38.

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questo pomeriggio era passato più  veloce del solito..

mi metto la mia divisa che hanji mi aveva lasciata sulla sedia, mi pettino i capelli e comincio a dirigermi verso la mensa.

appena entro noto che è per lo più vuota allora me ne approfitto scegliendo un posto, visto che l'altra volta a pranzo io e quell'hello kitty non siamo riusciti a scegliere i posti perché in pratica eravamo gli ultimi ad arrivare, ma fortuna vuole che gli unici posti erano vicini.

poco dopo entra hello kitty e, come mi aspettavo, si siede affianco a me.
levi: come va con la ferita?
dice iniziando la conversazione.
io: l'effetto dell'anestesia se ne sta andando, un po' si sente, stessa cosa vale per l'antidolorifico che ho preso stamattina.
dico sbuffando, in effetti la ferita mi cominciava a fare più male del solito, non è un dolore allucinante però si fa sentire.

detto ciò sento un tonfo provenire  dalla porta, mi giro verso il rumore e vedo un esemplare di faccia di cavallo che respirava faticosamente, molto probabilmente perché ha corso, si gira un po' in tondo, spaesato per poi finire lo sguardo su di me che, appena mi vede, ricomincia a correre e si dirige verso di me.

jean: T/N! DEVO ASSOLUTAMENTE PARLARTI IN PRIVATO.
dice ancora col fiatone urlandomi praticamente dentro l'orecchio.
io: jean che succede?
jean: VIENI CHE TI SPIEGO.
ma che gli prende a questo.
siccome sembrava essere un'emergenza, mi alzo il più veloce possibile, però una fitta sull'addome rovina il momento.
segno che ogni tipo di effetto di tutte le medicine che ho preso oggi, è finito.

levi: vengo anche io, così aiuto t/n che non sembra essere in ottime condizioni in questo momento, oppure glielo dici dopo.
dice quel nanetto con un'aria di gelosia.
jean: stia tranquillo, l'aiuto io, poi mi scusi ma preferisco stare in un posto nascosto dagli altri perché la cosa che le devo dire è abbastanza importante e imbarazzante.
io: o-ok(?)
dico molto confusa, a quella risposta jean poggia il mio braccio sopra per mettermi più comoda, mi alzo delicatamente, dò un ultimo sguardo ad hello kitty che sembrava esser abbastanza infastidito.
allora per "tranquillizzarlo" dico a jean.
io: facciamo veloce perché non voglio essere in ritardo, una volta che sono in anticipo..
alzo gli occhi sbuffando.
jean: tranquilla ti spiegherò in modo veloce.
dice portandomi via dalla mensa per poi dirigersi verso un angolino remoto del quartier generale.

io: dai fai veloce.
dico appoggiandomi sul muro per essere più comoda, mentre la faccia da cavallo era davanti a me.
jean: mi devi aiutare con una cosa.
dice abbastanza timido.
io: e fin qui ci sono arrivata, vai avanti.
dico incitandolo a continuare il più veloce possibile.
jean: ecco mi piace una ragazza e-
io: SERIO, CHI È?
lo interrompo fomentata.
jean: è una della legione di gendarmeria.
dice prendendosi più confidenza.
io: oddio che schifo la gendarmeria, ricordo ancora quando poveretti, cercavano di catturare me e i miei amici, te ne potevi scegliere una migliore.
dico ridendomela, immersa nei ricordi.

jean: si sul fatto che la gendarmeria fa schifo concordo, ma quella ragazza è molto carina e vorrei un tuo aiuto.
la faccia da cavallo che chiede aiuto a te? controlla se ha la febbre.
era proprio quello che stavo per fare.
io: e dove l'hai conosciuta questa ragazza?
jean: ero al turno di guardia qualche giorno fa e c'era anche lei e da lì ci siamo conosciuti, è una ragazza molto bella e decisamente più solare di te.
dice ridendo alle ultime parole.
io: mi stai appena dicendo che c'è una ragazza migliore di me? nah non credo, ma comunque forse.. e dico forse potrei aiutarti.
dico mettendomi a braccia conserte.

jean: AAH! GRAZIE! SEI LA MIGLIORE AMICA CHE TUTTI VOGLIONO AVERE!
dice cercando di abbracciarmi mentre io allungo le braccia di fretta per mantenere la distanza con lui, ancora un po' frastornata dal fatto che mi considera come una "migliore amica", non sono abituata a queste cose. non so se essere disgustata o felice.

rivali [levi x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora