Si salutarono una volta raggiunta casa del biondino.
Eren, perso nei suoi pensieri, quasi non fece caso di essere arrivato a destinazione una volta raggiunto il palazzo dove abitava.
Salì le scale a due a due, aprì la porta e lasciò all'ingresso le scarpe.
Si gettò sul letto, che cigolò sotto al suo peso, per poi affondare il viso nel cuscino.
Quello era stato di certo uno dei giorni migliori della sua vita, e non potè fare a meno di sorridere, pensando a ciò.Si girò a pancia in su e porse lo sguardo al soffitto.
Ogni volta che ripensava al sorriso dell'uomo che aveva avuto dinnanzi poche ore prima si sentiva al settimo cielo.Si alzò dal letto e filò dritto a fare una doccia veloce, per poi tornarsene a letto.
Era felice sì, ma si sentiva altrettanto stanco, e di scervellarsi per cucinarsi qualcosa proprio non gli andava.
Piuttosto, iniziò a pensare alla serata della sera dopo.
Finalmente era arrivato il weekend e come da routine lo passava al Bembe, il locale notturno che frequentava più spesso.
Ormai conosceva quasi tutti i membri dello staff e per questo gli era molto facile avere free drinks.
E questo anche perché con alcuni di loro era anche finito a letto, ma questa è un'altra storia.Si mise su di un lato, tenendosi stretto un cuscino tra le braccia e un altro sotto la testa, e posò lo sguardo fuori dalla finestra.
Il cielo notturno lo riportava agli occhi del modello.
Da quel che aveva notato erano di un bel grigio, molto particolare.
Non sapeva bene descriverne la tonalità, ma erano davvero molto belli; forse "affascinanti" è il termine migliore.
Magnetici, oserei dire. Ti incuriosivano e attiravano alla persona di loro dotata.Con questi pensieri, il sonno lo prese con sé.
-the day after-
-Finalmente.- il rossiccio fu il primo a commentare l'entrata in auto del castano e del biondino.
-La principessa non riusciva a sistemarsi i capelli?- James guardò dallo specchietto retrovisore, stando dal lato del guidatore.
-Ma ti viene voglia di chiudere quel cesso, qualche volta?-
-Non iniziate, per favore.- Armin sospirò.
Dean mise in moto e partirono.Arrivarono al locale dopo circa 20 minuti di tragitto, trovarono parcheggio e scesero dall'auto.
(music ♫)
Entrando nel locale sentirono 'A little death', e subito Eren iniziò a gasarsi.
Erano tutti vestiti davvero molto bene, ma il castano era sempre quello che si metteva più in mostra.
Sapeva benissimo di essere di bell'aspetto, e usava questo dono in qualsiasi modo volesse, ogni qualvolta voleva raggiungere un qualche obiettivo.
Quella sera aveva sfoggiato un pantalone nero attillato abbastanza, scarpe del medesimo colore, lucide, e una camicia che portava nel pantalone a maniche corte, a strisce nere e rosse, che teneva sbottonata ai primi bottoni, mostrando parte del petto. I capelli, poco lunghi, erano arruffati, e ovviamente aveva accompagnato il tutto con collane e altri accessori.Appena il barman lo vide sfoderò uno dei suoi sorrisi più ammalianti e gli fece segno di avvicinarsi.
-Ci vediamo dopo ragazzi.- Eren si sistemò il pantalone mentre ghignava vittorioso.
-Free drinks?- James mise un braccio sulle spalle di Armin.
-Esattamente.-
-Portami della vodka.- il biondino fece appena in tempo a parlare che subito videro il castano allontanarsi.autrice
Hi, sì, muoio anch'io dalla voglia di vedere Eren in quei vestiti.
Questo capitolo sarà diviso in due parti 😗✌🏻.Bye Bibis ✨💜
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𝕞𝕠𝕝𝕖𝕤
Fanfictionyaoi-boyxboy don't like? don't read! Eren Jaeger è un ragazzo 23enne di Brooklyn, che vive in un monolocale e frequenta la facoltà di medicina all'università, come il suo miglior amico Armin, che lavora con lui alla caffetteria del signor Hannes, uo...