14 (pov's levi)

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questo capitolo sarà interamente dedicato dal punto di vista di levi per descrivere meglio cosa è successo durante l'assenza di t/n

pov's levi

dopo quella lunga nottata cercando miseramente di dormire mi sveglio e mi guardo allo specchio, sembro un cadavere, ma questi son dettagli.
per svegliarmi meglio mi faccio una doccia fresca, mi rilasso per gli ultimi 5 minuti, sapendo che sarà una lunga giornata tra lo sgridare i cadetti perché faranno un casino da qualche parte, soccorrere qualche mocciosetto che si metterà in pericolo da solo, lamentarmi dello sporco che c'è in questo posto, intromettermi in una lite tra la faccia da cavallo e quello che vuole subito morire.. tipico.

e poi t/n, mi aspetteranno altre 93838 litigate con lei, perché fa la solita irrispettosa nei confronti di tutti.
in realtà lo fa solo con te, con gli altri si comporta piuttosto bene.
tsk, allora perché si comporta così.
beh non penso voglia parlare con qualcuno che non gliene frega niente di lei.
ottima osservazione, ma lo sai cosa è successo con le ultime persone che mi sono affezionato..
sisi lo so meglio di te però comunque sei affezionato a hanji ed erwin no?
si, però li conosco da tanto tempo e lei la conosco da poco e poi mi hanno "salvato", mi hanno fatto uscire dal mondo sotterraneo, anche se sapevo cavarmela benissimo da solo.

dopo un po' realizzo che, in tutto ciò, stavo pensando a t/n, scuoto la testa per riprendendo coscienza, molto probabilmente sono distratto per i sensi di colpa di ieri sera.. ok la smetto, levi che cazzo stai dicendo, mi sembri un cane bastonato.
e rieccolo che parla in terza persona.
statti zitta coscienza inutile.

mi metto la divisa e con passo deciso vado alla mensa bevendomi il mio solito tè.

x: LEVIIIIIIIIII
sento da dietro, sobbalso dal rumore improvviso, ma non mi giro, sapendo già chi fosse che mi stava urlando, beh.. non ci vuole tanto a capirlo, chi può essere se non la quattrocchi.

arriva correndo verso di me con il fiatone, si appoggia con la mano sul tavolo la quale ero seduto e aspetto di ascoltare che cosa ha di importante da dire.
hanji: PER LA MISSIONE POSSIAMO PRENDERE DEI GIGANTI?
chiede con occhi sognanti.
tsk, tipico di lei.
io: hanji, te lo dico per la 9293837 volta. no.
hanji: ma se te l'ho chiesto solo una volta.
io: una volta per tutte le missioni che abbiamo fatto.
dico affermando mentre la quattrocchi contrattaccò subito.
hanji: EDDAI LEVIII, È PER UN ESPERIMENTOOO.
dice con un tono triste e annoiato, come quando i bambini non ricevono il loro giocattolo preferito a Natale.
io: o davvero? non mi dire.
dico sorseggiando il mio tè.

Erwin: non è male come esperimento levi, dovresti ascoltarla.
sbuca da dietro.
io: tsk, dimmi.
dico affranto.
hanji: YEY, ALLORA, CHE NE PENSI, DI ADDOMESTICARE I GIGANTI?
questa è forata, quasi sputo la bevanda.
io: addomesticare i giganti? non sono mica dei cani quattrocchi, non so se te ne sei mai accorta.
hanji: LO SO MA TUTTO SI PUÒ ADDOMESTICARE, ALMENO PER CAVALCARLI, SARANNO MOLTO PIÙ UTILI DEI CAVALLI.
io guardo stupito erwin.. lui ritiene veramente che questo sia un bel piano? o Gesù aiutatemi.
io: tsk, io non cavalcherò mai quegli esseri sporchi.
hanji: neanche se li puliamo?
io: tu fammi vedere quanto sarà efficace cavalcare un gigante, poi ne riparliamo.
hanji: QUINDI È UN SI?
gli occhi della quattrocchi si riaccesero.
io: tsk, si.. ma io non vi aiuto.
hanji: OHSSY! LEVI NON TE NE PENTIRAI!
io: ne dubito.

detto ciò entrano anche i cadetti per fare colazione.
hani: oh, devo andare un attimo da Larray e Samantha per parlare di t/n su una cosa, ci vediamo dopo con i riscaldamenti.
ora che ci penso t/n non c'è nel solito tavolo insieme ai suoi amici, anzi, non c'era proprio.

tsk, mi alzo dal tavolo e mi dirigo verso il solito luogo dove noi caporali ci riscaldiamo, c'erano già alcuni che si stavano già riscaldando, allora inizio anche io, anche se ero abbastanza stanco per ieri sera.
poco dopo si aggiungono anche hanji ed il comandante erwin.
li saluto con un cenno del capo e loro ricambiano.
hanji: facciamo corpo a corpo.
mi sfida la quattrocchi.
io:tsk, ti piace perdere?
la sfido anche io mentre un ghigno si fece spazio sul mio volto.
hanji: questo lo vedremo.
mi sferra un pugno che schivo, le prendo un braccio scaraventandola per terra, ma lei si alza subito tirandomi un calcio sulla pancia, le faccio lo sgambetto che shiva, facendomelo a me, cado tirando una testata.
hanji: ups, scusa.
dice porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi, io la afferro per poi farla cadere, bloccandole i polsi.
io: mai abbassare lo sguardo quattrocchi.

dico rialzandomi per poi pulirmi dalla terra che avevo addosso, mentre vedevo una hanji furtiva tentata di farmi cadere di nuovo, ma mi scanso.
lei mi guarda delusa.
hanji: eddai volevo fare la stessa cosa che hai fatto a me.
dice incrociando le braccia.
io: tsk, povera illusa.
dico alzando le spalle.
hanji: hey nano parla per te!
io: quante volte te lo devo dire che non mo devi chiamare così.
hanji: nah, è divertente.
dice mentre fa una piccola risatina.
io: non lo è.
hanji: lo è.
io: non lo è.
hanji: lo è.
io: non lo è.
hanji: lo è.

continuiamo così all'infinito fin quando non arriva l'ora di pranzo.
arriviamo alla mensa e vediamo che erano già tutti lì, tranne Samantha, Larray e T/n.
questi ragazzini non li capirò mai.
vado verso i tavoli dei caporali e comincio a mangiare quello che c'era dentro il piatto, mentre sentivo la quattrocchi spiegare a tutti i nostri colleghi la sua "fantastica" idea su come addomesticare i giganti.

poco dopo arrivarono Larray e Samantha aprendo la porta do colpo e con forza.
Samantha: T/N È SPARITA!
urla richiamando l'attenzione di tutti coloro che c'erano in mensa.
jean: in che senso sparita.
larray: stavamo parlando con lei di un nostro fatto, poi se n'è andata dicendo che non voleva più parlarne, pensavamo andasse al cortile per stare un po' da sola, quindi l'abbiamo lasciata stare e siamo andati all'allenamento, poi visto che è ora di pranzo siamo andati in camera sua nella speranza fosse tornata, ma non c'era, allora abbiamo controllato il cortile e non c'era, abbiamo fatto il giro di tutto il quartier generale e non c'era.
dice l'amico tutto d'un fiato, vedo jean di colpo alzarsi, sistemarsi il movimento tridimensionale e andare a passo svelto verso la porta della mensa intendo ad uscire da lì.

connie: jean, dove stai andando?
chiede preoccupato.
jean: a cercarla no?
dice per poi uscire e cominciare a correre.
armin: MA DA SOLO NON CE LA FARAI, JEAN RITORNA INDIETRO.
dice quella faccia da cocomero direzionandosi verso la faccia da cavallo. lo fermo.
io: armin, lascialo andare.
lui mi guarda sospeso.
io: dividiamoci in squadre, ognuna di quest'ultima si occupa di controllare una parte. Erwin, cosa ne pensi?
dico chiedendo il consenso dal comandante.
Erwin: è un'ottima idea.
erwin, comincia a dividerci in squadre ed io ero con eren, mikasa e armin, bene, ho beccato proprio il trio perfetto..

rivali [levi x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora