Correre con la neve e le persone ammassate in strada e sui marciapiedi non era il massimo, ma era l'unico modo per vedere Eren il prima possibile.
Non era mai stato un tipo molto atletico.
Meno si sforzava, meglio era.
Al liceo trovava sempre qualche modo intelligente per evitare di fare lezione di motoria, o fare il meno possibile.
Era magro di costituzione, e anche perché di fame non ne aveva mai avuta molta.
Odiava correre.
Ma quella era un'occasione speciale.Arrivò finalmente a casa di Eren.
Prese un attimo fiato prima di entrare nel palazzo e salire le scale di corsa.
Suonò in campanello prendendo fiato, e sperando che il castano fosse a casa e non a lavoro.
Sentiva il viso congelato, così come le mani. Gli facevano male i piedi e aveva le gambe indolenzite, ma aveva altro a cui pensare.Eren se n'era stato tutto il tempo sul divano a guardare la tv, dopo le lezioni.
Aveva infilato il pigiama e tolto persino i piercing dalle orecchie e il nostril dal naso.Sentì il campanello.
Di solito i suoi amici lo avvisavano prima di andare da lui, quindi non potevano essere loro, né tanto meno Hannes, che non andava mai a trovarlo. Specialmente in giorni freddi come quelli.
Non si scomodò ad alzarsi dal divano. Stava al caldo e comodo, con la sua coperta e la sua stufetta. Nessuno lo avrebbe fatto alzare.-Eren.- trasalì riconoscendo la voce fuori dalla porta.
-So che sei in casa.- Levi poteva sentire le voci provenire dalla televisione.
Eren rimase in silenzio.
-Eren.-
Il castano guardò in giro, quando poi gli saltò all'occhio la ciotola in plastica sul tavolino, ormai vuota.
La prese e la tirò contro la porta, facendo sussultare l'uomo dall'altra parte.-Eren, ti prego.-
Il ragazzo guardò la porta.
Si alzò, e andò ad aprire.
L'espressione arrabbiata che aveva cambiò vedendo l'uomo coperto di neve e ancora col fiatone.
-Cosa-- Eren sospirò -Entra.-.
Lo lasciò entrare in casa.
Tornò a sedersi sul divano, dopo aver chiuso la porta.
-Dobbiamo parlare.- Levi tolse il giubbotto e cacciò della neve dai capelli.
-Di cosa?- Eren si coprì con la coperta mentre guardava la tv.
-Di tutto.-
-Non hai nulla da dirmi, Levi.-
-Eren.-
-Cosa?- il castano lo guardò.
-Cos'hai da dirmi? Che adesso ti è venuta voglia di tornare da me perché la tua bella vita ti annoia?-
-No.- si sedette accanto a lui, ma Eren si alzò.
Levi sospirò -Puoi ascoltarmi?-.
-No.- Eren incrociò le braccia al petto.
-Sono stanco Levi. Non puoi credere che basti una tua parolina o una mazzetta per rimediare le cose.- lo guardava severo, seppur visibilmente ferito.
-Hai detto delle cose, quando hai deciso di finirla. E non erano affatto leggere.-
-Cosa? Il "Non sono felice"?-
-Esattamente.-
-Non lo sono.-
Eren lo guardava.
-Non lo sono senza di te.-
-Oh, per favore.-
-Sono serio.- Levi si mise in piedi, facendo arretrare Eren.
-Era una balla. Non dovevo tirare fuori scuse, e mi dispiace.-
-Anche a me dispiace. Di essere stato così stupido a perdere tempo con uno come te.-
Levi lo guardò sorpreso.autrice
Lo so che aspettavate questo momento da secoli.
Seconda parte in arrivo domani ✨Bye Bibis ✨💜
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𝕞𝕠𝕝𝕖𝕤
Fanfictionyaoi-boyxboy don't like? don't read! Eren Jaeger è un ragazzo 23enne di Brooklyn, che vive in un monolocale e frequenta la facoltà di medicina all'università, come il suo miglior amico Armin, che lavora con lui alla caffetteria del signor Hannes, uo...