𝕞𝕠𝕝𝕖𝕤

14th -Belifs-

Newkirk Eve,
Milk and Honey Cafe

-Ciao.- il moro entrò nella caffetteria e vide Eren dietro il bancone col cellulare in mano e un sorriso stampato in faccia mentre guardava.

-Te le rovinerai le labbra così.- Dean, mentre puliva e sistemava dei bicchieri, guardò con la coda dell'occhio il castano seduto affianco a lui, che si mordicchiava le labbra.
-È inutile, non ti ascolta.- Armin sistemava gli sgabelli.
-È un'abitudine che ha sin da piccolo.-
-Cosa guarda?- James passò dietro Armin per andare sul retro.
-Un'altra intervista di Ackerman.-
-Da quando l'ha incontrato tre giorni fa è ancora più in fissa di prima.- il moro sparì sul retro.

-Posa quel telefono e vieni a lavorare.-
-È quasi finita, zitto.- mentre guardava si rigirava gli anelli sulle dita.
-Non zittirmi.- Armin aggrottò le sopracciglia, poggiando una mano sul fianco.
-Sì, sì, scusa.-

[...]

Eren mise finalmente apposto il cellulare, sorridendo.
-L'unica cosa positiva è che almeno sei allegro.-
-Sono sempre allegro.-
-Io non direi.- James tornò dai ragazzi dopo essersi cambiato.
-Vorresti dire che sembro uno scontroso?- il castano si alzò e poggiò le mani sui fianchi, guardando il moro.
-Sei uno scontroso.- James si avvicinò ai salottini per sistemarli, quando gli arrivò in risposta uno strofinaccio sulla testa.
-Wow, mi hai tirato il super strofinaccio, mi hai ucciso.-
-Se solo potessi farlo, Scott. Se solo potessi farlo.-
-Mettetevi a lavoro, tutti e due.- Armin li fulminò con lo sguardo, facendoli obbedire.
Insomma, non per molto.

-Era davvero così gentile, 'sto tipo? A me sembra solo uno di quei viziatelli famosi giusto perché hanno un bel faccino.-
-Cosa vuoi capirne tu di cavalleria e dolcezza.-
-Ti spacco, Jaeger.-
-Provaci.-
-Ho detto basta!- Armin sbatté un piede sul parquet.
-Amico, oggi sei nervoso.- James lo guardò.
-Mi fate innervosire voi, buoni a nulla.-
-Ti vengono le rughe così.- borbottò Eren, ma purtroppo fu sentito dal biondino, che lo fulminò con lo sguardo.
-Comunque, è perfetto.- Eren tornò a guardare il moro, che in risposta scrollò le spalle.
-Se lo dici tu.-

4th Avenue,
Hotel Le Bleu

La Bentley, guidata dall'autista e manager del signor Ackerman, trovò parcheggio poco lontano dall'edificio, in un posto riservato.

Affianco ad essa parcheggiò la BMW con a bordo i tre agenti della sicurezza.

Ovviamente, entrambe le auto erano proprietà Ackerman, ma l'uomo non era solito guidarle.

L'autista scese dalla vettura e aprì la portiera posteriore, facendo così scendere anche il corvino.
-Questo è l'hotel dove alloggerete, signore.-
Levi abbassò di poco sul ponte del naso gli occhiali da sole firmati Prada per guardare l'edificio dinnanzi a loro.
-Spero sia meglio all'interno. Non come quel tugurio in cui mi hai fatto alloggiare fin ora.-
-Mi scuso ancora per l'inconveniente; avrei dovuto controllare servizio e camere prima di prenotare. Ma ho fatto per bene le mie ricerche questa volta, signore, non si preoccupi.-
-Vedremo.- il corvino iniziò a camminare verso l'entrata, raggiunto subito dalle guardie.

[...]

-Le valigie sono tutte qui, signore.-
-Bene, puoi andare Baker.-
-Sissignore.- l'uomo lasciò la stanza.
La stanza era spaziosa, con su un lato una grande vetrata che dava sulla città.
Regnava una stupenda tonalità di verde, presente anche sul letto e le pareti.
Anche il bagno era piuttosto spazioso e lussuoso.
Questa sì che era una stanza, pensò l'uomo.
Infondo era pur sempre un hotel a 4 stelle.

autrice
Hello.
Guardate come sono brava che vi allego anche le immagini.
Questo era un capitolo per sfatare il mito di un Levi dolce e gentleman ✌🏻
Lo so, sono perfida.

Comunque, se volete dare un'occhiata all'hotel, esiste davvero.

Bye Bibis ✨💜