27.

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ed ecco che inizia a parlare del suo nuovo piano...

erwin: so che  questa cosa non vi farà molto piacere, ma domani dobbiamo andare di nuovo in missione.
a quelle parole iniziò un bisbiglio da parte di tutti, mentre t/n era pietrificata, come biasimarla, già non aveva ancora ben accettato la morte della sua migliore amica, figuriamoci se in questa prossima missione perderà qualcuno di importante per lei.

jean: mi scusi, ma perchè dobbiamo andare di nuovo in missione?
chiede quella faccia da cavallo ancora abbracciato a lei, più forte di prima come per proteggerla e consolarla, strinsi i pugni, dovevo essere io, non quel moccioso di merda.
erwin: a richiesta urgente di hanji, dovremmo catturare qualche gigante, inizialmente avevamo pensato al fatto di provare ad "addomesticarli", però poi abbiamo preferito di scartare questa idea, anche perchè ci è venuta una idea molto più affascinante, iniziandoli a poterli studiare grazie all'intelligenza del caporale hanji e forse finalmente potremmo scoprire il segreto dei giganti.
tsk, bene, così questi mammocci hanno più possibilità di morire, grande erwin, fai venire l'ansia un po' di più ai cadetti, tanto in pratica non li stai trattando come esche viventi.

erwin: levi.
richiama la mia attenzione, mi giro verso di lui aspettando che lui continua a parlare.
erwin: dovrai scegliere i membri della tua nuova squadra personalmente, non puoi andare in missione senza una squadra.
giusto, è vero, quasi dimenticavo che non avevo più una squadra.
guarda il lato positivo, se aggiungi t/n nella tua squadra potrete vedervi di più.
tsk, zitto, se proprio devo scegliere t/n è per le sue capacità.
si certo come no.
madonna sei fortunato che sei solo una coscienza, sennò ti avrei già preso a pugni in faccia parecchie volte.
dopotutto sono la tua coscienza, non potresti picchiarti da solo, anche se non sarebbe male come immagine.
oggi sei più irritante del solito.

erwin: allora?
mi risveglia.
io: tsk, va bene, allora.. scelgo.. t/n.
lo sapevo.
smettila.
 intanto la ragazza si mette affianco a me.
io: poi larray, connie, sasha, bertholdt, annie, rainer, eren, mikasa, armin.
non avevo chiamato jean, non lo sopportavo più, non lo volevo neanche vedere.
appena ho finito di nominare tutti, t/n guarda prima me e poi jean con uno sguardo triste.
"dopotutto aveva bisogno di qualcuno che le stia sempre vicina" penso..
io: e jean...
dico quasi sussurrando, poco dopo lui fece un grande sorriso e la stessa cosa la ragazza.

jean: a quanto pare mi tocca pure sopportarti in squadra.
dice ridendo mentre lei come risposta gli tira una gomitata.
t/n: pensa per te faccia da cavallo.
dice ridendo.
mi sentivo strano.. quasi triste.. forse sono intervenuto troppo tardi? forse non sono quello adatto?
tsk, cosa vado a dire, sembro un ragazzino depresso in preda al suo primo amore.

pov's t/n

levi: e jean...

consideratemi pure la persona più felice del mondo, ero in squadra con tutte le persone a cui tenevo di più.
hai visto? hai qualche speranza con levi, ti ha chiamata per prima hehehe.
ti ricordo che sono sotto la sua custodia, mi sembrava ovvio che mi chiamasse.
si ma anche eren è sotto la sua custodia, ma è stato uno degli ultimi ad essere chiamato.
beh è andato in ordine, io ero più nella sua visuale e quindi mi ha chiamata per prima.
fatti due domande sul perchè tu eri nella sua visuale..
la smetti? non gli piaccio e non gli piacerò mai, punto e basta e neanche a me piace, lo considerò più come un amico e basta.

erwin: bene ora iniziate pure a riscaldarvi per la giornata di domani, miraccomando non stancatevi tanto.
tutti: SISSIGNORE.
facciamo il nostro solito saluto e usciamo dalla mensa.

mi dirigo verso il cortile per fare un riscaldamento individuale, poi però sento una voce dietro di me.
levi: oi mocciosa.
mi giro verso l'hello kitty mentre lui continuava a camminare verso di me.
levi: come mai ti alleni da sola?
mi chiede una volta raggiunto mentre io rilassavo i muscoli delle spalle.
io: beh, i riscaldamenti guidati dagli altri caporali non mi piacciono tanto, ho sempre avuto un metodo tutto mio per riscaldarmi, semplice ed efficace.
rispondo sinceramente.
levi: mh, voglio provarlo anche io questo tuo modo di allenarsi, vai insegnami.
io lo guardo stupita.
io: e quindi adesso sono diventata io la maestra e tu l'alunno.
dico con fare altezzoso facendo un ghigno.
levi: tsk, non succederà mai, sono perfino più grande di te.
io: e si grazie, di un anno.. ora che ci penso, quest'anno farai 18 anni, ah che bello sarai un hello kitty vecchio.
dico ironica mentre lui mi lancia un sasso sulla tempia.

io: va bene, va bene, signor son sempre ciclato dai, iniziamo gli allenamenti.
levi: la smetti di darmi soprannomi?
sbuffa.
io: mai.
risposi sfidandolo.
lui: la mettiamo così?
si avvicina a me con un sorriso molto cupo.
io: che vuoi fare?
dico indietreggiando.
levi: ah no niente di che..
dice per poi afferrarmi e cominciarmi a fare il solletico.
io: SMETTILA!!
urlo per poi ricominciare a ridere.
levi: come mi chiamo?
mi chiese sorridendo mentre continuava a farmi il solletico.
io: hello kitty.
levi: risposta sbagliata.
comincia a farmi il solletico ancora più forte, mi mancava il respiro tra un po'.
io: TI PREGO NON CE LA FACCIO PIÙ.
levi: tu rispondi bene alla mia domanda e poi la smetterò.
io: LEVI, TI CHIAMI LEVI!!!

finalmente si stacca da me e potevo di nuovo respirare, mi asciugo le lacrime dal ridere mentre osservavo il moro che ho davanti a me con un ghigno, abbastanza soddisfatto.

io: ok adesso possiamo iniziare.
lui annuisce e comincio a spiegare ogni esercizio, sembrava tutto facile, poi però arrivò l'esercizio di equilibrio.
io: devi stare con un piede poggiato per terra e con l'altro steso verso all'indietro.
dico per poi fare l'esercizio in modo tale che gli potesse sembrare più chiaro.
levi: così? 
imita la mia posizione, poi però dopo forse due secondi cade di faccia ed io non posso fare altro che cominciare a ridere.

io: dai afferra la mia mano.
gli porgo la mano per aiutarlo ad alzarsi e lui fa come richiesto, poi però tira il mio braccio verso di lui facendomi cadere addosso a lui.
io: ma sei scemo?
levi: così impari a ridere di me.
dice ghignando, oggi è in vena di fare ghigni a quanto pare, poi però mi accorgo della situazione: ero palesemente sopra di levi ed eravamo tutti e due allungati. 
appena elaboro per bene mi tolgo subito da lì tutta rossa in faccia, mi alzo e mi scrollo tutta la terra che avevo sui vestiti.
levi: che c'è, non mi aiuti più ad alzarmi? sono vecchio sai, ho bisogno di aiuto.
dice guardandomi come un cane bastonato.

sbuffo sorridendo dalla situazione e lo aiuto ad alzarsi.
levi: grazie mille mocciosetta, tu si che hai rispetto per i più anziani.
appoggia una sua mano sui miei capelli accarezzandoli delicatamente.
io: allora lo ammetti che sei vecchio?
dico guardandolo con tono di sfida e come risposta ricevo una sua gomitata sul mio fianco.
io: ormai il mio fianco è diventato un unico livido per quante volte mi hai tirato una gomitata.
dico massaggiandomi quest'ultimo.
levi: sei tu che te le cerchi.
dice alzando le spalle.

io: oh, no, ora sono ferita perchè un hello kitty mi ha tirato una gomitata, dovrei andare alla mensa per pranzare visto che l'ho saltata per allenarmi, non è che potresti farmi da taxista personale?
faccio la ripicca per la questione del "vecchio".
levi: tsk, non ero in ferie?
chiede sorridendomi.
io: non più.

lui rotea io gli occhi e mi prende inaspettatamente in braccio facendomi prendere un infarto, mi teneva a modi sposa, come sempre.
levi: ti giuro che se ci vede qualcuno e fraintende tutto ti ammazzo.

spazio autrice

TANTI AUGURI LEVI (che ha il cazzo lung- )
VOLEVO DIRE.
E TANTI AUGURI A TUTTI VOI DI BUON NATALE 🌟🏃🏻‍♀️

rivali [levi x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora