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NSFW WARING⚠️
beh oddio non pensate sia quello eh, però diciamo che c'è una piccola parte un po' ✨spicy✨

io e la quattrocchi ci dirigiamo in infermeria e mi allungo al solito lettino per poi alzare delicamente la maglia quanto basti per far vedere la ferita.

hanji: vedo che l'hai trattata con cura la ferita, non ci avrei mai creduto che mi avessi ascoltata.
dice ridendosela.
io: ovvio, non voglio morire.. ceh oddio-
hanji: NO, LEVA I PENSIERI NEGATIVI .
mi interrompe.
beh io non è che ho voglia di vivere, anzi, starei tanto bella a non fare un cazzo.
il mio sogno.
però prima devo vedere, reiner bertholdt e annie morti.
davanti ai miei occhi.

hanji: ok è ora di toglierti i punti, però ho bisogno di un assistente.... LEVIIII
urla chiamandolo.
io: HANJI CHE CAZZO TI URLI.
stai urlando anche tu.
si ma mi ha fatto prende un infarto.
hanji: sennò non mi avrebbe sentita.
dice alzando le spalle.

levi: hanji che cosa vuoi.
dice entrando scocciato dalla stanza, per poi notarmi distesa sul letto con la maglia alzata, lui abbassa subito lo sguardo e cerca di guardare altrove.
hanji: devi farmi da assistente! le devo levare i punti.
dice indicando la ferita.
levi: tsk, ok.
si mette davanti al lato opposto del letto dove si trovava hanji sempre cercando di non guardarmi per l'imbarazzo.

hanji: scusami t/n, potresti toglierti la maglia? così ci è più comodo.
io annuisco e senza pensarci mi levo la maglia rimanendo in reggiseno, solo dopo aver visto la faccia di levi ho capito dove voleva andare a parare hanji che intanto mi guardava con un sorriso malizioso.
appena finisce di levarmi i punti giuro che l'ammazzo.
il mio sguardo poi si gira nuovamente su di quel hello kitty che tra un po' scoppiava per quanto era rosso e per quanto era concentrato a non guardare in quel punto, anche se sono coperte comunque si vedono le forme.
non so se essere in imbarazzo per gli sguardi che mi fa hanji o per quell'hello kitty ciclato.

hanji: ok cara t/n, inanzitutto ti faccio un'anestesia locale così che non senti niente.
dice per poi iniettare qualcosa vicino alla ferita tramite una siringa.
hanji: perfetto, nel mentre che io prendo l'attrezzatura tu levi ogni tanto controlla se l'anestesia ha fatto effetto tastanto i contorni della ferita.
dice per poi alzarsi dalla sedia facendomi un occhiolino sorridendo per poi dirigersi verso quell'armadietto poco distante da noi.
ma davvero fa? non ci posso credere.
levi: non se lo può fare da sola?
dice per evitare questa situazione imbarazzante.
hanji: no, per lei sarebbe difficile capire da sola, lo deve fare per forza un'altra persona.

passano tre minuti di puro imbarazzo.. ed ecco che arriva il momento clue, sento levi che sospira per poi avvicinarsi di più a me allungando la sua mano verso il mio addome.
prima che la sua mano facesse contatto col mio corpo, si ferma un po' indeciso dopo di che comincia a tastare l'addome.
levi: senti qualcosa?
dice un po' imbarazzato.
io faccio un "no" con la testa.
levi: ok, dimmi quando cominci a sentire qualcosa.
dice scendendo sempre di più per vedere fin quanto si è estesa l'anestesia.
io: da qui.
dico fermandolo, era a malapena sotto il mio obellico e solo Gesù sapeva quanto io volessi evitare questa situazione.

levi: vediamo dall'altra parte.
dice salendo con le dita costretto a guardare in quel punto per evitare che sbagliasse a tastare, poi si ferma poco prima del mio reggiseno posizionandosi al centro di quest'ultimo.
mi guarda poi negli occhi.
levi: posso..
dice per poi diventare ancora più rosso ma allo stesso tempo cercando di mantenere la sua solita faccia fredda.
annuisco anche io abbastanza imbarazzata, lui poi comincia a passare in mezzo al mio seno.
mano a mano che va avanti i suoi movimenti diventano sempre più insicuri e titubanti.
io: ok da qui comincio a sentire.
dico fermandolo nuovamente, a metà del percorso.
a quelle patole hello kitty leva immediatamente la mano, sembrava non aspettare altro, anche se allo stesso tempo, un po' deluso, forse perché un lato di sé voleva continuare quella tortura e solo a questo pensiero le mie ovaie partono per la luna e la mia faccia diventa talmente rossa che Po dei Teletubbies mi avrebbe invidiata.

hanji: avete fatto? perfetto, levi, mi fai vedere quali sono i limiti?
certo che questa quattrocchi è proprio una stronza.
levi: tsk, qui *poggia il suo indice ed il medio poco sotto il mio ombellico* e qui *poggia le stesse dita il mezzo al mio seno*
questa volta si muoveva con più sicurezza, forse perché si era abituato o perché ha capito che avrebbe comunque avuto il consenso da parte mia.

hanji: uuh, va bene, tieni queste sono le cose che piano piano dovrai passarmi durante le rimozione dei punti.
dice passando quello che aveva preso dall'armadietto ad hello kitty.
quest'ultimo annuisce per poi fare  come detto.

time lapse.
dopo una mezz'ora intensa tra, hanji che stava impazzendo perché aveva paura che l'anestesia smettesse di fare effetto di colpo e levi che ormai ci aveva preso gusto a guardarmi in quel punto e non sapevo se sentirmi infastidita o imbarazzata per ciò, finisce finalmente "l'intervento".

la quattrocchi mi mette una nuova benda per poi ridarmi la maglia.
hanji: ok qui abbiamo finisvo.
dice pulendosi le mani.
levi: io devo andare in bagno-
dice abbastanza frettoloso con le mani dentro la tasca.

hanji: guarda che effetto gli hai fatto.
dice ridendosela.
io: hanji io ti uccido.
dico ancora imbarazzata, ma anche sollevata dal fatto che questa tortura sia finita.
hanji: e perché? in fondo lo so che ti è piaciuto anche a te.
il solito sorriso malizioso spunta sul volto della ragazza che mi stava parlando.
io: hanji ma sei scema, stiamo insieme da poco più di un giorno, è stato imbarazzante quello che è successo.
dico sbuffando.
hanji: e quindi? c'è chi si mette insieme facendolo.
dice riferendosi a quella cosa lì, insomma avete capito.
io: e io non sono quel tipo di persona.
dico incrociando le braccia.
ah questo lo vedremo bella.
no oddio ti prego non ti ci mettere pure tu.
ma lo hai visto come ti guardava, sei fortunata che nella stanza c'era anche hanji, perché già avresti perso la tua carissima verginità.
ah giusto sono ancora verg-
ASPE COS- NO COSCIENZA STAI ZITTA, mi stava semplicemente guardando, non vuol dire che voleva farlo.
ohssy invece, lo hai visto pure tu come è uscito da questa stanza, molto probabilmente adesso sta soddisfando i suoi problemi in bagno da solo, poverino, perché non vai ad aiutar-
SMETTILA.

hanji: t/n tutto bene? sei tutta rossa, nonché prima non lo eri eh, però adesso non c'è levi.
dice risvegliandomi dai pensieri.
hanji: NO ASPETTA NON DIRMI CHE STAVI IMMAGINANDO-
io: NO, NON STAVO IMMAGINANDO NIENTE, ORA LASCIAMI IN PACE.
dico cacciandola dalla camera, finalmente ero sola.

dopo due minuti sento bussare alla porta.
sbuffo alzandomi dal letto sapendo già chi fosse la persona che stesse bussando.
io: hanji ti ho detto di- oh buonasera comandante.
dico aprendo la porta notando un sopracciglione davanti a me invece che una quattrocchi, come mi aspettavo.

erwin: ciao t/n, volevo avvertirti che la cena è quasi pronta e siccome volevo che tutti fossero puntali vi sto chiamando uno ad uno un po' prima.
dice spiegando la situazione.
io: ok, va bene, allora comincio a prepararmi.
saluto cordialmente erwin per poiu chiudere la porta.
questo pomeriggio era passato più  veloce del solito.

spazio autrice.

salve malandrini.
no aspetta.
la storia ha quasi 2k stelline.
MA CHE CAZ SIETE SERI.

*piccola lacrima dalla felicità che scende*

COMUNQUE NIENTE VOLEVO DIRVI CHE VIOLA È UNA ZOCCOLA.
(scherzo ci amiamo mwah)

rivali [levi x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora