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pov's t/n
era una semplice giornata come le altre: io seduta sul tetto della mia casa insieme ai miei amici: Samantha e Larray.
stavamo guardando sopra di noi dove di solito c'è il sole e il cielo azzurro, ma a noi era un caso a parte... da noi c'era la terra, solo terra.
eh già, abitiamo in una città sotterranea dove se hai qualche soldo sei fortunato.
come al solito io e i miei amici stavamo aspettando che arrivasse il solito carro pieno di cibo in modo tale che tramite il movimento tridimensionale, rubato dalla legione della gendarmeria, potevamo tranquillamente passare lì volando e rubare il più possibile.

larray: oi t/n, il nostro obbiettivo è in avvicinamento.
dice indicando la strada davanti a noi, guardo dove aveva indicato ed effettivamente aveva ragione.

io: preparate il movimento tridimensionale e mettetevi il cappuccio. è ora di entrare in azione.
dico facendo un ghigno mentre alzo il cappuccio per non farci riconoscere dagli abitanti, infatti  quando dobbiamo fare qualcosa di illegale indossiamo sempre una specie di mantello nero con il cappuccio.

Samantha: aspettiamo il tuo ordine per iniziare la missione.
dice guardandomi, essendo la più brava a gestire le situazioni mi hanno eletta come "capo" del gruppo, io lo ritengo una cosa stupida, però mi fa piacere sapere che i miei amici pensano questo di me.
io: aspettate un altro po'...
dico mentre il carro si avvicina.
io: aspettate...
il carro si avvicina ancora di più.
io: aspettate...
il carro si ferma.
io: ORA!

saltiamo dal tetto e con il movimento tridimensionale ci muoviamo tramite le case, abbassiamo la quota e prendiamo tutto il possibile.
x: SONO ARRIVATI!
dice il mercante che trasportava il carro. da dietro al balcone spuntano tre persone con il mantello verde che ci inseguivano.
larray: era una trappola!
dice spaventato.
io: tranquillo, saranno delle schiappe come quelli della gendarmeria.
osservo bene lo stemma che avevano sul mantello.
io: legione di ricerca eh? ragazzi, facciamo vedere a questi qua chi sono o più forti.
faccio un ghigno mentre ci scambiamo delle occhiate fugaci tra me e i miei amici.
larray e Samantha: SI!
ricambiano il sorriso, nel mentre quei tre ci stavano raggiungendo.. non va bene, non va affatto bene. quello al centro sembra essere il più forte della squadra, di questo passo ci prenderanno.

Samantha: T/N! CHE FACCIAMO?!
per la prima volta ero in difficoltà nel gestire la situazione.
dobbiamo confonderli in qualche modo, poi però mi venne un'idea.
io: continuiamo ad andare in avanti, lì c'è un incrocio, Samantha tu vai a destra, larray tu vai a sinistra, io andrò dritto.
larray: ma dopo l'incrocio se continui ad andare dritto c'è la fine della città, come farai, sarai bloccata.
questo dettaglio non ci avevo pensato, però è l'unica cosa che mi è venuta in mente ormai siamo quasi all'incrocio.
io: tranquillo larray, me la caverò, voi pensate al piano, devo attirare l'attenzione di quello al centro.
mi giro per vederlo e vedo che col vento si è tolto il cappuccio, aveva uno sguardo freddo, dei capelli tipo corvino e sembrava essere anche abbastanza basso di statura, non che io ne sono da meno eh, molto probabilmente sono più bassa di lui, però mi faceva ridere, sembrava un hello kitty arrabbiato.

arriviamo all'incrocio e dò l'ordine.
io: ORA!
Samantha: abbiamo fiducia in te t/c!
io faccio un cenno di apprezzamento e ci dispargiamo.
"ti prego fa che Hello Kitty arrabbiato ha preso di mira me"
dico pensando, mi giro per vedere chi mi stava inseguendo ed era proprio lui, tiro un sospiro di sollievo e dico tra me e me: "perfetto caro, vediamo cosa sei capace di fare"

subito dopo accelero e prendo viette strane per cercare di disperderlo, ma a quanto pare riusciva a tenere il passo.
ci sa fare il ragazzo eh.
spacco una finestra dove all'interno c'era una famiglia che stava beatamente pranzando e all'impatto cominciano ad urlare.
io: tsk, patetici.
dico a bassa voce mentre cercavo di trovare la porta di ingresso per uscire.
x: scusate l'entrata un po' inaspettata, ma è una criminale e la devo inseguire.
dice il ragazzo che mi insegue.
x: si figuri, può andare a controllare ovunque, non ci da fastidio.
disse il padre della famiglia un po' shockato dall'accaduto.

quel nano, nonostante tutto continua a starmi alle calcagne cazzo, fin quando poi vedo che il suo movimento tridimensionale smette di colpo di funzionare e cadde, svenì nel colpo e ne approfitto prendendolo e coprendogli la faccia per poi tornare a casa.
intanto che io tornavo a casa vedevo i miei amici in difficoltà.
io: RITIRATA!
cerco di attirare la loro attenzione e loro capisco subito quello che devono fare.

fortunatamente avevo previsto che un giorno fosse successo una situazione del genere...

flashback.

Samantha: EVVAI! e anche oggi abbiamo ingannato quel mercante haha, povero illuso.
dice festeggiando mentre mangiava una mela.
io: non sarà sempre così.
guardo seriamente i miei amici.
larray: cosa vorresti intendere.
era palesemente confuso.
io: sono sicura che manderanno in missione altri della gendarmeria  più forti o di un'altra legione e magari saranno  capaci di catturarci.

il silenzio padroneggia in quella stanza.

io: ed è per questo che ho un piano in tal caso succede una cosa del genere.
vedo il loro sguardo cupo trasformarsi in un ghigno...
io: ho ideato un nuovo mantello, sarà di color nero e rosso, nero è il davanti e rosso è dietro.
mi guardano con stupore ma nello stesso tempo un po' confusi perché non capiscono dove io volessi arrivare.
io: noi mostreremo solo ed esclusivamente il lato nero.
prendo un respiro per poi continuare con il discorso.
io: quando un giorno ci sarà una situazione del genere e non riusciremo più a gestirla.. appena mi sentirete dire "RITIRATA" è qui che dovete andare in azione voi...

spazio autrice
lo so il capitolo fa schifo, ma sto cercando di farlo un po' diverso dagli altri, sperò che comunque la mia idea possa piacervi, queste cose che ho scritto sono frutto della mia immaginazione e non credo di aver preso spunto da nessuno.

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