8th -Armin-

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-Sembri felice.- Dean lo osservava tranquillo, notando il piccolo sorriso che si era formato sul viso del castano al suo fianco, che era occupato a preparare dei cappuccini.
-Beh, lo sono, in parte.-
-Quindi ti interessa il ragazzo.-
-Mi interessava anche prima.-
-Intendo in una possibile relazione sana.-
-Ti ho detto che non è nulla del genere.-
Dean si girò a guardarlo e fece per parlare ma fu interrotto dall'arrivo di Armin.
-Di cosa parlavate tu e quei tre? Un'altra conquista?-
-Il tipo non è tossico, per una volta.- Dean tornò a lavorare, lasciando la situazione nelle mani del biondino.

Sapeva, così come James, che Armin aveva una grande e genuina influenza su Eren, e che era l'unico in grado di farlo ragionare.
Non si direbbe, perché dei due era il biondino quello con l'aria più indifesa, ma con lui era al sicuro.
Con Armin, Eren era al sicuro.

-Oh, davvero?-
-Era gentile, e sembra uno sincero e con la testa sulle spalle.- Eren gli rispose, nonostante stesse iniziando ad innervosirsi.
-E anche di bell'aspetto.- Dean aggiunse questo piccolo particolare.
-Ah beh, provaci.-
-La smettete?!- esclamò senza alzare troppo la voce, stando di schiena e tenendo lo sguardo sulle proprie mani, ma mettendo un po' troppa forza nel poggiare un bicchiere su un piattino.
Dean e Armin sussultarono al rumore creatosi dal gesto.
-Eren-- Dean si zittì vedendo il ragazzo mollare ciò che stava facendo per rifugiarsi in bagno.
-Ho esagerato, mi sa.- Dean iniziò a sentire il senso di colpa.
-Tranquillo.-
-Che gli prende?- James si avvicinò puntando il pollice nella direzione dove era scomparso l'amico precedentemente.
-Ha un attacco di bip-- fu bloccato da Armin, che gli piazzò il vassoio, che aveva lui, tra le mani.
-Arm, cos-- il biondino ci sistemò anche ciò che aveva preparato Eren.
-Il cornetto al 3, il resto al 6. Fila.- e lasciò entrambi da soli per seguire il castano.
-Ma che hanno stamattina?- James guardò Dean in cerca di risposte, ricevendo in cambio solamente una scrollata di spalle.

Armin bussò alla porta della toilette, una volta arrivatoci.
-Eren?-
Il ragazzo era poggiato al lavandino, mentre teneva la testa piegata verso il basso, lasciando cadere lentamente le piccole goccioline d'acqua che scivolavano lungo il suo viso umido.

Eren stesso amava l'idea di essere capace di provare ad iniziare una relazione genuina basata sull'affetto tra se stesso ed un'altra persona, ma ne era allo stesso tempo terrorizzato.
Sapeva com'era fatto l'amore, o meglio, come sarebbe dovuto essere, e come avrebbe dovuto percepirlo.
Era il suo sogno riuscire ad avere qualcosa del genere, ma ogni volta che sembrava pararsi davanti a lui una possibilità fuggiva spaventato che tutto andasse a rotoli.
Vedere andare via qualcuno che amava era la peggiore delle paure che aveva.

-Ehy, tesoro, va tutto bene. Esci di qui, okay?-
La voce dolce e rassicurante di Armin dall'altro lato della porta era una ventata d'aria fresca.
Armin era rimasto al suo fianco sin da quando erano bambini. Era l'unica persona di cui si fidava ciecamente, e l'unica per cui non fosse spaventato dall'idea di un possibile allontanamento, perché sapeva che Armin sarebbe sempre stato lì.
Armin era un'esempio di amore, per Eren.

Il castano si avvicinò alla porta, girò la chiave e l'aprì, trovando l'amico di fronte a lui, con il più dolce dei sorrisi sul volto.
Capitava spesso ad Eren di avere crolli, o piccoli attacchi di panico, ma Armin era sempre la luce alla fine del tunnel.
-Torniamo dai ragazzi?- l'unica cosa che ricevette in risposta fu un cenno del capo in consenso.
-Okay.- gli lasciò una carezza tra i capelli per poi girarsi e tornare dagli altri, seguito da Eren.


autrice
Ciao raga!
Eren ha bisogno d'affetto, ed Armin è prezioso 🥺
I prossimi capitoli sono belli, promesso.

Bye Bibis ✨💜

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