38th -At home-

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-Molto alla 007.- chiuse la portiera dell'auto, ritrovandosi affianco Levi.
Gli sorrise -Ciao.-.
-Ti ha visto qualcuno?- il corvino osservava fuori.
-Credo di no. Ti preoccupi che qualcuno ti metta in prima pagina perché un tipo è entrato nella tua auto?-
-Sì.-
Eren aggrottò le sopracciglia, mentre Baker metteva in moto e partiva.
Eren guardava fuori il finestrino oscurato, standosene in silenzio.
Levi lo osservava con la coda dell'occhio.
Vide la sua mano poggiata sul sedile. La prese tra le proprie, guardando in avanti.
Eren gli rivolse lo sguardo, sorrise e tornò a guardare fuori, senza dire nulla.

Arrivarono all'attico.
Ad attenderli all'ingresso c'era Peggy, molto sorridente.
Eren mentre toglieva le scarpe le rivolse lo sguardo.
-Oh, salve.-
-Buongiorno, signor Jaeger.-
-Oh per favore, mi dia del 'tu'. Odio "signor Jaeger".-
Peggy rivolse lo sguardo a Levi, che con un gesto della mano le fece capire un "fa' come dice".
-Allora chiamami Peggy.- la donna gli sorrise, apprezzando l'umiltà.
Eren le sorrise.
-Posso sapere cosa vorresti mangiare a pranzo?-
-Va bene tutto.-
-Bene. Se hai bisogno, sono in cucina.-
-Grazie Peggy.-
Osservò la donna tornare in cucina con Baker.
-Vieni.- il corvino era già alle scale.
Mentre salivano Eren notò il pianoforte in salotto.
-Quello non c'era prima.- arrivarono al piano di sopra.
-In realtà c'è sempre stato in casa, solo in un'altra stanza. L'ho fatto spostare.-
-Sai suonarlo?- andarono in camera del corvino.
-No. Ma fa scena.-
Eren scoppiò a ridere.
Si sedette sul bordo del letto, mentre l'uomo aprì la cabina armadio per cambiarsi.

-Quelle sono dell'incidente?- Eren indicò con un dito le numerose piccole cicatrici che il corvino aveva sparse sulla schiena e sulle braccia.
-Per quanto ne so, sì.- l'uomo indossò una tuta ed una maglietta.
-Ci sei abbastanza a tuo agio.-
-Beh, non che mi ricordi come me le sono procurate.-
Eren si bloccò. -Scusa.-
-Non è nulla.- Levi gli si avvicinò.
Gli scompigliò i capelli, facendolo sorridere.

-Oh, eccoti.- Eren guardò il gatto entrare in camera.
Levi lo prese tra le braccia, accarezzandolo.
Il castano e l'animale si guardarono con aria di sfida.
-Proverai a rubarmelo in tutti i modi possibili, vero?-
-Sarà sempre lei al primo posto.-
-Che stronzo.- lo guardava mentre si dirigeva di sotto.
Lo seguì, tornando con lui in salotto.
Piuttosto che sedersi accanto a lui, che era troppo preso dal micio, andò in cucina.
-Ehilà.- si sedette a tavola, guardando Baker e Peggy.
La donna gli sorrise -Sei proprio speciale eh?-.
-Eh?-
-È diverso da quando ti ha incontrato.- Baker stava seduto poco lontano da lui.
-Beh, non è stato l'unico a cambiare.- Eren si guardò le mani, che stringeva.
-È stato un tornado.-
I due lo osservavano senza fiatare, sorridendo.
-Fino a poche settimane fa se mi avessero detto che sarei finito ad avere una relazione del genere con il modello che ho sempre ammirato, sarei scoppiato a ridere e basta.-
-E invece.-
-Già.- lanciò un'occhiata al corvino sul divano.
-È stata una sorpresa scoprire quanto antipatico e chiuso in realtà fosse.- ridacchiò, tornando a guardarsi le mani -Ma ne sono sollevato.-.
-Sollevato?- Peggy si sedette.
-È umano più di quanto pensassi. A volte sento come se mi somigliasse, e questo mi rassicura.- sorrideva sincero, senza alzare lo sguardo.
Peggy e Baker si guardarono.

Erano rincuorati.
Quel ragazzo era quello che serviva al corvino. Qualcuno che lo amasse senza secondi fini, senza volere nulla da lui.
Ora stava a Levi capirlo.


autrice
Hello.
Peggy e Baker sono dei genitori premurosi 🥺
Buona vigilia ragazz 🎅🏼

Bye Bibis ✨💜

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