sasha è un caso perso se si parla di cibo.

poco dopo ci interrompe erwin richiamando l'attenzione di tutti sbattendo sul tavolo diverse volte, ormai non mi prendo più un infarto dai suoi improvvisi rumori, ci sono abituata, anche perché ho hanji che è come se mi tenesse sotto allenamento dal primo giorno che sono arrivata qui.
erwin: innanzitutto volevo dirvi buona vigilia a tutti voi e sia oggi e sia domani vi è concesso il giorno libero, potete passare il pomeriggio con i vostri genitori o con i vostri amici, però durante sia l'ora di pranzo che l'ora di cena vi chiedo cortesemente di restare qui così che tutti noi insieme possiamo celebrare questi giorni, come una vera e propria famiglia.
queste ultime parole mi fecero riflettere tanto.
"quindi ho una famiglia?"
questa era la domanda che mi stava tormentando la testa.
insomma, ho trovato finalmente delle persone che ci tengono veramente con me ed ho trovato una persona che è riucita a prendere il mio cuore,

si,

sto parlando proprio di lui..

di levi ackerman.
o meglio dire, di hello Kitty.

insomma, quella persona la quale solo ieri sera ne ho conosciuto il vero lato, o forse, uno dei suoi tanti lati, e come ho detto molteplici volte ormai, non mi ci abiruerei mai al suo modo di esprimersi, ogni giorno lo conosco sempre di più e piano piano realizzo quanto cavolo può essere attraente con quei suoi occhi che scrutano i miei mentre ci scambiamo gli sguardi, i suoi ciuffi di capelli che ricadono perfettamente ai suoi grigi occhi la quale di notte brillano insieme la luna, con quelle sue piccole labbra dove non avrei mai pensato che un giorno si potessero scontrare con le mie facendo nascere così un delicato bacio, con il suo-

ok abbiamo capito, non c'è bisogno di continuare.
giusto, giusto, hai ragione, di quello ne riparleremo in un'altra occasione.

solo parlando di hello kitty mi accorgo di una cosa...
se oggi è la vigilia...
e domani è natale...

CAZZO.

DEVO COMPRARE IL REGALO PER IL COMPLEANNO DI QUEL NANO.

spazio autrice
WE MALANDRINI COME VA LA VITA?
scusate se ieri non ho pubblicato ma ero stanchissima (le persone nel gruppo testimoni)
MA ORA ECCOMI QUI EHHEHE

comunque cambio idea.
l'idea di creare il gruppo è stata la peggiore che io potessi mai avere avuto.

sono constantemente minacciata, soprattutto da Chiara e Viola,
perché devo pubblicare altri capitoli.

PERÒ DEL RESTO VOGLIO BENE A TUTTE HEHEHE (tranne a viola ovviamente mwah ✨❤️)

rivali [levi x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora