43rd -If only-

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-La settimana prossima ricomincio l'università.- erano seduti a tavola a cenare.
-Ah sì?-
-Mhm. Già sento la pressione psicologica.-
-Che cosa studi all'università?- Peggy li osservava mentre sistemava la borsa.
-Seguo la facoltà di medicina.- Eren finì di mangiare e le rivolse lo sguardo.
-Te la sei scelta bene.- Peggy ridacchiò.
-È l'unica cosa che mi ha lasciato mio padre.- si alzò dalla tavola prendendo i piatti e le posate, dirigendosi poi al lavello.
-Comunque io vado.-
-Sì, grazie Peggy. Me ne occupo io ora.-
-Va bene.- la donna sorrise, per poi uscire di casa.

-Torni a casa, stasera?- Levi gli si avvicinò.
-Sì.-
-Ti ci accompagno io.- lo abbracciò da dietro.
-Posso prendere la metro.- Eren diede una pulita alle stoviglie e le mise a posto.
-Non a quest'ora.-
-Come vuoi.- si girò verso di lui e gli contornò il collo con le braccia.
-I ragazzi ti adorano.-
-Tutti mi adorano.- il corvino gli baciò il labbro inferiore e si allontanò da lui, dirigendosi alla porta.
-Sono serio. Armin soprattutto.- Eren lo seguì.
-Chi è, il biondino?-
-Sì.- misero entrambi le scarpe e, con l'ascensore, raggiunsero il garage.
-È contento che ci sia tu al mio fianco.-
Si misero in auto.
-Bene, no?-
Eren rimase in silenzio.
-Ehy?- Levi prese a guardarlo.
-È sempre dietro di me a guardarmi e a preoccuparsi.- guardava fuori il finestrino continuando a sorridere.
-Sembrava tranquillo, per una volta.- gli rivolse lo sguardo -Si fida di te.-.
Levi lo guardò un attimo, per poi spostare lo sguardo sulla strada.
-Niente pressione.- Eren lo stuzzicò, facendolo sorridere.

Arrivarono a casa del castano.
-Ci sentiamo domani.- Eren si allungò dall'uomo per baciarlo a stampo.
-'Notte.-
-'Notte.- Eren uscì dall'auto e si diresse alla porta del palazzo.
Levi mise in moto solo dopo averlo visto entrare, per poi tornare a casa.

[...]

-Ieri ho iniziato a ripetere della roba per la settimana prossima.- Dean stava sistemando i tavoli.
-Anch'io.- il biondino spazzava mentre Eren era seduto dietro il bancone e James era a cambiarsi.
-Il professor Lee ci metterà sotto anche quest'anno.- Eren si accasciò sul bancone.
-Già.- Armin poggiò la scopa al muro e si lasciò cadere su una delle poltroncine.
James tornò dal retro -I miei nonni mi hanno rifilato dei soldi e hanno detto "comprati dei vestiti decenti per tornare a scuola".-.
-Un'offesa bella e buona.- Dean si poggiò ad uno dei tavoli.
-Esatto!-
-Hanno solamente capito che sembri un pezzente.-
-Fottiti.-

Uscirono dopo aver sistemato e chiuso, e presero le proprie vie di casa.

Armin e Eren si salutarono come al solito una volta arrivati a casa del biondino.
Durante il tragitto al castano arrivò una telefonata.
Sorrise leggendo il nome sul cellulare.
-Levi.-
-Ehy.-
-Sei appena tornato?- tenendo il cellulare all'orecchio con la spalla, Eren aprì la porta di casa e prese a salire le scale.
-Sono tornato 20 minuti fa. Ho cenato, ho fatto una doccia e ora mi sono messo a letto.-
-E mi hai chiamato.- Eren sorrise, entrando in casa.
-E ti ho chiamato.-
-Com'è andata a lavoro?- poggiò la borsa e le scarpe all'ingresso per poi dirigersi al letto.
Si stese a pancia in sù.
-Bene, a te tutto apposto?-
-Abbastanza stancante. Oggi è stata bella piena.-
-Hai mangiato?-
-No mamma, ora mi preparo qualcosa.-
-Gne.-
Eren rise.
-Ci sentiamo domani?-
Eren si sedette, sorridendo.
-A domani.-
-Buonanotte, Eren.-
-Buonanotte, Levi.-
Staccarono.

Eren si sentiva leggero.
Era sereno.
Finalmente le cose sembravano andare per il verso giusto.
Se solo fossero rimaste così.


autrice
Ciao 🙂

Bye Bibis ✨💜

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