rivali [levi x reader]

6.

erwin: beh si t/n, mi hai beccato, però noi abbiamo bisogno anche di una come te nel gruppo.
io: tsk, come siete sopravvissuti prima, sopravvivrete anche dopo...

distolgo lo sguardo col comandante aspettando una sua controbattuta.
erwin: mi dispiace per quello che è successo 3 anni fa..
allora è vero che stava facendo il finto tonto.
io: e tu dopo 3 anni ti scusi?
rialzo la testa, in quel momento provavo rabbia, potevo tranquillamente perdere il controllo.
erwin: dopo la scoperta dell'innocenza dei tuoi genitori, il comandante della città sotterranea non ci ha dato più il permesso di andarci perché eravamo considerati come pericolo..
si ferma per prendere fiato e continua il discorso.
erwin: in quel momento volevo abbandonare tutto, ero sempre giù di morale, mi sentivo proprio una merda. poi nella città fu eletta un'altra persona che ci diede il permesso di rientrare anche perché c'erano tre teppistelli che non facevano altro che commettere crimini e che solo noi eravamo capaci di prenderli e casualità vuole che uno di quelli sei tu.

durante il suo discorso lo guardo con faccia stupita con gli occhi lucidi, ero come.. paralizzata, non riuscivo a muovermi.
erwin: quindi.. t/n... ti chiedo cortesemente di accettare le mie scuse e di accettare la proposta di entrare con noi.. tutto sarà a tua disposizione, cibo, acqua, doccia calda/ fredda, vestiti.
dovevo accettare? dovevo rifiutare? sono in uno stato di trans al livello agonistico.

dopo qualche minuto di attesa, sospiro e decido di aprire bocca.
io: tsk, va bene.
il sopracciglione diventato ormai il mio comandante mi sorrise e aprì la cella invitandomi ad uscire.
erwin: forza, andiamo al quartier generale, ti farò conoscere i tuoi nuovi compagni.
annuisco.
levi: e tu mocciosa sarai sotto la mia custodia.
dice seccato.
io: non ho bisogno di averti alle calcagne hello kitty, me la so cagare benissimo da sola.
rispondo a suo tono.
levi: che cosa hai detto?!
erwin: t/n, levi ha ragione, è meglio che stai sotto la sua custodia.
dice per fermare il 9393893 litigio della settimana.
io: tsk.

arriviamo, faccio un grande sospiro ed entriamo.
noto con mia sorpresa tanti ragazzi messi in una strana posa: il pugno destro posizionato sul cuore e l'altro sulla schiena.
il mio sguardo va subito verso i miei amici che mi guardano con stupore e io ricambio con un sorriso.
erwin: ragazzi lei è la nuova cadetta.. il suo nome è t/n t/c, fatela sentire a suo agio miraccomando.
tutti: SIGNORSÌ.
erwin: mikasa.
chiama una delle cadette.
mikasa: dimmi.
erwin: portala nei dormitori e mostrale un po' il posto.
mikasa: signorsì. seguimi.
io annuisco con la testa e la seguo,  ha dei capelli simili a quelli di hello Kitty.

durante il corridoio arriva una stramba con gli occhiali.
x: MIKASAAAA!
urla quest'ultima mentre ci rincorre, non riesce ad equilibrare la fermata e procede per quasi sbatterci contro, così decido di spostarmi e lei cadde per terra di faccia.
io guardo la mia compagna con una faccia sconvolta mentre lei rimane impassibile, come se la cosa non la stupisse.
mikasa: tranquilla t/n.. è normale.
io annuisco sempre più sconvolta e noto che la stramba è ancora per terra.

io: vuoi una mano?
chiedo non sapendo che fare.
x: no ce la faccio.
si alza facendo una mossa strana e ritorna in piedi mettendosi davanti a me, ha dei capelli castano chiaro raccolti in una coda alta, il naso era tutto rosso, molto probabilmente per la botta.
mikasa: allora hanji, che cosa deve il tuo richiamo?
hanji: ah si giusto! mi ero scordata! devi andare alla mensa.. è ora di pranzo! ci penso io a lei.
dice mettendole una mano sulla spalla, lei annuisce.
mikasa: allora ci si rivede..
io: ci si rivede..
ripeto.

e adesso sarebbe proprio la persona ad essere caduta di faccia a pensare a me? oh adesso si che sono fortunata.
hanji: piacere io sono hanji zoe, ma chiamami hanji.. tu dovresti essere t/n giusto?
io: si esatto.
rispondo secca.
hanji: ok allora non ho sbagliato persona, menomale sennò levi mi avrebbe ammazzata.
dice pensando a bassa voce, però era abbastanza comprensibile quello che stava dicendo.
io: levi?! che cosa c'entra lui.
lei rimane zitta, molto probabilmente si è accorta che stava ragionando "ad alta voce" invece che con la mente.
io: è stato quell'hello kitty di merda a mandarti?
lei annuisce.
io: tsk, neanche fossi sua figlia.

poco dopo cominciamo a camminare e lei piano piano mi mostrò tutto il posto per poi arrivare nella mia stanza che casualità vuole che si trovi proprio affianco a quelli di hello kitty.
io: proprio qui devo stare?
chiedo alla stramba che ho al mio fianco.
hanji: purtroppo non abbiamo altre stanze disponibili, quindi si.. però che aspetti ad entrare! sul letto c'è la tua divisa, se ti sta grande dimmelo che prendo una taglia più piccola.
mi misi la divisa della legione di ricerca e mi guardo allo specchio che ho vicino alla scrivania, facendoci caso, mo che ci penso la mia stanza è davvero grande, ritorno con lo sguardo rivolto sullo specchio e vedo dietro di me le teste dei miei genitori decapitati e la mia divisa sporca di sangue.

urlo dallo spavento per poi accorgermi che la mia mente ha giocato uno brutto scherzo.
hanji: T/N TUTTO BENE?!?
bussa dall'altra parte della porta, io non risposi, stavo tremando, questa cosa mi ha davvero traumatizzata.
mi misi seduta sul letto e abbracciai le ginocchia per poi dondolare ripetendo che andasse tutto bene e che era solo frutto della mia immaginazione.
hanji: T/N APRI LA PORTA. T/N?!
non riuscivo a muovere un solo muscolo.. che cosa mi stava succedendo.
x: che cosa succede?
sento un'altra voce provenire da fuori la porta.
hanji: ho sentito t/n urlare, poi.. silenzio.
x: cosa?! MOCCIOSA CI SEI?
da come mi chiamò capi subito di chi si trattava.

levi: e va bene..
tirò un calcio alla porta e la sfondò.
tutti e due corrono verso di me chiedendomi se stessi bene.
alzai lo sguardo e vidi mio padre davanti a me preoccupato.
papà: oi ci sei? cosa è successo?
stavo per aprire bocca per poi vedere la testa di mio padre piano piano cadere, staccandosi dal corpo.. poi.. buio